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venerdì 18 marzo 2022

UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL NOSTRO CO FONDATORE ANDREA ZILLI CON TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.

 




EDIZIONE EXTRA




UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL  NOSTRO CO FONDATORE ANDREA ZILLI CON  TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.





OGNI SOGNO


Domina il respiro,

domina il domani.

Ho mani legate

mentre il destino come una piovra 

soffoca ogni sogno.

La mia terra

un' immagine ingiallita nella memoria.

Vedo lacrime,

vedo dolore.

Siamo schiavi del potere bianco

che non è mai sazio.

Questa realtà non avrà mai il mio silenzio.

Qui c'è una catena stretta al collo

e nell'ombra sfioro solchi sulla pelle che fanno male.

Non mi è concesso parlare,

non mi è concesso sognare.

Schiavo della vostra fame,

condannato a servire la vostra fame.


Poesia inedita dove in parte ho preso spunto dal film "AMISTAD".

Amistad è un film statunitense del 1997, è il primo film DreamWorks diretto da Steven Spielberg.

Ispirato al romanzo di Barbara Chase-Riboud La rivolta della Amistad, ripercorre il caso giudiziario seguito all'ammutinamento, realmente avvenuto nel 1839, dei prigionieri africani stivati da commercianti schiavisti a bordo della nave Amistad.

Ricevette quattro candidature agli Oscar del 1998 per: miglior attore non protagonista (Anthony Hopkins), miglior fotografia, migliori costumi e miglior colonna sonora drammatica.





NEVE


Tetti pieni di neve,

il paese si sveglia.

Fumo si alza

mentre le prime anime si affacciano

sfiorando il silenzio.

Freddo tra le dita

mentre sul viso si scoprono solchi sempre nuovi.

Sono i segni del tempo

e dei pensieri.

Le strade prendono vita

i vecchi al bar,

i bambini raccolgono la neve 

respirandone la magia.

La silenziosa montagna

abbraccia la propria quiete.

Lontani gli anni della guerra

adesso ogni l'alba sembra un dono.





METTA


La vita

un fiore al quale portare acqua.

Che ci sia il sole

o la tempesta fa poca differenza.

Ci vuole cuore

e un' attenzione ad ogni piccolo dettaglio.

Amarsi

in ogni suo difetto.

Senza giudicarsi troppo,

raccogliendone il seme per fare germogliare un'emozione nuova.

Vento tra le dita

e ci sentiremo più liberi.

Vento ad accarezzare le nuvole

che troppo spesso non ci permettono di gioire.

Amarsi

per poi amare tutto ciò che ha valore.

Amarsi in ogni sfumatura

senza generare un abisso tra le persone.

Fragili,

siamo solo fragili respiri.

Non ci sono anime di differenti categorie

ma solo anime piene di contraddizioni

e semplicità.


Poesia inedita.

Metta significa “amore” (in senso non romantico), cordialità o gentilezza: da qui “gentilezza amorevole”. È un'emozione, qualcosa che senti nel tuo cuore. 

Rappresenta il primo dei quattro sublimi stati brahmavihara e uno dei dieci passi pāramitā nella scuola del Buddhismo Theravada.










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