Powered By Blogger

martedì 7 aprile 2020



PIEMONTE:

NUOVI AGGIORNAMENTI DALLA REGIONE PIEMONTE AL RIGUARDO DELLA SITUAZIONE COVID 19.





Domenica 5 aprile

Ore 20.30. Per le case di riposo massimo sforzo sui tamponi virologici. Per quanto riguarda gli esami da effettuare nelle case di riposo, la Regione abbandona la strada dei test sierologici e sceglie di effettuare i tamponi su ospiti e operatori in caso di accertata positività di uno di essi. La decisione deriva dalla presa d’atto del pronunciamento del Ministero della Salute, secondo cui i test rapidi basati sull’identificazione di anticorpi IgM e IgG non sono utilizzabili per la diagnosi del Covid19.
Ore 19.45.Altre misure di contenimento. Il presidente Alberto Cirio integrerà nelle prossime ore con alcune nuove misure le disposizioni attive sul territorio piemontese per il contenimento del Coronavirus:
- da mercoledì 8 aprile sarà obbligatorio per il personale addetto alla vendita l’uso di dispositivi di protezione quali mascherina e guanti
- verrà raccomandato ai singoli cittadini che entreranno in un esercizio commerciale o accederanno ad aree mercatali di utilizzare la mascherina o qualsiasi altro indumento a copertura di naso e bocca;
- si potranno utilizzare taxi e autonoleggi per la consegna a domicilio di beni, spesa e medicinali (il servizio dovrà essere svolto nel rispetto di tutte le disposizioni anti contagio e avrà un tetto massimo di 7,50 euro per le consegne nel raggio di 2,5 km, 10 euro al massimo nell’ambito del medesimo comune e 15 euro al massimo nell'ambito di più comuni, non saranno consentiti ulteriori indennizzi o sovrapprezzi).
Le persone addette all’assistenza di minori, anziani, ammalati o diversamente abili (baby sitter e badanti) potranno svolgere la propria attività. Chi svolge mansioni di collaborazione domestica (colf) potrà continuare solo in presenza di comprovate esigenze (le modalità saranno precisate domani).
Ore 19.43 4 guariti e 618 in via di guarigione. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 434 (92 in più di ieri, dato in assoluto migliore dall’inizio), cosi suddiviso su base provinciale: 26 Alessandria, 23 Asti, 17 Biella, 41 Cuneo, 22 Novara, 245 Torino, 27 Vercelli, 23 Verbano-Cusio-Ossola, 10 provenienti da altre regioni. Altri 618 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa ora dell’esito del secondo.
Ore 19. Oggi 47 decessi. Sono 47 i decessi di persone positive al test del Coronavirus comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi: 4 in provincia di Alessandria, 5 in provincia di Asti, 3 in provincia di Biella, 2 in provincia di Cuneo, 6 in provincia di Novara, 21 in provincia di Torino, 1 in provincia di Vercelli, 3 nel Verbano-Cusio-Ossola, 2 provenienti da altra regione.
Il totale è ora di 1191 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 223 Alessandria, 57 Asti, 87 Biella, 78 Cuneo, 139 Novara, 464 Torino, 60 Vercelli, 61 nel Verbano-Cusio-Ossola, 22 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Ore 19. Il bollettino dei contagi. Sono 12.442 (+603 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al “Covid-19” in Piemonte: 1.778 in provincia di Alessandria, 598 in provincia di Asti, 574 in provincia di Biella, 1080 in provincia di Cuneo, 992 in provincia di Novara, 6018 in provincia di Torino, 606 in provincia di Vercelli, 566 nel Verbano-Cusio-Ossola, 178 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 442. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 40.638, di cui 24.201 risultati negativi.
Ore 16.30. In rete una falsa ordinanza della Regione. Si comunica che sta circolando una falsa ordinanza denominata decreto n. 37 del 5 aprile 2020. Si prega di non diffonderla e di controllare sempre l'ufficialità delle notizie sul sito e sui canali social ufficiali della Regione.
La Regione Piemonte sta provvedendo a sporgere denuncia alla Polizia postale, affinché gli autori vengano perseguiti.
Ore 15.30. Posto agli italiani tra gli stagionali agricoli. Gli assessori al Lavoro e all’Agricoltura, Elena Chiorino e Marco Protopapa, hanno chiesto al ministro per le Politiche agricole, Teresa Bellanova, di impiegare come lavoratori stagionali in agricoltura anche gli italiani in difficoltà per l'emergenza Coronavirus e i percettori di reddito di cittadinanza, anziché concludere accordi con altri Paesi per importare manodopera.

Martedì 7 aprile

Ore 15.20. Cercasi Oss. La Regione Piemonte ha pubblicato l'avviso per il reclutamento di operatori socio-sanitari a tempo determinato da destinare all'Asl CN2 Alba-Bra. C'è tempo fino all'11 aprile per rispondere.
Ore 14.30. Assistenza rinforzata per i senza fissa dimora. Fissate dalla Regione Piemonte le linee guida per contenere il diffondersi del Coronavirus nei centri di accoglienza per le persone senza fissa dimora: rafforzamento delle Unità di strada per verificare il numero e le necessità di chi non accede con regolarità ai servizi dedicati; collegamento diretto con il Servizio sanitario in caso di sospetto contagio; aumento degli orari di apertura dei servizi di ospitalità e delle mense operanti. “Abbiamo lavorato - rende noto l’assessore alle Politiche sociali, Chiara Caucino - per tutelare anche le persone meno fortunate che, in questo grave periodo di emergenza, non hanno una casa in cui alloggiare”. 
Ore 12.30. Difficile attuare l’obbligo della mascherina. “La Regione Piemonte sta predisponendo un contingente di mascherine da donare alla popolazione perché oggi una mascherina può costare anche 10-15 euro ed è difficilissimo trovarle": lo ha dichiarato il presidente Alberto Cirio ai microfoni di Mi Manda Raitre. "Ci sono persone e famiglie che fanno faticano a pagare la ricarica del telefono alla fine del mese - ha osservato - Obbligarle a comprare una mascherina, con la difficoltà di trovarla e di doverla pagare, credo sia una regola di difficile attuazione e non è rispettosa delle esigenze delle persone. Finché non riusciremo ad avere una disponibilità complessiva per tutti credo che mettere l'obbligo sia al momento inopportuno, anche se c'è una raccomandazione forte per tutti, quella di indossarla quando si esce". 
Ore 12.30. Inflessibili col rigore per uscire dall’emergenza. Il presidente Alberto Cirio ospite di Mi manda Raitre: "Prima ne usciamo prima ripartiamo, ma per farlo dobbiamo essere inflessibili col rigore del contenimento. Da noi è iniziato tutto con una decina di giorni di ritardo rispetto a Lombardia e Veneto, quindi è normale che abbiamo qualche tempo di ritardo. Questo ci impone l'assoluto rigore. Noi siamo stati rigorosi sin da subito, abbiamo chiuso da subito le scuole, dopo Carnevale, anche quando si poteva tenerle aperte, perché abbiamo voluto mantenere il contenimento massimo e abbiamo tuttora ordinanze molto più restrittive rispetto ad altre Regioni d'Italia".
Ore 12.30. Burocrazia in quarantena o sarà difficile. Ai microfoni di Mi manda Raitre il presidente Alberto Cirio ha dichiarato che "dobbiamo essere chiari e convincerci che questa è una guerra e per ripartire da una guerra bisogna mandare in quarantena la burocrazia, altrimenti la fase 2 sarà difficilissima. E se avremo le risorse non avremo la possibilità di darle con facilità e immediatezza a famiglie e imprese".
Ore 9.30. Un piano per la cultura. Per far fronte alla crisi finanziaria del comparto la Regione Piemonte sta lavorando su due fronti: ampie deroghe in tema di rendicontazione dei contributi regionali per i progetti beneficiari di contributi nel 2019, rivedere per il 2020 in via eccezionale il sistema dei bandi e dei contributi, spostando l'attenzione ai soggetti e dando priorità alla tenuta delle strutture culturali e dei lavoratori del comparto. L'assessore Vittoria Poggio afferma anche che “nelle more dell'approvazione del Programma triennale della cultura stiamo pensando ad una legge speciale che tenga conto dello stato di particolare sofferenza dell'intero settore”.
Ore 9.20. Crisi mascherine quasi superata. L’assessore Luigi Icardi fa presente che “l'emergenza mascherine è quasi superata. Come Unità di Crisi ne abbiamo acquistate due milioni, ne abbiamo ottenute 2.267.000 in donazione e 3.200.000 dalla Protezione civile, che ci ha dato anche 57.000 Fp3 e 1.195.000 Fp2. I problemi riguardano le Fp3 e i camici e sono dovuti in gran parte al blocco delle frontiere e alle giacenze del materiale nelle doganes straniere, che in diverse circostanze  hanno tenuto bloccate le forniture di materiale sanitario alle frontiere. Restano difficoltà di approvvigionamento anche perché la burocrazia non aiuta. Miroglio potrebbe triplicare la produzione lavorando anche in uno stabilimento estero, ma tale possibilità al momento è preclusa. Ci auguriamo sia superata".
Ore 9.15. Negli ospedali mille maschere Decathlon. Sono un migliaio le maschere da snorkeling Decathlon che l’Unità di Crisi ha adattato e distribuito agli ospedali per i trattamenti di insufficienza respiratoria dei malati Covid con l’aiuto concreto e generoso di aziende e singoli cittadini.
Il progetto originario di adattamento delle maschere Decathlon è di un’azienda di Brescia, che lo ha messo gratuitamente a disposizione di tutti, mentre la Ergotech di Settimo Vittone, sempre gratuitamente, si è messa a disposizione per stampare su linea industriale i raccordi in plastica necessari per la modifica dell’apparecchiatura. Parallelamente, l’Unità di Crisi ha raccolto le donazioni spontanee (700 regalate direttamente da Decathlon, 200 dall’Ordine dei medici del Piemonte, 50 dalla Protezione civile di Alessandria, oltre a quelle consegnate dai cittadini), interagendo con l’azienda per riassembrarle e distribuirle agli ospedali, con tanto di video-tutorial per il corretto montaggio e utilizzo. “Si tratta di una maschera da usare in stato di necessità – precisa l’assessore Luigi Icardi - quando non c’è altro modo di agire a beneficio del paziente che manifesti insufficienza respiratoria grave. Sul piano clinico hanno ottenuto un ottimo riscontro, contribuendo in modo decisivo a risolvere situazioni drammatiche”.
Ore 9. Dalla comunità cinese dieci nuovi ventilatori polmonari. La Fondazione benefica cinese “Zhejiang Anfulisheng” ha acquistato e donato all’Unità di Crisi della Regione Piemonte 10 ventilatori polmonari per terapie sub-intensiva per un valore di circa 80.000 euro. I costi del trasporto sono stati coperti dal governo di Wenzhou, mentre tutta la gestione amministrativa relativa all’acquisto e al trasporto in Italia dei dispositivi è stato reso possibile dall’impegno dei volontari dell’Angi (Associazione Nuova Generazione Italo-Cinese). I 10 ventilatori sono stati consegnati dai rappresentanti dell’associazione direttamente all’assessore Luigi Genesio Icardi, che ha provveduto a distribuirli sul territorio: 4 all’ospedale di Verduno, 2 al Mauriziano di Torino, 2 all’Asl di Vercelli e 2 all’Asl di Alessandria. “Ringrazio sentitamente - ha dichiarato Icardi in occasione della consegna - per il contributo fattivo e la vicinanza che la comunità cinese ci sta dimostrando in questo momento complicato, con importanti donazioni che aiutano il nostro sistema sanitario a fronteggiare al meglio questa epidemia”.

Lunedì 6 aprile

Ore 19.30. 506 guariti e 659 in via di guarigione. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 506 (72 in più di ieri): 37 in provincia di Alessandria, 28 in provincia di Asti, 28 in provincia di Biella, 51 in provincia di Cuneo, 22 in provincia di Novara, 278 in provincia di Torino, 29 in provincia di Vercelli, 23 nel Verbano-Cusio-Ossola, 10 provenienti da altre regioni. Altri 659 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa ora dell’esito del secondo.
Ore 19.30. Oggi 93 decessi. Sono 93 i decessi di persone positive al test del Coronavirus comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi: 16 in provincia di Alessandria, 4 in provincia di Asti, 5 in provincia di Biella, 8 in provincia di Cuneo, 4 in provincia di Novara, 43 in provincia di Torino, 6 in provincia di Vercelli 5 nel Verbano-Cusio-Ossola, 2 provenienti da altra regione.
Il totale è ora di 1.284 deceduti, così suddivisi su base provinciale: 239 ad Alessandria, 61 ad Asti, 92 a Biella, 86 a Cuneo, 143 a Novara, 507 a Torino, 66 a Vercelli, 66 nel Verbano-Cusio-Ossola, 24 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.
Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 13.046 le persone finora risultate positive al Coronavirus in Piemonte. Su base provinciale: 1.930 Alessandria, 617 Asti, 585 Biella, 1.143 Cuneo, 1.015 Novara, 6.246 Torino, 650 Vercelli, 620 VCO, 181 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 59 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 440. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 43.306, di cui 25.140 risultati negativi.
Ore 18,30, Due nuove ordinanze, Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha emanato oggi due nuove ordinanze:
- la numero 39 sostituisce integralmente la numero 36 del 3 aprile scorso, ha decorrenza immediata e fino a lunedì 13 aprile:e comprende le disposizioni per l'uso delle mascherine e le attività di colf, badanti e baby sitter (vedi anche i chiarimenti)
- La numero 38 stabilisce invece le tariffe che possono applicare i servizi di taxi e autonoleggio per la consegna a domicilio di beni, spesa e medicinali.
Ore 16. Quasi 600 posti letto nelle cliniche private. In numerose strutture sanitarie pubbliche e private delle province di Novara, Verbania, Alessandria, Torino e Biella, che hanno ottenuto la necessaria certificazione da Arpa Piemonte, sono disponibili 589 posti letto per persone affette da Coronavirus (31 di Terapia intensiva, 38 di Terapia sub-intensiva, 520 per degenza).

Nessun commento:

Posta un commento