UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL NOSTRO CO FONDATORE ANDREA ZILLI CON TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.
NON HO SMESSO DI CREDERE
Per tutte le volte che ho gettato la spugna,
per tutte le volte che ho alzato le mani
ora non c'è resa.
Un nuovo punto dal quale ripartire
tracciando linee nuove per costruire.
Ho cambiato punto di vista
senza cambiare la mia natura.
Ho cavalcato le fiamme,
sono rimasto a galla nella valle delle tenebre.
Ho creduto senza illudermi
che tutto quel mondo l'avrei salvaguardato da me.
Non ho smesso di credere
e mi sono incamminato per la scala che porta alla rinascita.
Per tutti gli errori di una vita
questa è la mia possibilità.
Avrò sempre i guai attaccati alle caviglie,
ma resterò lungo la strada.
Gli occhi restavano aperti
mentre i pensieri lasciavano impronte fresche nella mente.
Il tempo era come se si fermasse
ad ascoltare le paure.
Ho cambiato punto di vista
e sono rimasto a galla tra le ombre.
Ho creduto senza illudermi
di poter curare le ferite.
POCHI ATTIMI
Nel buio
chiedi aiuto.
Chiuso nelle tue paure
mentre i demoni cavalcano i tuoi occhi stanchi.
In quell'attimo
l'immortale divinità
è caduta nel vortice senza ritorno.
Lo spazio
una prigione che toglie il respiro.
Al veleno affidi le tue lacrime
e da quel tunnel ormai non riesci a tornare indietro.
Quanto dolore
chiuso nelle parole scritte su qualche foglio.
Un riflesso sul triste presagio
e sul destino ormai tracciato.
Dentro una stanza
con poca luce che filtra dalle finestre
gli attimi sembrano così infiniti.
Le lacrime sembrano non bastare mai
il demone è lì a spingerti verso il vuoto.
Sono pochi attimi,
ne bastano davvero pochi
per vedere tutto il mondo scomparire.
Mi chiedo sempre perchè
da quel vortice molti non fanno ritorno.
Anche se i nomi resteranno nella storia,
anche se le parole danzeranno sulle corde di una chitarra
non faranno ritorno.
Lo spazio
una prigione senza via di fuga.
Un cappio al collo,
un colpo di fucile.
UN ATTIMO INDELEBILE
Aspetto che arrivino le prime luci
e le mille sfumature.
Pronto ad accogliere
tutta la libertà di un attimo.
Un segno indelebile
mentre l'aquila si alza in volo nel cielo.
L'asfalto apre le braccia
pronto ad accogliere il mio ritorno.
Il rombo del motore,
il grido della mia libertà.
Un attimo indelebile,
la mia natura ribelle.
Pronto per correre verso il sole
attraversando la pelle del serpente.
Un attimo tutto per me,
un attimo per sentirmi vivo.
L'asfalto accoglie il mio sorriso
mentre le braccia viaggiano spinte dal vento.
Il rombo del motore spezza il silenzio
è il grido di libertà.
Un attimo indelebile,
un attimo tutto per me.
Per questa poesia in piccola parte ho pensato alla figura di Reno Raines (interpretato da Lorenzo Lamas) nella serie televisiva "Renegade" e in parte anche al film "Easy Rider", film del 1969.
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