UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL NOSTRO CO
FONDATORE ANDREA ZILLI CON TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.
SHADOWS AND DUST
Le bocche di fuoco
aspettavano il mio arrivo.
Davanti al volto dell'amore
spenserò il giorno in un attimo.
Erano lì
e aprirono le porte dell'Inferno.
Le strade erano deserte,
forte era il desiderio di quell'abbraccio.
Il rischio c'era,
ma tanto era l'amore
da non resistere.
Quel giorno il sole si oscurò
sotto i colpi di kalashnikov.
I compagni stesi al suolo
senza il tempo per contare i secondi prima della fine.
Il desiderio di quell'abbraccio
lo porterò con me.
Non ho avuto il tempo
nemmeno per sorridere.
Erano vicini,
aspettavano solo la preda per aprire il fuoco.
Un tiro al bersaglio
per spegnere il giorno
in un attimo.
QUESTA POESIA AFFRONTA IL TEMA DELL'OMICIDIO DI ANTONINO CASSARA'.
ANTONINO CASSARA', DETTO NINNI (PALERMO, 7 MAGGIO 1947 - PALERMO, 6 AGOSTO 1985), E' STATO UN
COMMISSARIO/POLIZIOTTO ITALIANO VITTIMA DI COSA NOSTRA.
L'ABBIAMO SEMPRE SAPUTO
Sotto la pelle
io l'ho sempre saputo.
Non ci sono distanze,
non ci sono barriere.
Chi sono io per giudicare
se c'è stato un errore.
Chi sono io per giudicare
se un arrivederci era l'unica soluzione.
Sotto la pelle io continuerò a sentire
la bellezza di un legame.
Non avrò un volto,
non avrò una voce,
ma ho te.
L'abbiamo sempre saputo
che il tempo non avrebbe dissolto
quel cordone ombelicale.
Porto sul volto
qualche lato di te.
Il tempo ha portato alla luce le radici
e sulla delicatezza di una lacrima
qualcosa di te c'è sempre.
Non ci sono barriere,
non c'è errore che regga l'onda d'urto.
Chi sono io per giudicare
una fuga per la paura.
Chi sono io per giudicare
un atto d'amore
per non avere una sola possibilità.
Sulla pelle porto qualche segno di te
e senza sapere quale
io lo sento scavato nei solchi del mio viso.
NON SEMPRE MI VIENE DA PARLARE DI ME NEI TESTI CHE SCRIVO,MA QUESTA VOLTA SI PARLA DI ME E
DEL MIO RAPPORTO CON LA MADRE CHE MI HA MESSO AL MONDO.
UNA FIGURA CHE NON HO MAI VISTO E QUINDI NON HO ASSOLUTAMENTE IDEA DI COME SIA FISICAMENTE
E NEMMENO DI COME SIA IL SUONO DELLA SUA VOCE.
PER TROPPI ANNI HO LASCIATO IN UN DIMENTICATOIO QUESTA RADICE, MA DA QUALCHE ANNO QUESTA
PARTE NASCOSTA HA TROVATO IL SUO POSTO NEL MIO MONDO COM'E' GIUSTO CHE SIA
LA DELICATEZZA DI UNA LACRIMA
Cammino tra le strette vie
incrociando pochi sguardi.
Lì in alto il monte silenzioso
nel quale fermarsi a riflettere.
Per chi ha fede
tutto passa da lì.
In quei pochi attimi
ho raccolto tutti i miei pensieri
e ho ripreso a respirare per un attimo.
La battaglia è alle porte,
ma voglio ancora un attimo solo per me.
Nei volti dei cavalieri
un velo di tristezza.
Questo attimo che arricchisce il mio cuore
io lo voglio donare a te
così che tu possa coltivarlo in silenzio.
Regina che nascondi gli occhi
dietro veli che respirano la tensione.
Chiamami ancora al tuo cospetto,
prima di chiudere gli occhi
vorrei un attimo soltanto
per donarti la delicatezza di una lacrima.
Prima che la battaglia cominci,
prima che il sangue cominci a scorrere
io voglio un attimo solo per me.
QUESTA POESIA AFFRONTA IL TEMA DELLE CROCIATE E MI PIACE DEFINIRLA LA FIGLIA DI "JERUSALEM", UN
VECCHIO TESTO SCRITTO INTORNO AL 2010.
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