PIEMONTE:
NUOVI AGGIORNAMENTI DALLA REGIONE PIEMONTE AL RIGUARDO DELLA SITUAZIONE COVID 19.
Ore 18.30. I contagi online per medici e pediatri. Da oggi i 3.500 medici di medicina generale e pediatri di libera scelta del Piemonte possono consultare in tempo reale i dati dei propri assistiti contagiati dal Coronavirus e segnalare ai Servizi di igiene e sanità pubblica (Sisp) i casi sospetti.
A consentirlo è una nuova applicazione della piattaforma informatica che l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha messo a disposizione di prefetti, sindaci, operatori sanitari, forze dell’ordine e medici di base coinvolti nella gestione dell’emergenza. “Grazie a questa tecnologia - osserva l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi - anche i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta sono ora in grado di implementare notevolmente e con la massima tempestività il loro contributo nell’attività di individuazione di nuovi casi di contagio. Tutti insieme stiamo lavorando al massimo delle potenzialità, con la condivisione di ogni informazione funzionale”.
Ore 18. Il Piemonte fa scuola sulla cartografia satellitare di emergenza. Presentato nell’Unità di Crisi della Regione Piemonte, in collegamento con le altre Protezioni civili nazionali, il progetto di cartografia satellitare di emergenza inaugurato sul territorio da qualche settimana. L’interesse da parte delle altre Regioni è stato notevole e potrebbe spingere a un’estensione dell’uso di questa tecnologia che riguarderebbe l’intera Italia. L’occhio satellitare riesce a osservare la Terra con una risoluzione che arriva fino a 30-50 centimetri dal suolo e che può fornire dati utili per ridisegnare il ritorno alla normalità che seguirà la pandemia.
Un’iniziativa accolta con favore dagli assessori regionali all’Internazionalizzazione, Fa brizio Ricca, e alla Protezione civile, Marco Gabusi: “Non è possibile parlare di ripartenza senza affidarsi ad analisi scientifiche che ci offrano materiale per fare in modo che il ritorno alla normalità sia duraturo e sicuro".
Ore 17. Proseguono i lavori alle OGR. L’Aeronautica militare e l’Unità di Crisi della Regione Piemonte rendono noto che prosegue nei tempi previsti il cantiere per la realizzazione di un’area sanitaria temporanea all’interno del complesso delle ex Officine Grandi Riparazioni di Torino che, in tempi rapidissimi, sarà destinata a pazienti affetti da Coronavirus di lieve e media entità.
“In un momento così grave per il Paese - osserva il commissario per l’emergenza Covid-19 in Piemonte, Vincenzo Coccolo - l’apporto dell’Aeronautica militare ci è di grande aiuto e conforto, anche come segno di unità nazionale. Ringrazio il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, e il capo di Stato Maggiore della Difesa, Enzo Vecciarelli, per averci messo a disposizione le forze migliori del Paese, come abbiamo già avuto modo di appurare negli eventi più drammatici sul territorio nazionale”.
Giovedì 9 aprile
Ore 20.30. Da domani test nelle Rsa. Si intensificherà da domani la massiccia campagna di esecuzione di test presso le Rsa del Piemonte grazie ad un nuovo macchinario regalato dalla ditta Diasorin al laboratorio delle Molinette, insieme a tutti i kit necessari per le indagini, che verranno effettuati dal personale della Città della salute di Torino, che si muoverà su un mezzo di pronto intervento della Protezione civile.
Ore 20.30. Altre 95.000 mascherine alle strutture assistenziali. E’ iniziata stamattina la distribuzione, ad opera dei volontari della Protezione civile, della terza tranche di 95.000 mascherine presso tutto il comparto socio-assistenziale e socio-sanitario piemontese. Le operazioni continueranno anche nel week-end pasquale.
Ore 20.30. Accordo tra Regione e pediatri di famiglia. Regione Piemonte e pediatri di famiglia aderenti alla FIMP, con il sostegno e la condivisione dell’Unità di Crisi e dell’Ordine dei Medici di Torino, hanno siglato un accordo in base al quale il pediatra di libera scelta si rende disponibile a rispondere telefonicamente ai propri assistiti nei giorni prefestivi e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 per i prossimi 30 giorni per rispondere ai dubbi delle famiglie sulle problematiche di salute che possono presentare i bambini in questo periodo di emergenza.
Ore 20.30. Esercizi commerciali chiusi a Pasqua e Pasquetta. Un'ordinanza firmat a questa sera dal presidente Alberto Cirio stabilisce la chiusura di tutti gli esercizi commerciali dalle ore 13 di domenica 12 aprile fino alla mezzanotte di lunedì 13 aprile, ad eccezione di farmacie, parafarmacie e di tutti gli esercizi dedicati alla vendita esclusiva di prodotti sanitari. Consentite le consegne a domicilio per tutti i settori merceologici, da eseguire nel rispetto delle regole di sicurezza.
"Ora più che mai i nostri comportamenti sono importanti ed è fondamentale restare a casa, anche in giornate come Pasqua e Pasquetta che abbiamo sempre vissuto come momenti di festa da trascorrere in compagnia - sostiene Cirio - Per questo ho scritto alle Prefetture del territorio chiedendo di intensificare i controlli sugli spostamenti e ho predisposto la chiusura degli esercizi commerciali il 12 e 13 aprile, ad eccezione della domenica mattina per evitare che tra venerdì e sabato si creasse una concentrazione di uscite per gli acquisti".
Ore 19.30. 865 pazienti guariti e 915 in via di guarigione. Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 865 (133 in più di ieri): 56 (+6) in provincia di Alessandria, 45 (+4) in provincia di Asti, 44 (+5) in provincia di Biella, 90 (+9) in provincia di Cuneo, 42 (+13) in provincia di Novara, 473 (+77) in provincia di Torino, 59 (+13) in provincia di Vercelli, 41 (+6) nel Verbano-Cusio-Ossola, 15 provenienti da altre regioni. Altri 915 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
Ore 19.30. I decessi salgono a 1.487. Sono 70 i decessi di persone positive al test del Coronavirus comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 21 al momento registrati nella giornata di oggi.
Il totale complessivo è ora di 1.487 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 279 ad Alessandria, 75 ad Asti, 97 a Biella, 105 a Cuneo, 153 a Novara, 605 a Torino, 76 a Vercelli, 74 nel Verbano-Cusio-Ossola, 23 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.
Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 14.671 le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 2.104 in provincia di Alessandria, 681 in provincia di Asti, 625 in provincia di Biella, 1.309 in provincia di Cuneo, 1.226 in provincia di Novara, 6.992 in provincia di Torino, 700 in provincia di Vercelli, 776 nel Verbano-Cusio-Ossola, 191 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 67 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 398. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 55.548, di cui 30.781 risultati negativi.
Ore 19. Altri 16 medici volontari in Piemonte. Sono arrivati in Piemonte altri 16 medici volontari inviati dal Governo per rafforzare l'organico sanitario impegnato nella lotta al Coronavirus. Ad accoglierli all’aeroporto di Milano Linate e ad accompagnarli alle loro destinazioni i funzionari della Protezione civile regionale.
I medici sono specializzati in malattie infettive, anestesia e rianimazione, chirurgia generale, cardiologia, medicina d'urgenza e interna ed ematologia e sono stati distribuiti tra le aziende sanitarie di tutte le province. Si aggiungono ai 22 inviati la scorsa settimana.
Ore 18.30. La mappa dei contagi. Sul sito web della Regione è possibile visualizzare da oggi il numero dei casi positivi, l’incidenza del contagio in rapporto ai residenti e la curva epidemiologica in ognuno dei 1181 Comuni del Piemonte grazie ad un applicativo realizzato dal CSI.
L’assessore alla Sanità, Luigi Icardi, osserva che “il punto di partenza è stata la realizzazione della piattaforma informatica Covid Piemonte, riservata a prefetti, sindaci, operatori sanitari, forze dell’ordine e medici di base. Ora in grado di offrire anche ai cittadini una dettagliata rappresentazione dell’andamento dell’epidemia sul territorio, così che ognuno possa rendersi bene conto delle proporzioni del contagio”. Per approfondire
Ore 12.45. Dolci pasquali a sanitari, volontari e anziani. La Ferrero di Alba ha donato 180 quintali di uova Kinder Gran Sorpresa ai volontari della Protezione civile e al personale sanitario e parasanitario coinvolto nell’emergenza Coronavirus, Caffarel ha consegnato alla Protezione civile oltre 9.000 chili di uova di cioccolata e colombe da destinare al personale e agli anziani delle case di riposo di tutto il Piemonte.
“Ancora una volta - commenta l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi - le aziende piemontesi dimostrano di avere un grande cuore. Nonostante le gravi condizioni economiche che si trovano ad affrontare, si sono subito impegnate a portare un conforto a chi è più solo e a quanti si stanno occupando di chi è negli ospedali, nelle strutture e nei ricoveri. A loro e a tutte le altre aziende che stanno dimostrando una generosità che non dobbiamo mai dare per scontata, un sincero grazie”. “La generosità delle imprese piemontesi - afferma l’assessore alle Politiche sociali, Chiara Caucino - dimostra quanto sia grande lo spirito solidale e di appartenenza alla comunità piemontese”.
Ore 12.00 Riprendono i colloqui con i minori in affido. La Regione Piemonte ha deciso di ripristinare i colloqui tra i minori in affidamento o in strutture residenziali e le famiglie di origine, sospesi a scopo precauzionale dal 13 marzo. Per rispettare le misure di protezione e salvaguardia della salute è stata predisposta la distribuzione di 5.000 mascherine ai servizi che garantiscono gli incontri protetti.
L'assessore alla Famiglia e ai Bambini, Chiara Caucino, si augura che "con tutti gli accorgimenti e le precauzioni necessarie sia possibile evitare ulteriori traumi alle famiglie e ai minori" e precisa che dove invece è impossibile riattivare gli incontri “si deve garantire la continuità e l'implementazione dell'utilizzo di tecnologia e strumenti telematici, come ad esempio videochiamate, per assicurare la possibilità ai minori e alle loro famiglie di mantenersi in contatto senza interrompere gli equilibri e i legami che si sono creati e consolidati nel tempo".
Mercoledì 8 aprile
Ore 20. Non esiste un “caso Piemonte”. L’assessore L uigi Icardi è stato categorico: “Non esiste un caso Piemonte”, ha affermato nel corso di una video conferenza stampa tenutasi nell’Unità di Crisi della Regione.
Ha poi evidenziato alcuni aspetti: i decessi sono sotto la media nazionale, è confortante rispetto alla curva epidemica il numero delle guarigioni, la curva dei contagi ha raggiunto il tetto e sta lentamente calando, i tamponi si fanno ai sintomatici perché c’è una circolare del Ministero della Salute che lo impone, per i dispositivi di sicurezza individuali si è fatto e si sta facendo il possibile di fronte a difficoltà di approvvigionamento uguali per tutte le Regioni.
Ore 19.30. 732 pazienti guariti e 834 in via di guarigione. Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono saliti a 732 (119 in più di ieri): 50 in provincia di Alessandria, 41 in provincia di Asti, 39 in provincia di Biella, 81 in provincia di Cuneo, 29 in provincia di Novara, 396 in provincia di Torino, 46 in provincia di Vercelli, 35 nel Verbano-Cusio-Ossola, 15 provenienti da altre regioni. Altri 834 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
Ore 19.30. 68 decessi. Sono 68 i decessi di persone positive al test del Coronavirus comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 18 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente può comprendere anche quelli avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale complessivo è ora di 1.417 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 267 ad Alessandria, 72 ad Asti, 96 a Biella, 100 a Cuneo, 145 a Novara, 572 a Torino, 73 a Vercelli, 68 nel Verbano-Cusio-Ossola, 24 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono diventate 13.964 le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: su base provinciale 2.026 ad Alessandria, 646 ad Asti, 602 a Biella, 1.232 a Cuneo, 1.151 a Novara, 6.622 a Torino, 685 a Vercelli, 740 nel Verbano-Cusio-Ossola, 188 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 72 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 423. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 51.311, di cui 28.236 risultati negativi.
Ore 16. Chiarimento sui tamponi. L’assessore Luigi Icardi chiarisce la questione relativa al numero dei tamponi fatti in Piemonte: “Abbiamo seguito in modo molto fedele le indicazioni dell’Istituto superiore di Sanità, che diceva di farli solo ai sintomatici. Non c'è una correlazione, come si vuol fare erroneamente vedere, fra il numero dei morti o dei contagi e quello dei tamponi”.
Un esempio. “Nel Veneto sono stati fatti tanti tamponi e ci sono meno morti rispetto a noi mentre in Emilia, che ha fatto il doppio dei nostri tamponi, c'è il doppio dei nostri morti. Molto dipende dalla popolazione contagiata, dalle modalità dell'epidemia, ci sono delle variabili diverse dal numero di tamponi che - aggiunge Icardi - ai fini epidemici potevano essere molto più utili nella prima fase dell'epidemia, quando si cercavano i contatti, mentre da quando sono state adottate le misure di contenimento hanno valore inferiore”.
Ore 15.30. #IORESTOACASA E’ il messaggio chiaro ed inequivocabile che Giunta e Consiglio regionale hanno voluto rimarcare con uno striscione di sei metri esposto sulla facciata della Regione Piemonte, in piazza Castello a Torino. Davanti a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale, è invece posizionato un totem con tre messaggi per giovani, anziani e cittadinanza tutta su quanto sia importante essere responsabili in questo momento di emergenza.
“E’ l’invito che la Giunta e i Consiglieri regionali fanno a tutti i piemontesi. Sarà una Pasqua diversa per tutti noi, così come la Pasquetta - dichiara il vicepresidente della Regione, Fabio Carosso - Rispettiamo le ordinanze, siamo responsabili. Solo così riusciremo a far ripartire al più presto il nostro Piemonte e a ritornare al nostro lavoro e alle nostre abitudini".
Ore 12.30. Prodotte 8 tonnellate di gel igienizzante. A oggi i laboratori di Arpa Piemonte hanno prodotto 8 tonnellate di gel igienizzante che è stato distribuito alle Forze dell’Ordine e al personale sanitario. “I 6 laboratori attivati fino ad ora - spiega l’assessore Matteo Marnati - producono gel a ritmo continuo dal’11 marzo con risultati al di sopra delle aspettative. Facendo sistema con tutti gli attori in campo mettiamo in sicurezza chi è in prima linea dentro gli ospedali e fuori per arginare la diffusione della pandemia da Coronavirus”
Le ditte che vogliono offrire i componenti necessari, comprese bottiglie di polietilene o polipropilene per la distribuzione del gel igienizzante (con capacità da mezzo litro a dieci litri), possono scrivere a direzione.tecnica@arpa. piemonte.it
Ore 11. Incontro con i Comuni. L’applicazione della cassa integrazione in deroga e il sostegno a Comuni e scuole sono stati i principali temi affrontati nel corso dell’incontro che l’assessore Elena Chiorino ha avuto questa mattina con i rappresentanti degli enti locali (erano presenti Andrea Corsaro per Anci, Marco Bussone per Uncem e Franca Biglio per Anpci) che hanno espresso grande apprezzamento per l’azione che sta svolgendo la Regione, in particolare per quanto riguarda la sistematica attenzione alle realtà locali. Un metodo che, a detta dei partecipanti, sta andando nella giusta direzione di superare le grandi difficoltà imposte dalla burocrazia, che in questo momento rappresenta l’ostacolo più insidioso per poter applicare le misure necessarie a sostenere chi è in difficoltà, come famiglie e imprese.
“Tengo a ringraziare i Comuni - ha affermato Chiorino - perché, grazie al grande impegno che stanno mettendo in campo e al sostegno che ci offrono essendo in prima linea per quanto riguarda i territori, ci danno la possibilità di superare la burocrazia e di conoscere direttamente dalle persone che operano sul campo quali sono le eventuali criticità sulle quali intervenire”.
Ore 9. Obbligo mascherine per chi vende. Si ricorda che da oggi è in vigore l’obbligo di indossare mascherine e guanti per tutti gli addetti alla vendita, mentre ai clienti viene raccomandato di utilizzare la mascherina o qualsiasi altro indumento a copertura di naso e bocca. La misura è inserita nel decreto n.39 emanato domenica scorsa dal presidente Alberto Cirio nell'integrazione alle misure per il contenimento del Coronavirus.
Martedì 7 aprile
Ore 19.30. 613 pazienti guariti e 752 in via di guarigione. Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 613 (107 in più di ieri), così suddivisi su base provinciale: 42 Alessandria, 30 Asti, 31 Biella, 70 Cuneo, 25 Novara, 339 Torino, 34 Vercelli, 31 Verbano-Cusio-Ossola, 11 provenienti da altre regioni. Altri 752 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
Ore 19.30. I decessi salgono a 1.349. Sono 65 i decessi di persone positive al test del Coronavirus comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 20 al momento registrati nella giornata di oggi.
Il totale è ora di 1.349 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 252 ad Alessandria, 62 ad Asti, 95 a Biella, 92 a Cuneo, 144 a Novara, 542 a Torino, 71 a Vercelli, 67 nel Verbano-Cusio-Ossola, 24 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 13.434 le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, Su base provinciale: 1.966 Alessandria, 633 Asti, 594 Biella, 1.190 Cuneo, 1.075 Novara, 6.425 Torino, 670 Vercelli, 633 Verbano-Cusio-Ossola, 184 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi, 64 in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 429. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 46.927, di cui 26.474 risultati negativi.
Ore 15.20. Cercasi Oss. La Regione Piemonte ha pubblicato l'avviso per il reclutamento di operatori socio-sanitari a tempo determinato da destinare all'Asl CN2 Alba-Bra. C'è tempo fino all'11 aprile per rispondere.
Ore 14.30. Assistenza rinforzata per i senza fissa dimora. Fissate dalla Regione Piemonte le linee guida per contenere il diffondersi del Coronavirus nei centri di accoglienza per le persone senza fissa dimora: rafforzamento delle Unità di strada per verificare il numero e le necessità di chi non accede con regolarità ai servizi dedicati; collegamento diretto con il Servizio sanitario in caso di sospetto contagio; aumento degli orari di apertura dei servizi di ospitalità e delle mense operanti. “Abbiamo lavorato - rende noto l’assessore alle Politiche sociali, Chiara Caucino - per tutelare anche le persone meno fortunate che, in questo grave periodo di emergenza, non hanno una casa in cui alloggiare”. Per approfondire
Ore 12.30. Difficile attuare l’obbligo della mascherina. “La Regione Piemonte sta predisponendo un contingente di mascherine da donare alla popolazione perché oggi una mascherina può costare anche 10-15 euro ed è difficilissimo trovarle": lo ha dichiarato il presidente Alberto Cirio ai microfoni di Mi Manda Raitre. "Ci sono persone e famiglie che fanno faticano a pagare la ricarica del telefono alla fine del mese - ha osservato - Obbligarle a comprare una mascherina, con la difficoltà di trovarla e di doverla pagare, credo sia una regola di difficile attuazione e non è rispettosa delle esigenze delle persone. Finché non riusciremo ad avere una disponibilità complessiva per tutti credo che mettere l'obbligo sia al momento inopportuno, anche se c'è una raccomandazione forte per tutti, quella di indossarla quando si esce". L'intervento del presidente
Ore 12.30. Inflessibili col rigore per uscire dall’emergenza. Il presidente Alberto Cirio ospite di Mi manda Raitre: "Prima ne usciamo prima ripartiamo, ma per farlo dobbiamo essere inflessibili col rigore del contenimento. Da noi è iniziato tutto con una decina di giorni di ritardo rispetto a Lombardia e Veneto, quindi è normale che abbiamo qualche tempo di ritardo. Questo ci impone l'assoluto rigore. Noi siamo stati rigorosi sin da subito, abbiamo chiuso da subito le scuole, dopo Carnevale, anche quando si poteva tenerle aperte, perché abbiamo voluto mantenere il contenimento massimo e abbiamo tuttora ordinanze molto più restrittive rispetto ad altre Regioni d'Italia".
Ore 12.30. Burocrazia in quarantena o sarà difficile. Ai microfoni di Mi manda Raitre il presidente Alberto Cirio ha dichiarato che "dobbiamo essere chiari e convincerci che questa è una guerra e per ripartire da una guerra bisogna mandare in quarantena la burocrazia, altrimenti la fase 2 sarà difficilissima. E se avremo le risorse non avremo la possibilità di darle con facilità e immediatezza a famiglie e imprese".
Ore 9.30. Un piano per la cultura. Per far fronte alla crisi finanziaria del comparto la Regione Piemonte sta lavorando su due fronti: ampie deroghe in tema di rendicontazione dei contributi regionali per i progetti beneficiari di contributi nel 2019, rivedere per il 2020 in via eccezionale il sistema dei bandi e dei contributi, spostando l'attenzione ai soggetti e dando priorità alla tenuta delle strutture culturali e dei lavoratori del comparto. L'assessore Vittoria Poggio afferma anche che “nelle more dell'approvazione del Programma triennale della cultura stiamo pensando ad una legge speciale che tenga conto dello stato di particolare sofferenza dell'intero settore”.
Ore 9.20. Crisi mascherine quasi superata. L’assessore Luigi Icardi fa presente che “l'emergenza mascherine è quasi superata. Come Unità di Crisi ne abbiamo acquistate due milioni, ne abbiamo ottenute 2.267.000 in donazione e 3.200.000 dalla Protezione civile, che ci ha dato anche 57.000 Fp3 e 1.195.000 Fp2. I problemi riguardano le Fp3 e i camici e sono dovuti in gran parte al blocco delle frontiere e alle giacenze del materiale nelle doganes straniere, che in diverse circostanze hanno tenuto bloccate le forniture di materiale sanitario alle frontiere. Restano difficoltà di approvvigionamento anche perché la burocrazia non aiuta. Miroglio potrebbe triplicare la produzione lavorando anche in uno stabilimento estero, ma tale possibilità al momento è preclusa. Ci auguriamo sia superata".
Ore 9.15. Negli ospedali mille maschere Decathlon. Sono un migliaio le maschere da snorkeling Decathlon che l’Unità di Crisi ha adattato e distribuito agli ospedali per i trattamenti di insufficienza respiratoria dei malati Covid con l’aiuto concreto e generoso di aziende e singoli cittadini.
Il progetto originario di adattamento delle maschere Decathlon è di un’azienda di Brescia, che lo ha messo gratuitamente a disposizione di tutti, mentre la Ergotech di Settimo Vittone, sempre gratuitamente, si è messa a disposizione per stampare su linea industriale i raccordi in plastica necessari per la modifica dell’apparecchiatura. Parallelamente, l’Unità di Crisi ha raccolto le donazioni spontanee (700 regalate direttamente da Decathlon, 200 dall’Ordine dei medici del Piemonte, 50 dalla Protezione civile di Alessandria, oltre a quelle consegnate dai cittadini), interagendo con l’azienda per riassembrarle e distribuirle agli ospedali, con tanto di video-tutorial per il corretto montaggio e utilizzo. “Si tratta di una maschera da usare in stato di necessità – precisa l’assessore Luigi Icardi - quando non c’è altro modo di agire a beneficio del paziente che manifesti insufficienza respiratoria grave. Sul piano clinico hanno ottenuto un ottimo riscontro, contribuendo in modo decisivo a risolvere situazioni drammatiche”.
Ore 9. Dalla comunità cinese dieci nuovi ventilatori polmonari. La Fondazione benefica cinese “Zhejiang Anfulisheng” ha acquistato e donato all’Unità di Crisi della Regione Piemonte 10 ventilatori polmonari per terapie sub-intensiva per un valore di circa 80.000 euro. I costi del trasporto sono stati coperti dal governo di Wenzhou, mentre tutta la gestione amministrativa relativa all’acquisto e al trasporto in Italia dei dispositivi è stato reso possibile dall’impegno dei volontari dell’Angi (Associazione Nuova Generazione Italo-Cinese). I 10 ventilatori sono stati consegnati dai rappresentanti dell’associazione direttamente all’assessore Luigi Genesio Icardi, che ha provveduto a distribuirli sul territorio: 4 all’ospedale di Verduno, 2 al Mauriziano di Torino, 2 all’Asl di Vercelli e 2 all’Asl di Alessandria. “Ringrazio sentitamente - ha dichiarato Icardi in occasione della consegna - per il contributo fattivo e la vicinanza che la comunità cinese ci sta dimostrando in questo momento complicato, con importanti donazioni che aiutano il nostro sistema sanitario a fronteggiare al meglio questa epidemia”.
Lunedì 6 aprile
Ore 19.30. 506 guariti e 659 in via di guarigione. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 506 (72 in più di ieri): 37 in provincia di Alessandria, 28 in provincia di Asti, 28 in provincia di Biella, 51 in provincia di Cuneo, 22 in provincia di Novara, 278 in provincia di Torino, 29 in provincia di Vercelli, 23 nel Verbano-Cusio-Ossola, 10 provenienti da altre regioni. Altri 659 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa ora dell’esito del secondo.
Ore 19.30. Oggi 93 decessi. Sono 93 i decessi di persone positive al test del Coronavirus comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi: 16 in provincia di Alessandria, 4 in provincia di Asti, 5 in provincia di Biella, 8 in provincia di Cuneo, 4 in provincia di Novara, 43 in provincia di Torino, 6 in provincia di Vercelli 5 nel Verbano-Cusio-Ossola, 2 provenienti da altra regione.
Il totale è ora di 1.284 deceduti, così suddivisi su base provinciale: 239 ad Alessandria, 61 ad Asti, 92 a Biella, 86 a Cuneo, 143 a Novara, 507 a Torino, 66 a Vercelli, 66 nel Verbano-Cusio-Ossola, 24 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.
Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 13.046 le persone finora risultate positive al Coronavirus in Piemonte. Su base provinciale: 1.930 Alessandria, 617 Asti, 585 Biella, 1.143 Cuneo, 1.015 Novara, 6.246 Torino, 650 Vercelli, 620 VCO, 181 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 59 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 440. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 43.306, di cui 25.140 risultati negativi.
Ore 18,30, Due nuove ordinanze, Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha emanato oggi due nuove ordinanze:
- la numero 39 sostituisce integralmente la numero 36 del 3 aprile scorso, ha decorrenza immediata e fino a lunedì 13 aprile:e comprende le disposizioni per l'uso delle mascherine e le attività di colf, badanti e baby sitter (vedi anche i chiarimenti)
- La numero 38 stabilisce invece le tariffe che possono applicare i servizi di taxi e autonoleggio per la consegna a domicilio di beni, spesa e medicinali.
Ore 16. Quasi 600 posti letto nelle cliniche private. In numerose strutture sanitarie pubbliche e private delle province di Novara, Verbania, Alessandria, Torino e Biella, che hanno ottenuto la necessaria certificazione da Arpa Piemonte, sono disponibili 589 posti letto per persone affette da Coronavirus (31 di Terapia intensiva, 38 di Terapia sub-intensiva, 520 per degenza).
“Avevamo chiesto ad Arpa di aiutarci a individuare aree idonee ad ospitare malati di Coronavirus in strutture private - spiega l’assessore regionale Matteo Marnati - Con questa certificazione il sistema sanitario piemontese può contare su quasi 600 posti letto in più. La velocità in queste circostanze è fondamentale, e Arpa ha dato prova di efficienza e rapidità”.
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Venerdì 10 aprile
Ore 23. Cirio: il Piemonte non è caso. "Sto combattendo una guerra con l'esercito che ho trovato, fatto di uomini e donne straordinarie, ma che aveva carenze organizzative gravi. Ecco perché ci sono delle difficoltà": il presidente Alberto Cirio respinge al mittente le critiche sulla gestione dell'emergenza Coronavirus in Piemonte. "Guido questa Regione dallo scorso giugno, dopo sette mesi è scoppiata l'epidemia - ha osservato in una diretta Facebook - Non possiamo accettare che ci venga detto che non facciamo tamponi da parte di chi ha governato la Regione fino a ieri".
"Ho trovato punte di straordinaria eccellenza, ma anche criticità di strumentazioni che non c'erano e di una medicina territoriale abbandonata a se stessa negli anni. Una sanità con ospedali eccellenti - ha affermato - ma criticità reali. Prima fra tutte quella dei laboratori attrezzati per le analisi: a febbraio erano due, oggi sono 18 e in pochi giorni diventeranno 20. Passare dai due laboratori ereditari a 20 è stato un lavoro enorme, grandissimo, che è il motivo per cui il Piemonte non è riuscito a raggiungere subito i numeri di tamponi delle altre Regioni, ma lo ha fatto in poco tempo".
"Usiamo questo momento per riflettere sul futuro - ha concluso Cirio - Il taglio alla sanità pubblica in Italia è stato un grave errore, che ha responsabilità politiche diffuse nel tempo e nei partiti. Ripartiamo da questo, aiutandoci, riflettendo, con la stessa lucidità con cui continuo a curare il Piemonte, perché è una regione ferita. Ma lo possiamo guarire solo se rimaniamo uniti e non perdiamo tempo a fare polemiche. La luce al fondo del tunnel c'è".
Ore 19.30. 1.021 guariti e 943 in via di guarigione. Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 1.021 (156 in più di ieri): 60 (+4) in provincia di Alessandria, 56 (+11) in provincia di Asti, 50 (+6) in provincia di Biella, 99 (+9) in provincia di Cuneo, 62 (+20) in provincia di Novara, 564 (+91) in provincia di Torino, 66 (+7) in provincia di Vercelli, 47 (+6) nel Verbano-Cusio-Ossola, 17 (+2) provenienti da altre regioni.
Altri 943 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
Altri 943 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
Ore 19.30. I decessi salgono a 1.591. Sono 104 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 32 al momento registrati nella giornata di oggi (il dato può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come Covid).
Il totale complessivo è ora di 1.591 deceduti positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 308 ad Alessandria, 83 ad Asti, 109 a Biella, 107 a Cuneo, 162 a Novara, 641 a Torino, 86 a Vercelli, 75 nel Verbano-Cusio-Ossola, 20 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte (3 in meno di ieri in quanto risultati residenti in Piemonte).
Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 15.412 le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 2.147 in provincia di Alessandria, 716 in provincia di Asti, 640 in provincia di Biella, 1.326 in provincia di Cuneo, 1.411 in provincia di Novara, 7.375 in provincia di Torino, 738 in provincia di Vercelli, 794 nel Verbano-Cusio-Ossola, 193 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 72 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 394. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 60.271 di cui 31.071 risultati negativi.
Ore 19.15. Un milione per testare dispositivi sanitari. La Regione coprirà con un milione di euro il 100% delle spese sostenute dalle imprese che hanno fatto testare i propri materiali impiegati in questi giorni per contenere la diffusione del Coronavirus.
Adottata questa mattina dalla Giunta regionale su iniziativa dell'assessore alla Ricerca e Innovazione, Matteo Marnati, la delibera assegna le risorse con il meccanismo di erogazione “a sportello”, ovvero in maniera diretta, tramite Finpiemonte.
Ore 18.30. I contagi online per medici e pediatri. Da oggi i 3.500 medici di medicina generale e pediatri di libera scelta del Piemonte possono consultare in tempo reale i dati dei propri assistiti contagiati dal Coronavirus e segnalare ai Servizi di igiene e sanità pubblica (Sisp) i casi sospetti.
A consentirlo è una nuova applicazione della piattaforma informatica che l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha messo a disposizione di prefetti, sindaci, operatori sanitari, forze dell’ordine e medici di base coinvolti nella gestione dell’emergenza.
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