PIEMONTE:
NUOVI AGGIORNAMENTI DALLA REGIONE PIEMONTE AL RIGUARDO DELLA SITUAZIONE COVID 19.
Martedì 28 aprile
Ore 19.30. 4.624 guariti e 2.429 in via di guarigione. Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 4.624 (182 in più di ieri): 446 (+29) in provincia di Alessandria, 185 (+19) in provincia di Asti, 231 (+13) in provincia di Biella, 504 (+21) in provincia di Cuneo, 371 (+2) in provincia di Novara, 2.344 (+98) in provincia di Torino, 228 (+0) in provincia di Vercelli, 257 (+0) nel Verbano-Cusio-Ossola, 58 (+0) provenienti da altre regioni. Altri 2.429 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
Ore 19.30. I decessi diventano 2.966. Sono 53 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 16 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 2.966 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 554 ad Alessandria, 158 ad Asti, 161 a Biella, 230 a Cuneo, 254 a Novara, 1.312 a Torino, 157 a Vercelli, 110 nel Verbano-Cusio-Ossola, 30 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 25.538 (+322 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.329 in provincia di Alessandria, 1.530 in provincia di Asti, 961 in provincia di Biella, 2.420 in provincia di Cuneo, 2.245 in provincia di Novara, 12.625 in provincia di Torino, 1.096 in provincia di Vercelli, 999 nel Verbano-Cusio-Ossola, 234 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 99 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 202 (-12 rispetto a ieri), i ricoverati non in terapia intensiva 2.637 (-52 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 12.680. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 146.173, di cui 77.541 risultati negativi.
Ore 19. Dal 4 maggio i test sierologici. Saranno effettuati da lunedì 4 maggio i test sierologici sul personale sanitario piemontese, compresi medici di famiglia, pediatri di libera scelta e specialisti convenzionati. Il piano di screening prevede l’utilizzo di un test sierologico per IgG neutralizzanti anti-SARS-CoV2. La consegna dei 70.000 kit acquistati d’urgenza tramite la Società di committenza regionale Scr e dei lotti necessari da parte delle tre ditte assegnatarie (Diasorin Spa, Abbot Srl e Medical System Srl), è prevista per il 30 aprile.
“Si tratterà di un’indagine a fine epidemiologico - osserva l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi - che vuole comprendere meglio le caratteristiche della diffusione del virus e fornire fondamentali informazioni per lo studio della patogenesi e lo sviluppo di strategie mirate di prevenzione, anche riguardanti l’identificazione di coorti target di possibile vaccinazione una volta che tale tecnologia preventiva sia disponibile”.
Ore 18. Garantire la libertà di culto. L’assessore regionale alla Sicurezza Fabrizio Ricca ha scritto al premier Giuseppe Conte una lettera sul tema del culto per esprimere “la volontà di mettere a disposizione parte degli sforzi della Regione Piemonte nel trovare una soluzione, congiunta con la Curia, il Governo e le realtà dei fedeli, per far tornare a vivere le chiese in sicurezza. Come faremmo altrimenti, se tra qualche mese la situazione si dimostrasse ancora pericolosa, a negare i riti religiosi per settimane e settimane? E dal 4 maggio a spiegare ai nostri cittadini che è lecito e consigliato recarsi a lavoro per otto ore, vicini ai colleghi, magari arrivando in fabbrica o in ufficio con i mezzi pubblici, ma non lo è andare in chiesa per un’ora alla settimana, distanziati dagli altri fedeli?”.
Ore 16. IoLavoro in agricoltura. La Regione Piemonte sostiene il comparto agricolo piemontese tramite l'Agenzia Piemonte Lavoro e i suoi Centri per l'impiego. Con il portale web www.iolavoro.org/ agricoltura sarà dato supporto alle aziende nella ricerca di candidati disponibili a svolgere attività stagionali urgenti, quali la raccolta di fragole, asparagi e primizie, le operazioni di primavera nelle vigne e l'avvio delle colture estive, in un quadro di assoluta trasparenza e legalità. Possono candidarsi disoccupati, inoccupati e quanti intendono integrare il proprio reddito. Chi percepisce l'indennità di disoccupazione Naspi o il reddito di cittadinanza potrà mantenere il proprio status e non subirà decurtazioni nei limiti e nelle modalità previste dalla legge.
L’assessore al Lavoro Elena Chiorino la considera “un’iniziativa particolarmente significativa, assolutamente in linea con quanto vado sostenendo da settimane, cioè che per salvare i nostri raccolti occorre puntare prima di tutto sui tanti italiani e piemontesi che hanno perso il lavoro e che sarebbero ben disponibili a reinventarsi in questo settore e anche sui tanti i beneficiari del reddito di cittadinanza che, al momento, non hanno ancora trovato sbocco occupazionale”. Per l’assessore all'Agricoltura Marco Protopapa "è uno strumento utile per questa emergenza ma pratico anche per la futura gestione del lavoro in agricoltura, che permetterà di trovare e offrire lavoro superando molti ostacoli burocratici. L'obiettivo è presentare opportunità lavorative e al tempo stesso rispondere alle richieste urgenti di manodopera pervenute dalle aziende agricole piemontesi".
Lunedì 27 aprile
Ore 21. Il Piemonte ripartirà, ma con prudenza. Al termine di un incontro in videoconferenza con il Comitato tecnico-scientifico dell’Unità di Crusi in vista delle nuove misure di contenimento decise dal Governo, il presidente Alberto Cirio ha dichiarato che “il Piemonte ha bisogno di guardare al 4 maggio e alla Fase2 della ripartenza, ma confermando la linea del rigore e della prudenza che ha contraddistinto le nostre scelte fin dall’inizio di questa emergenza. Una linea che va di pari passo con la consapevolezza che il Piemonte ha bisogno di ripartire e di un nuovo equilibrio. Il Governo, con appositi protocolli di sicurezza, ha dato il via libera alla riapertura delle attività produttive, e questo avverrà anche in Piemonte. Ma alla luce dei dati attuali, riteniamo invece necessario essere prudenti sulle attività sociali e su determinate attività commerciali, come ad esempio il take away, che possono creare situazioni di assembramento difficilmente gestibili soprattutto nelle grandi città come Torino, dove ci sono quartieri in cui si sono già create situazioni complesse dal punto di vista dell’ordine pubblico. Stesso discorso vale per gli spostamenti verso le seconde case, che consentiremo solo in un secondo momento quando le condizioni lo renderanno possibile. Nei prossimi giorni ci confronteremo con i prefetti e i rappresentanti delle istituzioni locali per analizzarle”.
Ore 20.45. La situazione epidemiologica. Il gruppo di lavoro presieduto da Ferruccio Fazio ha comunicato all’assessore Luigi Icardi le prime valutazioni sulla situazione epidemiologica in Piemonte, frutto di diverse circostanze che richiedono interventi in vista della Fase 2. La curva epidemica è in ritardo rispetto ad altre Regioni del Nord, il che spiega in parte la mancanza di sincronia con queste ultime. Le province piemontesi mostrano una tendenza alla discesa della curva dei casi dalla data dei sintomi, e fluttuazioni dei tamponi positivi dovute a variazioni nel processo di somministrazione ed esecuzione dei test. I casi e i decessi attualmente osservati nelle Rsa esprimono la situazione epidemica di più di due settimane fa. Continua un andamento in Torino e provincia che induce alla massima attenzione nel monitorare l’impatto delle prossime riaperture.
Il gruppo è impegnato nell’identificazione di aspetti critici che hanno pesato sulla attuale situazione e in proposte per una soluzione a medio-lungo termine per la riorganizzazione dell’assistenza sanitaria, sia in funzione di possibili nuovi picchi sia pienamente normalizzata. Inoltre, elaborerà proposte e raccomandazioni da sottoporre all’Assessorato alla Sanità per la Fase 2 che si incentrerà sull’identificazione il più precoce possibile dei nuovi casi, in modo da spegnere i nuovi focolai attraverso l’isolamento delle persone colpite e dei loro contatti, e su uno stretto monitoraggio epidemiologico. E’ possibile che per la Fase2 sia necessario affrontare in maniera drastica il problema della trasmissione intrafamiliare, con apposite strutture in cui ricoverare i positivi fino alla negativizzazione.
Ore 19.30. 4.442 pazienti guariti e 2.355 in via di guarigione. Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 4.442 (187 in più di ieri): 417 (+33) in provincia di Alessandria, 166 (+10) in provincia di Asti, 218 (+19) in provincia di Biella, 483 (+16) in provincia di Cuneo, 369 (+10) in provincia di Novara, 2.246 (+86) in provincia di Torino, 228 (+7) in provincia di Vercelli, 257 (+5) nel Verbano-Cusio-Ossola, 58 (+1) provenienti da altre regioni. Altri 2.355 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
Ore 19.30. I decessi salgono complessivamente a 2.913. Sono 54 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 15 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 2.913 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 542 ad Alessandria, 152 ad Asti, 157 a Biella, 230 a Cuneo, 250 a Novara, 1.287 a Torino, 156 a Vercelli, 109 nel Verbano-Cusio-Ossola, 30 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 25.216 (+306 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.300 in provincia di Alessandria, 1.465 in provincia di Asti, 952 in provincia di Biella, 2.407 in provincia di Cuneo, 2.220 in provincia di Novara, 12.401 in provincia di Torino, 1.094 in provincia di Vercelli, 998 nel Verbano-Cusio-Ossola, 228 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 151 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 214 (-3 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.689 (- 138 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 12.603. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 140.996, di cui 74.630 risultati negativi.
Ore 18.30. Distribuzione delle mascherine. Nel corso di un’informativa alle Prima e Quarta Commissione del Consiglio regionale, l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi ha confermato che "i 5 milioni di mascherine che la Regione si appresta a distribuire gratuitamente saranno lavabili e potranno essere riutilizzate: il Piemonte sarà la prima Regione a dotare la cittadinanza di mascherine non monouso. I primi 2 milioni saranno distribuiti entro il 4 maggio, e il resto a cavallo del week end successivo. Prevista anche una fornitura per le aziende del trasporto pubblico, dal momento che con il passaggio alla Fase2 saranno obbligatorie sui mezzi pubblici”. Gabusi ha poi dichiarato che al momento le forniture di dispositivi sono sufficienti e che i camici, di cui un arrivo è previsto intorno al 5 maggio, sono al momento quelli di cui c’è maggiore carenza.
Ore 13.45. Richieste precisazioni sul sostegno al comparto vinicolo. Parte dal Piemonte l’iniziativa di chiedere alla Commissione Politiche Agricole precisazioni sulle misure d’intervento presentate dal Ministero delle Politiche agricole a sostegno del comparto vitivinicolo. Con una lettera congiunta le Regioni Piemonte, Lombardia e Veneto esprimono perplessità su alcune misure proposte dal Mipaaf. "E’ necessario far capire che l’emergenza è ad alto livello e non possiamo accettare interventi solo di immagine, ma che questi devono essere concreti per aiutare le aziende in difficoltà”, dichiara l’assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte, Marco Protopapa.
Ore 13.30. Prorogate scadenze di leggi regionali. La Prima Commissione del Consiglio regionale ha approvato all’unanimità in sede legislativa un provvedimento che proroga alcune scadenze. Il vicepresidente della Regione Fabio Carosso ha spiegato che la pandemia in atto sta impedendo a numerosi enti di completare entro i termini le procedure previste dalle leggi regionali in alcuni settori: il paesaggio, le cave, i distributori di carburante, le Ipab, le aree protette. Con la proroga sarà possibile concludere processi già avviati.
Ore 12.30. Arrivati 25 infermieri militari.Sono 25 i marescialli infermieri in ferma annuale del Corpo sanitario dell’Esercito e dell’Aeronautica Militare destinati alle Residenze sanitarie assistenziali del Piemonte, accolti questa mattina nell’aula magna della Scuola di Applicazione di Torino dal generale di Divisione Salvatore Cuoci, comandante dell’Istituto, dal commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 Vincenzo Coccolo e dall’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Genesio Icardi, alla presenza del comandante della Brigata alpina Taurinense generale Davide Scalabrin, e del colonnello Fabio Zanichelli in rappresentanza dell’Aeronautica Militare.
Gli infermieri militari da domani saranno a disposizione delle Asl di Alessandria, Asti, Cuneo1, Cuneo2, Novara, Città di Torino, TO3, TO4, TO5, Vercelli e Verbania a supporto esclusivo delle strutture più in difficoltà sul territorio.
Ore 9. Il Dpcm del Governo sulla Fase2. Il presidente del Consiglio dei Ministri ha firmato il nuovo decreto sulle misure per il contenimento dell'emergenza Covid-19 nella cosiddetta Fase2. Le disposizioni verranno applicate dal 4 maggio 2020 e saranno efficai fino al 17 maggio (ad eccezione di quanto previsto dall’articolo 2, commi 7, 9 e 11, che si applicano da oggi). Si continuano ad applicare le misure di contenimento più restrittive adottate dalle Regioni.
Domenica 26 aprile
Ore 19. 4255 pazienti guariti e 2300 in via di guarigione. Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 4255 (195 in più di ieri): 384 (+37) in provincia di Alessandria, 156 (+3) in provincia di Asti, 199 (+13) in provincia di Biella, 467 (+11) in provincia di Cuneo, 359 (+10) in provincia di Novara, 2160 (+102) in provincia di Torino, 221 (+15) in provincia di Vercelli, 252 (+2) nel Verbano-Cusio-Ossola, 57 (+2) provenienti da altre regioni. Altri 2300 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
Ore 19. I decessi salgono complessivamente a 2859. Sono 56 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 7 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 2859 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 533 ad Alessandria, 147 ad Asti, 155 a Biella, 226 a Cuneo, 248 a Novara, 1.258 a Torino, 154 a Vercelli, 108 nel Verbano-Cusio-Ossola, 30 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Ore 19. Il bollettino dei contagi. Sono 24.910 (+361 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.218 in provincia di Alessandria, 1.442 in provincia di Asti, 946 in provincia di Biella, 2.394 in provincia di Cuneo, 2.213 in provincia di Novara, 12.235 in provincia di Torino, 1.091 in provincia di Vercelli, 992 nel Verbano-Cusio-Ossola, 226 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 153 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 217 (-20 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.827 (-16 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 12.452. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 137.069, di cui 72.642 risultati negativi.
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