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lunedì 19 settembre 2022

UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL NOSTRO CO FONDATORE ANDREA ZILLI CON TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.

 



UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL  NOSTRO CO FONDATORE ANDREA ZILLI CON  TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.




SENZA PIETA'


 Prigioniera della paura


e delle parole.


Corrono tra le curve della mente,


corrono sulla lama di un coltello.


Milioni di soli


si sovrappongono


mentre il tempo si ferma.


I pensieri


non trovano più la via di casa.


Quanto male è stato fatto,


quanta follia ha bagnato quel giorno


fino a soffocarlo.


Prigioniera di un destino


e di parole ignorate.


In silenzio ora sono i cuori


di chi non ha più un sole.


La follia lo ha strappato


senza pietà.


Il tempo si è fermato


e non è più ripartito.


Quante parole ignorate


mentre ora restano le lacrime


ed il vuoto incolmabile.



La poesia affronta il tema del femminicidio.

In parte ho preso spunto dalla recente tragedia di qualche giorno fa a Vicenza.

Dove un uomo ha tolto la vita alla ex moglie e anche alla nuova compagna, prima di togliersi la vita.





LA LUNGA SCALA


 La notte 


accoglie il respiro.


La lunga scala 


è ora deserta.


I corpi non ci sono più,


regna solo il silenzio.


Il cuore strappato 


non pulsa più.


Stretto tra le dita


viene poi alzato al cielo.


Gli occhi rivedono


l'attimo appena passato.


Il peso delle lacrime


è sempre qui


e non regala tregua.


L'anima volerà oltre il sole,


o almeno questo per tanto tempo è stato raccontato.


Un altro segno sul libro


che racchiude la storia di ogni anima.


Il sole sta tornando,


quanto sangue dovrà ancora scorrere.


Il sole sta tornando


ad accogliere un altro passo sulla lunga scala.



In questa poesia mi sono in parte ispirato al film "APOCALYPTO", film del 2006 diretto da Mel Gibson.

Nel film la lingua usata è quella Maya Yucateca, ed affronta il tema dei Maya.






HO GUARDATO LE STELLE


 Ho guardato le stelle


portare luce al mare.


Oltre le sue onde


c'è la terra che un tempo era casa mia.


Una barca improvvisata


portava cento anime strette in un abbraccio.


In pochi si sono salvati,


ci sono corpi tra le braccia del mare.


Ho guardato le sue onde,


ho ascoltato il suo respiro.


Sembrava una preghiera,


un saluto a quelle anime consumate.


Io come pochi


ho trovato una nuova casa.


Non dimentico però da dove arrivo,


non dimentico i fratelli morti durante il viaggio.


Una barca improvvisata


ha attraversato il mare.


Un viaggio,


una speranza appesa ad un filo.


Ora tra le braccia del mare


vedo cento e più candele accese


per ogni sorriso spento.













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