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giovedì 22 giugno 2023

UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL NOSTRO CO FONDATORE ANDREA ZILLI CON TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.

 



UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL  NOSTRO CO FONDATORE ANDREA ZILLI CON  TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.



NON HO SMESSO DI CREDERE


 Per tutte le volte che ho gettato la spugna,


per tutte le volte che ho alzato le mani


ora non c'è resa.


Un nuovo punto dal quale ripartire


tracciando linee nuove per costruire.


Ho cambiato punto di vista


senza cambiare la mia natura.


Ho cavalcato le fiamme,


sono rimasto a galla nella valle delle tenebre.


Ho creduto senza illudermi


che tutto quel mondo  l'avrei salvaguardato da me.


Non ho smesso di credere


e mi sono incamminato per la scala che porta alla rinascita.


Per tutti gli errori di una vita


questa è la mia possibilità.


Avrò sempre i guai attaccati alle caviglie,


ma resterò lungo la strada.


Gli occhi restavano aperti


mentre i pensieri lasciavano impronte fresche nella mente.


Il tempo era come se si fermasse


ad ascoltare le paure.


Ho cambiato punto di vista


e sono rimasto a galla tra le ombre.


Ho creduto senza illudermi


di poter curare le ferite.





POCHI ATTIMI


Nel buio


chiedi aiuto.


Chiuso nelle tue paure


mentre i demoni cavalcano i tuoi occhi stanchi.


In quell'attimo 


l'immortale divinità 


è caduta nel vortice senza ritorno.


Lo spazio 


una prigione che toglie il respiro.


Al veleno affidi le tue lacrime


e da quel tunnel ormai non riesci a tornare indietro.


Quanto dolore 


chiuso nelle parole scritte su qualche foglio.


Un riflesso sul triste presagio


e sul destino ormai tracciato.


Dentro una stanza


con poca luce che filtra dalle finestre


gli attimi sembrano così infiniti.


Le lacrime sembrano non bastare mai


il demone è lì a spingerti verso il vuoto.


Sono pochi attimi,


ne bastano davvero pochi


per vedere tutto il mondo scomparire.


Mi chiedo sempre perchè


da quel vortice molti non fanno ritorno.


Anche se i nomi resteranno nella storia,


anche se le parole danzeranno sulle corde di una chitarra


non faranno ritorno.


Lo spazio


una prigione senza via di fuga.


Un cappio al collo,


un colpo di fucile.





UN ATTIMO INDELEBILE


 Aspetto che arrivino le prime luci


e le mille sfumature.


Pronto ad accogliere 


tutta la libertà di un attimo.


Un segno indelebile


mentre l'aquila si alza in volo nel cielo.


L'asfalto apre le braccia


pronto ad accogliere il mio ritorno.


Il rombo del motore,


il grido della mia libertà.


Un attimo indelebile,


la mia natura ribelle.


Pronto per correre verso il sole


attraversando la pelle del serpente.


Un attimo tutto per me,


un attimo per sentirmi vivo.


L'asfalto accoglie il mio sorriso


mentre le braccia viaggiano spinte dal vento.


Il rombo del motore spezza il silenzio


è il grido di libertà.


Un attimo indelebile,


un attimo tutto per me.



Per questa poesia in piccola parte ho pensato alla figura di Reno Raines (interpretato da Lorenzo Lamas) nella serie televisiva "Renegade" e in parte anche al film "Easy Rider", film del 1969.









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