8 dICEMBRE 2016
CITTA' DI PORTOGRUARO
SUCCEDE IN VIA CAMUCINA
INCREDIBILE VICENDA
DI INACCETTABILE SPRECO
DI DENARO PUBBLICO
15.500 EURO "BUTTATI"
Uno schiaffo alla povertà,
a chi non arriva a fine mese,
a chi non ha un lavoro,
a chi dorme in macchina...
Che vergogna senza fine.
Portogruaro, continua il sindaco Maria Teresa Senatore a compiere azioni che non trovano consenso da chi usa un po’ di buon senso !
Detta così sembra una battuta, ma purtroppo sono i fatti che conseguono a delle azioni che vengono fortemente criticate non solo dai suoi oppositori politici, ma anche da moltissimi cittadini, dopo la scelta non ancora digerita della perdita del Giudice di Pace per motivi “oscuri” (clicca qui), dopo l’inspiegabile diatriba ancora aperta sul Campanile e su chi deve metterlo in sicurezza, affibbiando senza prove certe la proprietà e spese alla Parrocchia di Sant’Andrea, giusto per nominarne alcune, eccoti arrivare il sorprendente caso di Via Camucina, ma questa volta con un privato cittadino…
La sindaco Maria Teresa Senatore ha mandato degli operai comunali a togliere un pilastro/ paracarro in Via Camucina, come riferito da loro stessi alla Famiglia proprietaria dell’aera interessata, che forte di un accordo comunale precedente (clicca qui), ha fermato tutto, perché non interpellata, ne è seguita una tiritera o tiramolla se volete, con versioni discordanti della Senatore, che non coincidono con le versioni rese dalla famiglia Favero –Samà, che in pratica smentiscono la Sindaco, e dopo due vani tentativi di accordo, si interrompono le trattative…
Trattative interrotte non dal privato, ma bensì dal Sindaco, che ingaggia una prova di forza (?!) nella proprietà privata di un cittadino che paga regolarmente le tasse, e dove lei vuole andare improvvisamente a comandare, con il pretesto assurdo di voler liberare un passaggio per i disabili che non era mai stato di impedimento per nessuno, strumentalizzando un episodio di un disabile che sarebbe rimasto incastrato tra i paracarri, e di cui si deve ancora fare piena luce e chiarezza sullo svolgimento e sulle persone presenti…
Se la Sindaco invece che mostrare inutilmente i muscoli, avesse agito con buon senso e gentilezza, la Famiglia Favero – Samà non si sarebbe minimamente opposta a spostare di 5 centimetri uno dei pilastri di Via Camucina, e non ci sarebbero state Interrogazioni e Lettere varie dei Consiglieri del Gruppo Misto , e nell’ultimo maldestro e patetico tentativo di intervento da parte dell’Amministrazione comunale, che si era presentata con una Ditta esterna e senza Ordinanza esecutiva in proprietà altrui, aveva anche in quell’occasione detto che era disposta a concedere lo spostamento del pilastro incriminato, bastava soltanto fare un aggiornamento al precedente accordo tra le parti del 1999, e tutto era risolto !
L’arch. Damiano Scapin, il Dirigente tecnico responsabile per competenza,dopo aver inutilmente cercato di far partire i lavori, si era arreso e aveva detto che il Sindaco non è lui, e che non può obbligare la Senatore a firmare un nuovo accordo, e mestamente se ne era andato via, sul posto era rimasto un escavatore (clicca qui), successivamente fatto una Ordinanza da Scapin (clicca qui), che non è stata eseguita, e dell’escavatore ora non c’è più traccia…
Detto questo, e dopo avere offerto un accordo molto sensato al Comune /Sindaco, che è stato inspiegabilmente rifiutato, la Famiglia Favero – Samà si è tutelata rivolgendosi allo Studio legale degli avvocati Liut e Giraldo, che hanno fatto subito un Ricorso al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale), per far valere i diritti dei loro assistiti.
A questo punto cosa ti fa la sindaco Senatore ? Niente, non fa andare avanti e rendere eseguibile l’Ordinanza che tanto aveva intimato di fare, così leOrdinanze “sparate a salve” diventano tre, dopo le due del Campanile, non cerca un accordo con i Legali della famiglia Favero – Samà, ma va a sua volta da un avvocato, e lo cerca tra i più rinomati e pagati del Veneto,tanto che apprendiamo dai Giornali (clicca qui), che il sindaco Senatore ha già fatto un impegno di spesa per 15.500 euro !
Incredibile, per quello che si poteva risolvere in 10 minuti rinnovando un vecchio accordo a costo zero, la sindaco Maria Teresa Senatore butta fuori dalla finestra del Municipio un sacco di soldi, un vero spreco di denaro pubblico che a me come cittadino non sta bene per niente, se li paghi lei quei soldi, che è stata incapace di valutare e risolvere una situazione semplicissima e dove invece, ha detto il consigliere Roberto Zanin durante una Conferenza stampa, si è strumentalizzato per fini politici, la disabilità delle persone, definendola una cosa indegna !
Io spero che i Consiglieri di Opposizione si rivolgano alla Corte dei Conti,per vedere se è ravvisabile un danno erariale, ma vi rendete conto, con gente che non arriva a fine mese, che dorme in macchina, che non ha neppure lavoro, la Senatore “brucia” 15.500 euro, Cinquemilacinquecento denari pubblici, ma siamo diventati pazzi, ma siamo sicuri che era NECESSARIO, LEGITTIMO E OPPORTUNO, come incredibilmente affermato nelle dichiarazioni di stampa, ma in Giunta erano d’accordo, perché se sì, meglio che cambino mestiere, 15.500 euro per 5 centimetri,mi bolle il sangue, uno schiaffo alla povertà, una vergogna infinita, io non mi riconosco in questo Sindaco che con queste azioni non mi rappresenta per niente e da cui mi dissocio totalmente !
PS.
La sindaco Maria Teresa Senatore non ha voluto riconoscere la validità della Convenzione in essere sul Campanile, e nemmeno quella di Via Camucina, ma ha voluto rinnovare a Maggioranza (la sua) la Convenzione riguardante il Segretario generale comunale, che non si sa nemmeno con certezza in quanti Comuni lavora (clicca qui), quando vuol dire saper "leggere le carte"...
G.B.
CITTA' DI PORTOGRUARO
Via Camucina, ricorso al Tar
Il Comune si affida ai legali
La vicenda di via Camucina finisce in Tribunale. Hanno presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto i proprietari del tratto dell'arteria sul quale il Comune è intervenuto con ordinanza per spostare il paracarro più vicino al canale. Intervento che per l'Amministrazione è indispensabile per rispettare la normativa sul superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche.
Ma i proprietari non la pensano così.
La Giunta ha ritenuto necessario, legittimo e opportuno resistere al ricorso per tutelare i propri interessi e per sostenere la legittimità del proprio operato.
Per questo motivo è stato conferito mandato di difesa allo studio legaleBarel Malvestio & Associati di San Vendemiano (Tv), uno dei più noti del Veneto, impegnando una spesa di 15.500 euro. L'Ordinanza era stata firmata lo scorso 22 novembre dal Responsabile dell'area tecnica.
Gli avvocati dei proprietari, Gianluca Liut e Ilaria Giraldo, hanno chiesto l'annullamento, previa sospensione o adozione delle misure cautelari, del dispositivo. I legali, che da subito avevano richiamato la Comunicazione del 1999 con la quale il Comune dichiarava ai Proprietari che i pilastri mai sarebbero stati rimossi senza il loro assenso, hanno sempre sottolineato che nel caso di specie non risulta applicabile la normativa sulla eliminazione delle barriere architettoniche. (t.inf.)
(Fonte: Gazzettino di Venezia del 07.12.2016)
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