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martedì 28 maggio 2019





UN'ALTRA STREPITOSA PUNTATA DEL "CURIOSONE" CHE VI PORTIAMO IN UNA FANTASTICA CITTA' METROPOLITANA DI TORINO IN PIEMONTE, OVVERO VILLAR DORA, NON PERDETEVI QUESTA FANTASTICA PUNTATA.





Villar Dora è un comune italiano di 2.951 abitanti della città metropolitana di Torino, in Piemonte, compreso tra il versante orografico sinistro della Val di Susa ed il fiume Dora Riparia.
L'antico nome del paese (Villar d'Almese) deriva forse da Villa ad Mensam (dal nome latino del torrente Messa) che indicava un modesto stanziamento agricolo sorto nell'alto medioevo attorno ad una fortificazione ove più tardi sarebbe stato costruito il Castello. Il nome del Villar viene citato per la prima volta nel diploma del 31 luglio 1001 con cui l'imperatore Ottone III conferiva un'investitura feudale ad Olderico Manfredi. Solo nel 1885 il paese ha assunto l'attuale nome di Villar Dora. Non di rado capita di trovare scritto, in modo erroneo, «Villardora» (senza spazio): la sola dicitura corretta, utilizzata ufficialmente dal Comune è invece quella di «Villar Dora».









 Diversi comuni in Piemonte riportano il toponimo "Villar", probabilmente di derivazione medievale, quando si parlava la lingua occitana.
Il periodo dell'Età Moderna vide alcune ondate di pestilenza, documentate grazie alle esenzioni fiscali che furono concesse in queste occasioni. Le esenzioni ricorrevano inoltre in caso di guerre ed eventi atmosferici distruttivi come le grandinate.
Nel XVIII secolo avvenne la prima regolamentazione organica delle attività agricole con l'emissione dei «bandi campestri» da parte dell'autorità comitale.









Lo stemma del comune di Villar Dora è costituito da uno scudo sannitico sormontato dalla corona dei comuni e contornato da due tralci di foglie: come nell'emblema della Repubblica Italiana sono disegnati un ramo d'ulivo e uno di quercia, qui legati insieme da un nastro tricolore. Lo scudo è decorato con il Castello e la Torre, due simboli che contraddistinguono il Comune di Villar Dora; entrambi di color rosso e merlati alla guelfa, sorgono in primo piano su un prato verde e si stagliano su uno sfondo bianco.








Un altro simbolo del Paese, sebbene non rappresentato in alcuna forma ufficiale, è costituito dalle ciliegie: un tempo la coltivazione di questo frutto costituiva una delle più rilevanti attività agricole del territorio. Oggi, in una realtà profondamente cambiata, le ciliegie hanno perso la loro importanza economica, ma rimangono tuttavia un simbolo di Villar Dora.










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