UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL NOSTRO CO
FONDATORE ANDREA ZILLI CON TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.
OCEANO
Ho
accarezzato le mie radici
che
per anni sono rimaste in un angolo ad aspettare.
Anche
se il tempo ha lasciato scivolare via i ricordi
quel
profumo mi parla di te.
Ho
cavalcato la fantasia mille e più volte
provando
a tracciare linee invisibili
tra me
e quel volto che non ho potuto scolpire dentro di me.
Ho
provato a liberare la fantasia
su
cosa avrei detto
e
sulle parole che tengo dentro di me
e
profumano di te.
Il
tempo mi ha riportato qui
dove
ogni volta il pensiero mi fa tremare il cuore.
Ho
accarezzato il pensiero di quel sorriso
e per
troppo tempo ho nascosto dentro di me
il
pensiero che mi lega a te.
Dentro
le mie lacrime
c'è
quel pezzo di cielo che mancherà sempre.
Dentro
il mio pensiero
c'è
quel pezzo di cuore che mancherà sempre.
Davanti
alle onde del mare
immagino
di liberare un messaggio dentro la bottiglia.
Chissà
se arriverebbe a destinazione,
sfiderebbe
le onde dell'oceano
per
raggiungere la dimora.
ORIZZONTI
DI GUERRA
L'uomo
ha bisogno della guerra
per
sentirsi invincibile.
Indossa
maschere sempre nuove
ignorando
errori di una vita.
Marciano
gli eserciti
verso
un orizzonte che non conosce gloria.
La
notte viene spezzata da bagliori
mentre
anime innocenti cercano rifugio
in
ogni angolo.
L'uomo
ha bisogno della guerra
per
raccontare l'ennesima menzogna a se stesso.
Avanzano
gli eserciti
cavalcando
demoni
ai
quali raccomandare la vittoria.
Cadono
i soldati,
cadono
gli innocenti.
Il mondo
si perde nel silenzio
e
nella speranza che sia l'ennesimo incubo.
Ci
sono madri che piangono
e
uomini che imbracciano le armi
per la
gloria raccontata da un cieco al comando.
La
follia dell'uomo
è la
causa di tutto questo dolore.
Gli
occhi velati dall' indifferenza,
i
sogni un ricordo lontano
oppure
semplicemente la cenere posata sulla mano.
Torneranno
a fiorire i prati
mentre
l'uomo dimenticherà i propri errori.
La
notte viene spezzata dalle bombe
e
dalle sirene.
Chiediamoci
ancora da che parte stare,
ma non
voltiamo lo sguardo
perchè
quel sangue potrebbe essere di nostro padre.
Avanzano
gli eserciti
cavalcando
i propri demoni
per la
vittoria
e per
la gloria.
Avanzano
gli eserciti
guidati
dalle parole di un cieco
che
promette l'impossibile.
Torneranno
a fiorire i prati
mentre
l'uomo dimenticherà i propri errori.
Arriverà
il giorno in cui il fronte tornerà a vedere gli orrori di un tempo
e di
quel fiore non resterà che un petalo incenerito.
DONO
Ho un
dono
che
porto con me ogni giorno.
Ho
teso la mano
trovando
un fratello
con il
quale costruire una strada chiamata vita.
Ho
sempre una parola
e un
sorriso da donare.
Ripeterei
ogni gesto
perchè
era assolutamente sincero.
Non ho
paura
se ti
ho vicino.
Ho un
fratello a cui regalare
ogni
piccolo gesto.
Ho
teso una mano
e lo
farei per altri mille anni
senza
aver paura di sbagliare.
Rivivrei
quel momento
in cui
ho trovato un fratello,
in cui
mi sono sentito vivo.
QUESTA
POESIA E' UNA MIA DEDICA AD UN MIO AMICO FRATERNO GIANLUCA CLEMENTE.
Nessun commento:
Posta un commento