Powered By Blogger

mercoledì 12 ottobre 2016

RIPPRESA PAGINA

PAGINA DI STORIA CON SUPPORTO INFORMATIVO DI WIKIPEDIA.


Giulio Andreotti

STORIA IN BREVE
Giulio Andreotti
Giulio.Andreotti.jpg

Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana
Durata mandato17 febbraio 1972 –
7 luglio 1973
Capo di StatoGiovanni Leone
PredecessoreEmilio Colombo
SuccessoreMariano Rumor

Durata mandato29 luglio 1976 –
4 agosto 1979
Capo di StatoGiovanni Leone
Sandro Pertini
PredecessoreAldo Moro
SuccessoreFrancesco Cossiga

Durata mandato22 luglio 1989 –
28 giugno 1992
Capo di StatoFrancesco Cossiga
PredecessoreCiriaco De Mita
SuccessoreGiuliano Amato

Ministro degli affari esteri
Durata mandato4 agosto 1983 –
22 luglio 1989
PresidenteBettino Craxi
Amintore Fanfani
Giovanni Goria
Ciriaco De Mita
PredecessoreEmilio Colombo
SuccessoreGianni De Michelis

Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato
Durata mandato23 febbraio 1966 –
12 dicembre 1968
PresidenteAldo Moro
Giovanni Leone
PredecessoreEdgardo Lami Starnuti
SuccessoreMario Tanassi

Ministro della difesa
Durata mandato15 febbraio 1959 –
23 febbraio 1966
PresidenteAntonio Segni
Fernando Tambroni
Amintore Fanfani
Giovanni Leone
Aldo Moro
PredecessoreAntonio Segni
SuccessoreRoberto Tremelloni

Durata mandato14 marzo 1974 –
23 novembre 1974
PresidenteMariano Rumor
PredecessoreMario Tanassi
SuccessoreArnaldo Forlani

Ministro delle finanze
Durata mandato6 luglio 1955 –
1º luglio 1958
PresidenteAntonio Segni
Adone Zoli
PredecessoreRoberto Tremelloni
SuccessoreLuigi Preti

Ministro dell'interno
Durata mandato18 gennaio 1954 –
10 febbraio 1954
PresidenteAmintore Fanfani
PredecessoreAmintore Fanfani
SuccessoreMario Scelba


sen. Giulio Andreotti
Bandiera italiana
Parlamento italiano
Senato della Repubblica
Giulio Andreotti
Luogo nascitaRoma
Data nascita14 gennaio 1919
Luogo morteRoma
Data morte6 maggio 2013
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
ProfessioneGiornalista
PartitoDemocrazia Cristiana (1991-1994)
Partito Popolare Italiano(1994-2001)
Democrazia Europea (2001-2002)
LegislaturaXXIXIIXIIIXIVXVXVI,XVII
GruppoDemocristiano (1991-1994)
Partito Popolare (1994-2001)
DE e autonomie (2001-2006)
Gruppo misto (2006-2008)
UDC e autonomie (2008-2013)
Per le Autonomie - PSI (2013)

on. Giulio Andreotti
Bandiera italiana
Parlamento italiano
Camera dei deputati
Giulio Andreotti
PartitoDemocrazia Cristiana
LegislaturaACIIIIIIIVVVIVII,VIIIIXX
CircoscrizioneRoma
Incarichi parlamentari
  • Membro 1ª Commissione (Affari Interni)
  • Commissione speciale per l'esame della proposta di legge De Francesco N.1459: "Norme generali sull'azione amministrativa"
  • Commissione speciale per l'esame del disegno di legge N.1264: "Norme in materia di locazioni e sublocazioni di immobili urbani" e delle proposte di legge in materia di locazioni e sfratti
  • Membro 5ª Commissione (Bilancio e Partecipazioni Statali)
  • Membro 7ª Commissione (Difesa)
  • Componente della Giunta per il Regolamento
  • Componente della 3ª Commissione (Esteri)
  • Presidente della 3ª Commissione (Esteri)
  • Componente della Rappresentanza italiana al Parlamento Europeo

Giulio Andreotti (Roma14 gennaio 1919 – Roma6 maggio 2013) è stato un politicoscrittore e giornalista italiano.
È stato tra i principali esponenti della Democrazia Cristiana, protagonista della vita politica italiana per tutta la seconda metà del XX secolo.
Senatore a vita dal 1991, fu il politico più votato in Italia in tutte le elezioni politiche, tranne nel 1948 e nel 1953 (quando fu secondo in preferenze al solo Alcide De Gasperi) e nel 1963 e 1968 (secondo ad Aldo Moro). Andreotti è stato anche il politico con il maggior numero di incarichi di presidente del consiglio e di ministro nella storia della repubblica. Fu infatti:
Dal 1945 al 2013 fu sempre presente nelle assemblee legislative italiane: dalla Consulta Nazionale all'Assemblea costituente, e poi nel Parlamentoitaliano dal 1948, come deputato fino al 1991 e successivamente comesenatore a vita. Fu presidente della Casa di Dante in Roma.
A cavallo tra XX e XXI secolo subì un processo per concorso esterno in associazione mafiosa. Assolto con formula piena da tutte le accuse dal Tribunale di Palermo, venne poi assolto il 2 maggio 2003 anche dalla Corte d'Appello di Palermo per i fatti successivi al 1980, mentre per quelli anteriori si stabilì che Andreotti aveva «commesso» il «reato di associazione per delinquere» (Cosa Nostra), ma fu dichiarata una sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione.

Nessun commento:

Posta un commento