PIEMONTE:
NUOVI AGGIORNAMENTI DALLA REGIONE PIEMONTE AL RIGUARDO DELLA SITUAZIONE COVID 19.
Lunedì 20 aprile
Ore 9. Guardiamo al 4 maggio con positività e speranza. Il presidente Alberto Cirio guarda alla data del 4 maggio "con grande positività e speranza. Lavoriamo per avere quel giorno davvero la possibilità di ripartire. Ma questa è un’emergenza sanitaria, per cui ripartiremo soltanto quando ce lo diranno i dati dei sanitari, dei medici, degli scienziati. E il giorno dopo non sarà più come prima: sarà una nuova normalità con cui dovremo confrontarci e con cui dovremo imparare a convivere. Dovremo accettarla, cambieranno alcune nostre abitudini, si introdurrà qualche nuova regola, ma ci permetterà di ripartire. I prossimi giorni saranno decisivi”.
Ore 9. L’orto non sia scusa, serve buonsenso. Nella diretta Facebook di ieri sera il presidente Alberto Cirio ha ammonito che “la questione dell’orto non diventi la scusa per andare nella propria seconda casa, mi affido al buonsenso di tutti. Attenzione: l'orto non può essere il giardino della seconda casa, bisogna essere molto chiari. L’orto è solo quel piccolo fazzoletto di terreno che uno coltiva per il proprio sostentamento. Questo si può fare. Abbiamo fatto tanti sacrifici, stiamo vedendo la luce in fondo al tunnel anche se l’attenzione deve rimanere alta e dobbiamo sopportare ancora le misure di contenimento perché tutto possa passare più in fretta”.
Ore 9. In settimana novità sui test sierologici. Il presidente Alberto Cirio ha annunciato su Facebook che “i laboratori di Cuneo, dell’Amedeo di Savoia di Torino e dell’Università del Piemonte orientale hanno già effettuato una serie di test per creare un protocollo piemontese da sottoporre allo Stato per la validazione dei sierologico e nei prossimi giorni avremo novità importanti. I test sierologici sono un tema delicato, purtroppo non è ancora arrivata una parola chiara da parte dell’Istituto Superiore di Sanità, e questo è un peccato. Il test dà la patente di indennità a chi ha già fatto la malattia. Chi ce l’avrà potrà tornare al lavoro prima e muoversi con maggiore sicurezza”.
Domenica 19 aprile
Ore 20. Si inizia a costruire la medicina di territorio. Analizzare e certificare le carenze strutturali che l’emergenza Coronavirus ha messo in luce sul sistema sanitario piemontese e da lì ripartire con una programmazione che sappia costruire una sanità di territorio è l’obiettivo che la Regione ha deciso di assegnare a figure autorevoli del mondo istituzionale, medico e scientifico.
Il gruppo di lavoro, che sarà formalizzato con una delibera di Giunta che verrà approvata domani, sarà presieduto da Ferruccio Fazio, oggi sindaco di Garessio, medico nucleare e già ministro della Salute. Al suo fianco Giovanni Di Perri, responsabile delle Malattie infettive dell’Ospedale Amedeo di Savoia di Torino, Guido Giustetto, presidente dell’Ordine dei Medici di Torino, Pietro Presti, coordinatore straordinario per il Coronavirus dell'Asl di Vercelli ed esperto in management strategico, innovazione nel settore sanitario e scienze della vita, e Massimiliano Sciretti, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Torino. Parteciperà ai lavori anche Alessandro Stecco, neuroradiologo e presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale.
Il presidente Alberto Cirio mette in chiaro che “oggi che le ferite sono ancora aperte siamo in grado di capire dove il sistema necessita di maggiori interventi, e da lì ripartiremo per costruire una reale medicina di territorio ed elaborare un programma per costruire un reale rapporto ospedale-territorio”. L’assessore Luigi Icardi rileva che “insieme predisporremo un programma non solo di medio e lungo periodo, ma anche immediato, per essere pronti ad affrontare l’evolversi di questa pandemia”.
Ore 19. 2.625 pazienti guariti e 1.672 in via di guarigione. Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 2.625 (185 in più di ieri): 233 (+40) in provincia di Alessandria, 98 (+7) in provincia di Asti, 104 (+4) in provincia di Biella, 275 (+15) in provincia di Cuneo, 219 (+3) in provincia di Novara, 1.359 (+66) in provincia di Torino, 139 (+10) in provincia di Vercelli, 158 (+35) nel Verbano-Cusio-Ossola, 40 (+5) provenienti da altre regioni. Altri 1.672 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
Ore 19. I decessi salgono complessivamente a 2.379. Sono 77 i decessi di persone positive al test del Coronavirus Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 23 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale complessivo è ora di 2.379 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 466 ad Alessandria, 119 ad Asti, 147 a Biella, 175 a Cuneo, 220 a Novara, 991 a Torino, 136 a Vercelli, 99 nel Verbano-Cusio-Ossola, 26 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Ore 19. Il bollettino dei contagi. Sono 21.144 (+563 rispetto a ieri), le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 2.802 in provincia di Alessandria, 1.113 in provincia di Asti, 783 in provincia di Biella, 2.056 in provincia di Cuneo, 1.987 in provincia di Novara, 10.157 in provincia di Torino, 976 in provincia di Vercelli, 936 nel Verbano-Cusio-Ossola, 217 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 117 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 304 (-18 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.296. Le persone in isolamento domiciliare sono 10.868. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 99.008, di cui 50.919 risultati negativi.
Ore 13.I primi pazienti alle Ogr. E' avvenuto in mattinata il trasporto dei primi pazienti nell'area sanitaria temporanea allestita all'interno delle ex Ogr di Torino. Arrivano dagli ospedali Giovanni Bosco, Martini e Maria Vittoria. Saranno sottoposti al trattamento post acuzie verso la completa guarigione..
Ore 12. Entro domani le domande per il nuovo bando per infermieri e operatori socio-assistenziali. Si ricorda che l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha aperto un nuovo bando di ricerca di personale a tempo determinato per infermieri e per operatori socio-sanitari con disponibilità di lavorare in reparti strutturati a svolgere le mansioni lavorative con turni 24 ore su 24.
A richiedere infermieri professionali sono Asl Città di Torino, TO3, TO4, TO5, AT, VC, NO, VCO, BI, Aou San Luigi di Orbassano e Maggiore della Carità di Novara, Ao SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria. Gli Oss sono richiesti da Asl TO3, TO4, TO5, VC, NO, VCO, e Aou Maggiore della Carità di Novara.
Ore 12. Le richieste al Governo per lavoro e agricoltura. Più soldi per la cassa in deroga, sostegno al reddito per i lavoratori intermittenti, coinvolgimento dei disoccupati italiani e di coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza per far fronte alle necessità del comparto agricolo, soprattutto in vista della stagione della raccolta: è quanto chiedono gli assessori regionali al Lavoro, Elena Chiorino, e all’Agricoltura, Marco Protopapa ai ministri Nunzia Catalfo (Lavoro) e Teresa Bellanova (Agricoltura).
“In primo luogo - spiega Chiorino - ho segnalato che dai dati ad oggi in nostro possesso e considerata anche l’assegnazione prevista nel secondo riparto, il Piemonte ha ancora risorse per soli 15 giorni lavorativi ai ritmi attuali di presentazione delle domande per la cassa in deroga. Gli stessi dati dimostrano che, per garantire le 9 settimane di copertura, al Piemonte mancano 141 milioni di euro per coprire il fabbisogno totale di 315. Ho inoltre sottolineato la necessità di avere maggiore chiarezza per quanto riguarda le misure di sostegno al reddito per i lavoratori intermittenti, che pare siano coperti solo in parte in base alle normative vigenti. Essendo una categoria di lavoro precario, ritengo vadano sostenuti in modo completo e senza lasciare indietro nessuno". “Urgente esigenza - rileva l’assessore Protopapa - è inoltre quella, da parte del comparto agricolo italiano, di circa 250.000 lavoratori necessari per fronteggiare la stagione della raccolta. Durante un incontro svoltosi con il ministro Bellanova, è emersa l’opportunità di valutare il coinvolgimento di tutti quei cittadini italiani che si sono trovati improvvisamente senza occupazione e che, in alcuni casi, non possono godere nemmeno delle tutele e del supporto necessario per far fronte al periodo di chiusura".
Sabato 18 aprile
Ore 21.30. Richiesta di professioni sanitarie. L'Unità di Crisi della Regione Piemonte ha inviato una nota alla Protezione civile per segnalare le professioni mediche di cui ha maggiore necessità per l'emergenza Coronavirus. Tra le specializzazioni richieste anestesia-rianimazione, medicina generale e d'urgenza, pneumologia e infettivologia. Riguardo al personale infermieristico, le richieste più pressanti del Piemonte sono invece riferite a professionalità esperte in ambito urgentistico di Pronto Soccorso, terapia intensiva, cure domiciliari e assistenza a pazienti anziani e con fragilità. Nel documento l'Unità di Crisi ribadisce il ringraziamento al Dipartimento nazionale della Protezione civile, con il quale il Piemonte lavora in stretta collaborazione fin dalle prime fasi dell'emergenza.
Ore 19.30. 2.440 pazienti guariti e 1.648 in via di guarigione. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono diventati 2.440 (304 in più di ieri): 193 (+32) in provincia di Alessandria, 91 (+7) in provincia di Asti, 100 (+11) in provincia di Biella, 260 (+32) in provincia di Cuneo, 216 (+57) in provincia di Novara, 1.293 (+141) in provincia di Torino, 129 (+10) in provincia di Vercelli, 123 (+7) nel Verbano-Cusio-Ossola, 35 (+7) provenienti da altre regioni. Altri 1.648 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
Ore 19.30. I decessi salgono a 2.302. Sono 78 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 21 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 2.302 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 455 ad Alessandria, 116 ad Asti, 144 a Biella, 172 a Cuneo, 218 a Novara, 942 a Torino, 132 a Vercelli, 99 nel Verbano-Cusio-Ossola, 24 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 20.581 (+627 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 2.762 in provincia di Alessandria, 1.040 in provincia di Asti, 758 in provincia di Biella, 1.982 in provincia di Cuneo, 1.945 in provincia di Novara, 9.871 in provincia di Torino, 967 in provincia di Vercelli, 924 nel Verbano-Cusio-Ossola, 216 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 116 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 322 (-6 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.184. Le persone in isolamento domiciliare sono 10.685. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 94.278, di cui 48.384 risultati negativi.
Ore 19. Le scelte della Fase2 siano omogenee. In un’intervista a Sky Tg24 il presidente Alberto Cirio ha dichiarato: "Mi auguro che il Governo abbia la forza di imporre delle scelte omogenee sulla Fase2. Quando c'era la necessità di contenere il contagio, quelle scelte divise per province e per aree credo che non fossero scelte opportune. Anche nella Fase2 dell'economia abbiamo bisogno di avere naturalmente misure differenziate, perché l'emergenza in Puglia è diversa dal Piemonte, però per quanto riguarda l'area omogenea del Nord-Ovest mi auguro che ci possano essere misure coerenti di una Regione rispetto a un'altra. E questo è un compito del Governo".
Ore 14. Pronta la nuova area sanitaria delle Ogr di Torino. L’area sanitaria temporanea allestita in tempi record nelle Officine Grandi Riparazioni di Torino è pronta per ospitare i primi pazienti che hanno superato la fase critica dell’infezione da Coronavirus in altri ospedali ma hanno ancora bisogno di cure prima di essere dichiarati guariti e tornare nelle proprie abitazioni.
“E' un momento che vogliamo vivere con sobrietà - ha dichiarato il presidente Alberto Cirio dopo aver ringraziato tutti coloro che hanno contribuito a tagliare il traguardo durante una breve cerimonia - La festa la rimandiamo a quando l’incubo sarà alle nostre spalle e chiuderemo questo presidio ospedaliero, che ha un duplice significato: tutelare il valore della vita continuando a curare i malati da Coronavirus accompagnandoli verso la guarigione e una nuova normalità; liberare la pressione sugli ospedali, che potranno pian piano ritornare alla funzionalità ordinaria.
Ore 9. Risposte al Consiglio regionale. Gli assessori Luigi Icardi, Chiara Caucino e Marco Gabusi sono intervenuti ieri pomeriggio in Quarta Commissione del Consiglio regionale per rispondere agli interrogativi dei vari gruppi sull’emergenza Coronavirus.
Icardi ha sottolineato la diminuzione del numero di pazienti in terapia intensiva, il calo dei casi gravi e l’aumento del numero di tamponi effettuati, che è anche il motivo per cui il numero di contagiati rilevati risulta in ampliamento. Sull’erogazione dei tamponi nelle Rsa, Caucino ha risposto che la situazione generale si sta ridimensionando, che il numero è in costante e progressivo aumento e che l’Area funzionale attivata presso l’Unità di Crisi “ha chiesto alle Asl piemontesi di attivare un’area tamponi in tutte le Rsa, anche attraverso il coinvolgimento di un’unità mobile, che potrebbe presto essere affiancata da tre nuovi mezzi”. L’approvvigionamento di generi alimentari e medicinali a si trovi in quarantena senza famiglia o altri contatti è compito dei servizi sociali, aiutati in molti casi da volontari e personale della Protezione civile. Gabusi ha evidenziato che “grazie alla decisione del Consiglio regionale di riconoscere le spese per la Protezione civile come obbligatorie, è possibile agevolare l’erogazione in termini di cassa e garantire la liquidità per i pagamenti delle spese”.
Venerdì 17 aprile
Ore 19.30. 2.136 pazienti guariti e 1.594 in via di guarigione. Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono diventati 2.136 (276 in più di ieri): 161 (+22) in provincia di Alessandria, 84 (+4) in provincia di Asti, 89 (+1) in provincia di Biella, 228 (+49) in provincia di Cuneo, 159 (+19) in provincia di Novara, 1.152 (+149) in provincia di Torino, 119 (+19) in provincia di Vercelli, 116 (+10) nel Verbano-Cusio-Ossola, 28 (+3) provenienti da altre regioni. Altri 1.594 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
Ore 19.30. I decessi salgono a 2.224. Sono 78 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 19 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 2.224 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 438 ad Alessandria, 110 ad Asti, 141 a Biella, 158 a Cuneo, 211 a Novara, 918 a Torino, 131 a Vercelli, 93 nel Verbano-Cusio-Ossola, 24 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 19.954 (+693 complessivi rispetto a ieri, di cui il 64 per cento riscontrati nelle case di riposo) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte. Su base provinciale: 2.718 Alessandria, 964 Asti, 728 Biella, 1.921 Cuneo, 1.890 Novara, 9.543 Torino, 947 Vercelli, 918 Verbano-Cusio-Ossola, 213 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 112 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 328 (-17 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.266. Le persone in isolamento domiciliare sono 10.406. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 89.136, di cui 45.812 risultati negativi.
Ore 19.15. Pronta l’area sanitaria delle Ogr Torino. E' pronta la nuova area sanitaria all'interno delle Officine grandi riparazioni di Torino, che sarà dedicata a posti di terapia subintensiva e degenza per i pazienti affetti da Covid-19 per un totale di 92 posti letto. Sarà operativa da domenica prossima.
I lavori di allestimento, avviati a seguito della sottoscrizione di un'intesa lo scorso 4 aprile tra Regione Piemonte, Prefettura e Comune di Torino, Società consortile per azioni Ogr-Crt e Fondazione Crt, hanno interessato un’area di 8.900 mq. L'utilizzo è stato consentito dalla Fondazione Crt, proprietaria del complesso, mentre la Compagnia di San Paolo ha stanziato 3 milioni per l'allestimento della struttura sanitaria.
Ore 18.30. Reclutati oltre 2.000 medici, infermieri e altro personale sanitario. Sono ad oggi complessivamente 2.015 le risorse umane aggiuntive reclutate con diverse forme contrattuali per fronteggiare l’emergenza Coronavirus: 355 medici, 888 infermieri e 772 altre professionalità (personale medico laureato, biologi, farmacisti, operatori socio-sanitari, tecnici di laboratorio e fisioterapisti).
“E’ grazie alla disponibilità e alla generosità dei tanti operatori che si sono messi a disposizione - osserva l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi - che siamo riusciti a mettere il nostro sistema sanitario in grado di fare fronte all’emergenza, potenziando sia gli ospedali sia il sistema del territorio, senza contare l’avviamento di nuove strutture dedicate appositamente ai pazienti Covid, come l’ospedale di Verduno e l’area sanitaria temporanea delle Ogr di Torino, operativa da domenica prossima”.
Ore 15. Oltre 7 milioni per sostenere autonomi e imprese. Saranno disponibili contributi a fondo perduto per 7,3 milioni di euro destinati a sostenere le micro, piccole e medie imprese ed i lavoratori autonomi piemontesi nell’attivazione di operazioni finanziarie connesse ad esigenze di liquidità.
Una delibera approvata oggi dalla Giunta regionale su proposta degli assessori Elena Chiorino, (Lavoro), Andrea Tronzano (Attività produttive) e Vittoria Poggio (Commercio) consente ai beneficiari dei finanziamenti concessi dal 17 marzo al 31 dicembre 2020 e finalizzati ad esigenze di liquidità di far fronte agli oneri connessi al credito e, in via generale, sostenere l’attivazione di tali operazioni da parte delle banche e degli intermediari abilitati. A gestire le pratiche sarà Finpiemonte.
Ore 11.30. Giusta la linea del rigore. A Uno Mattina il presidente Alberto Cirio ha poi dichiarato che "la situazione del Piemonte deve farci mantenere alta l'attenzione e ci dimostra che la linea del rigore che abbiamo adottato è quella giusta. Mentre sulle terapie intensive e sugli accessi ai pronto soccorso i numeri si riducono, abbiamo un dato dei contagi molto elevato. Una situazione da leggere anche in relazione al fatto che si stanno processando oltre 5.000 tamponi al giorno e che si stanno verificando tutte le strutture, soprattutto le residenze per anziani, dove ci sono le persone più fragili e dove evidentemente l'attenzione deve essere massima".
Ore 11.30. Una Fase2 anche per la sanità. Sempre a Uno Mattina il presidente Cirio ha annunciato che “la prima cosa che costruiremo in Piemonte nei prossimi giorni, non ricostruiremo ma costruiremo, sarà la medicina territoriale, che è mancata perché non c'era. Facevo il presidente da sette mesi quando è scoppiata l'epidemia e la sanità non la distruggi e non la costruisci in sette mesi, prendi quella che c'è. Ho trovato punte di eccellenza straordinaria: in Piemonte non abbiamo mai dovuto decidere chi curare, abbiamo curato tutti perchè si sono raddoppiati i posti di terapia intensiva e triplicati quelli di sub-intensiva. Ma, mentre negli ospedali la sanità strutturalmente era eccellente, sui territori era assente: abbiamo degli eroi, i medici del territorio, che però si sono trovati a operare privi di un sistema che li organizzasse e li coordinasse perché non c'era. Questo è il più grande insegnamento di questa esperienza: se si vuole curare la gente a casa, evitando che arrivi in ospedali, magari guarendo prima, dobbiamo avere una rete territoriale che funzioni".
Ore 11.30. Sarà la scienza a dire se il 4 maggio è la data giusta. "Guardo al 4 maggio, ma sarà la scienza medica a dirci se quello sarà il momento giusto": così il presidente Alberto Cirio ospite di Uno Mattina su Rai Uno parla così della Fase 2. "Noi abbiamo il dovere di farci trovare pronti - aggiunge - Per questo col Politecnico di Torino e, quindi, con la scienza universitaria, stiamo testando un modello Piemonte per tutte le filiere produttive che sottoporremo al Governo. Quello che è certo è che il Governo dovrà fare scelte omogenee, magari non per tutta Italia ma per aree geografiche omogenee sì".
Giovedì 16 aprile
Ore 19.30. 1.860 pazienti guariti e 1.486 in via di guarigione. Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 1.860 (232 in più di ieri): 139 (+27) in provincia di Alessandria, 80 (+1) in provincia di Asti, 88 (+1) in provincia di Biella, 179 (+16) in provincia di Cuneo, 140 (+31) in provincia di Novara, 1.003 (+134) in provincia di Torino, 100 (+6) in provincia di Vercelli, 106 (+16) nel Verbano-Cusio-Ossola, 25 provenienti da altre regioni. Altri 1.486 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
Ore 19.30. I decessi salgono a 2.146. Sono 82 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 30 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale complessivo è ora di 2.146 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 424 ad Alessandria, 108 ad Asti, 137 a Biella, 149 a Cuneo, 205 a Novara, 888 a Torino, 119 a Vercelli, 92 nel Verbano-Cusio-Ossola, 24 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 19.261 (+815 rispetto a ieri, di cui circa il 60 per cento riscontrati nelle case di riposo dove sono state segnalate forti criticità e presenza di pazienti sintomatici, mentre il restante 40 per cento riguarda il resto della popolazione piemontese) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 2.632 in provincia di Alessandria, 946 in provincia di Asti, 721 in provincia di Biella, 1.820 in provincia di Cuneo, 1.834 in provincia di Novara, 9.173 in provincia di Torino, 913 in provincia di Vercelli, 915 nel Verbano-Cusio-Ossola, 209 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 98 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 345 (-13 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.254. Le persone in isolamento domiciliare sono 10.170. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 83.130, di cui 42.815 risultati negativi.
Ore 18.45. Nuovo bando per infermieri e operatori socio-assistenziali. L’Unità di crisi della Regione Piemonte ha aperto un nuovo bando di ricerca di personale a tempo determinato per infermieri e per operatori socio-sanitari con disponibilità di lavorare in reparti strutturati a svolgere le mansioni lavorative con turni 24 ore su 24.
A richiedere infermieri professionali sono Asl Città di Torino, TO3, TO4, TO5, AT, VC, NO, VCO, BI, Aou San Luigi di Orbassano e Maggiore della Carità di Novara, Ao SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria. Gli Oss sono richiesti da Asl TO3, TO4, TO5, VC, NO, VCO, e Aou Maggiore della Carità di Novara.
Ore 17.30. Ai primi di maggio le mascherine della Regione. Il presidente Alberto Cirio ha annunciato che “la distribuzione dei 5 milioni di mascherine acquistate dalla Regione avverrà ai primi di maggio, perché questa nuova normalità sia meno fastidiosa per i cittadini piemontesi. Si tratta di mascherine in tessuto, multiuso, che daranno una copertura per diversi giorni in attesa che il sistema di reperimento torni alla normalità".
Ore 15.30. Il presidente Cirio sulla Fase2. Intervenendo nel dibattito in corso a livello nazionale sulla Fase 2, il presidente Alberto Cirio ha dichiarato che “il nostro Paese ha bisogno di ripartire, ne hanno bisogno le nostre aziende, le nostre famiglie, i nostri territori. Questa è una consapevolezza che tutti abbiamo, ma è anche necessario non abbassare la guardia nei confronti di questo virus e dei suoi rischi di propagazione. Rischi che purtroppo non si sono ancora esauriti. Abbiamo bisogno di ripartire e di poterlo fare in sicurezza. Questo significa che dovremo imparare a convivere con il Coronavirus e con le misure necessarie a contenerlo e a proteggere ognuno di noi".
A questo proposito ha ricordato che "il Piemonte sta lavorando da settimane con il sistema produttivo e i rappresentanti degli enti locali al modo per avviare un progressivo ritorno alla normalità. O, meglio, a quella che sarà una nuova ‘normalità’. Una sfida complessa per tutti, ma anche l’unico modo per ricominciare. Per questo il Politecnico di Torino e gli atenei piemontesi hanno elaborato delle linee guida che potranno aiutare il Piemonte a farlo. Testeremo questa possibilità nei prossimi giorni con alcune aziende e realtà del nostro territorio e metteremo questa esperienza a disposizione di tutto il nostro Paese“.
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