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giovedì 27 agosto 2020

PORTOGRUARO: BOLZICCO ARTE / ANDRONE 51 DA SABATO 5 SETTEMBRE 2020 ORE 18:30 A SABATO 26 SETTEMBRE GRANDE APPUNTAMENTO D'ARTE.

 


PORTOGRUARO:

BOLZICCO ARTE / ANDRONE 51 DA SABATO 5 SETTEMBRE 2020 ORE 18:30 A SABATO 26 SETTEMBRE GRANDE APPUNTAMENTO D'ARTE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.





Wolf Vostell (Leverkusen, 14 ottobre 1932 – Berlino, 3 aprile 1998) è stato un pittore, scultore e artista tedesco. Fu un pioniere della videoarte e delle installazioni, nonché una figura di riferimento all'interno del movimento Fluxus. Pur non essendo, in questa fase, in contatto con l'ambiente statunitense, egli introdusse in Europa una forma d'arte simile a quella che negli stessi anni veniva elaborata da Allan Kaprow: l'happening.
Nel 1953 Wolf Vostell apprende fra Parigi e Wuppertal tecniche grafiche ed in particolare la litografia. Negli anni cinquanta viaggia molto fra Colonia, Parigi e la regione spagnola dell'Estremadura (dove conoscerà la sua futura moglie, Mercedes, e dove oggi si trova il Museo Vostell Malpartida). A Parigi, nel 1954, ispirato da un venditore di giornali che annunciava l'incidente di un aereo precipitato poco dopo il suo decollo (peu après son décollage), sviluppa il principio che lo accompagnerà in tutta la sua evoluzione artistica: il Dé-coll/age. Al 1958 rialisa, ispirato dal libro del suo maestro parigino Cassandre Le Spectacle est dans la rue, il primo happening Das Theater ist auf der Straße, (Il teatro è nella strada) invitava i passanti a recitare, ricombinandole, le lettere presenti sugli stralci di manifesti lungo le vie di Parigi.[1]
Con una grande costanza e continuità, Vostell iniziò a collezionare minuziosamente documenti fotografici, testi artistici, corrispondenza personale con artisti come Nam June Paik, Allan Kaprow, Dick Higgins e molti altri, articoli di giornali, inviti ad avvenimenti artistici e, soprattutto, libri che rispecchiano, nel loro contenuto, i movimenti artistici in cui Vostell si muoveva. Un'altra parte fondamentale dell'Archivio Wolf Vostell è rappresentata da un fondo fotografico sulla vasta e poliedrica opera dell'artista. L'archivio comprende inoltre una biblioteca generale di circa 6.000 libri che coprono tutti i generi della storia dell'arte, e un totale di circa 25.000 documenti che costituiscono un importantissimo fondo per l'informazione, la ricerca e l'ispirazione. Nel 2005 la Junta de Extremadura ha acquisito l'archivio incorporandolo nel Museo Vostell Malpartida.[3]











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