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lunedì 7 giugno 2021

EGITTO: DAL NOSTRO CORRISPONDENTE IN EGITTO MONTELEONE EMILIO IL SUO BELLISSIMO SERVIZIO FOTOGRAFICO RIGUARDANTE TANIS UN IMPORTANTISSIMO SITO ARCHEOLOGICO A LIVELLO INTERNAZIONALE.

 


EGITTO:

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE IN EGITTO MONTELEONE EMILIO IL SUO BELLISSIMO SERVIZIO FOTOGRAFICO RIGUARDANTE  TANIS UN IMPORTANTISSIMO SITO ARCHEOLOGICO A LIVELLO INTERNAZIONALE.


MONTELEONE EMILIO A TANIS IN CENTRO FOTO


  https://guardians.net/egypt/hieroglyphs/tr-pics/new/d.jpghttps://guardians.net/egypt/hieroglyphs/tr-pics/new/j.jpghttps://guardians.net/egypt/hieroglyphs/tr-pics/new/a.jpghttps://guardians.net/egypt/hieroglyphs/tr-pics/new/n.jpghttps://guardians.net/egypt/hieroglyphs/tr-pics/new/e.jpghttps://guardians.net/egypt/hieroglyphs/tr-pics/new/t.jpg

Tanis è il nome greco dell'antico Egitto ḏꜥn.t, Djanet  ora in araboصان الحجر, Ṣān al-Ḥaǧar) è   un importante sito archeologico nel delta del Nilo nord-orientale dell'Egitto, e la posizione di una città con lo stesso nome. Si trova sul ramo Tanitico del Nilo, che da tempo si è insabbiato.

 Il primo studio di Tanis risale al 1798 durante la spedizione di Napoleone Bonaparte in Egitto. L'ingegnere Pierre Jacotin ha redatto una mappa del sito nella Description de l'Égypte. Fu scavato per la prima volta nel 1825 da Jean-Jacques Rifaud, che scoprì le due sfingi in granito rosa ora al Musée du Louvre, e poi da François Auguste Ferdinand Mariette tra il 1860 e il 1864, e successivamente da William Matthew Flinders Petrie dal 1883 al 1886. L'opera fu rilevata da Pierre Montet dal 1929 al 1956, che scoprì la necropoli reale risalente al Terzo Periodo Intermedio .

nel 1939. La Mission française des fouilles de Tanis (MFFT) studia il sito dal 1965 sotto la direzione di Jean Yoyotte e Philippe Brissaud, e François Leclère dal 2013.








Ancora oggi le parti principali del tempio dedicato ad Amon-Ra si distinguono per la presenza di grandi obelischi che scandivano i vari piloni come in altri templi egizi. Ora caduti a terra e giacenti in un'unica direzione, potrebbero essere stati travolti da un violento terremoto in epoca bizantina. Costituiscono uno degli aspetti più notevoli del sito di Tanis. Gli archeologi ne hanno contati più di venti. Questo accumulo di resti di epoche diverse contribuì alla confusione dei primi archeologi che videro in Tanis la città biblica di Zoan in cui gli ebrei avrebbero subito la schiavitù faraonica. Pierre Montet, inaugurando le sue grandi campagne di scavo negli anni Trenta, partì dalla stessa premessa sperando di scoprire tracce che confermassero i racconti dell'Antico Testamento. I suoi stessi scavi hanno gradualmente ribaltato questa ipotesi, anche se ha difeso questa connessione biblica fino alla fine della sua vita. Fu solo con la scoperta di Qantir/Pi-Ramesse e la ripresa degli scavi sotto Jean Yoyotte che il luogo di Tanis fu finalmente restaurato nella lunga cronologia dei siti del delta.

Tanis non è nominata prima della XIX dinastia egizia, quando era la capitale del XIV nome del Basso Egitto. Un'iscrizione del tempio databile al regno di Ramesse II menziona un "Campo di Tanis", mentre la città in sé è attestato in modo sicuro in due documenti della XX dinastia: l'Onomasticon di Amenope e la Storia di Wenamun, come luogo di residenza del futuro faraone Smendes.








I primi edifici taniti conosciuti sono databili alla XXI dinastia. Sebbene alcuni monumenti trovati a Tanis siano databili prima della XXI dinastia, la maggior parte di questi sono stati infatti portati lì dalle città vicine, principalmente dalla precedente capitale di Pi-Ramesse, per il riutilizzo. Alla fine del Nuovo Regno, infatti, la residenza reale di Pi-Ramesse fu abbandonata a causa dell'insabbiamento del ramo pelusico del Nilo nel Delta e del conseguente inagibilità del suo porto.:922


Dopo l'abbandono di Pi-Ramesse, Tanis divenne la sede del potere dei faraoni della XXI dinastia e successivamente della XXII dinastia (insieme a Bubastis).[9][12] I sovrani di queste due dinastie sostennero la loro legittimità come sovrani dell'Alto e del Basso Egitto con titoli e opere edili tradizionali, sebbene impallidissero rispetto a quelli al culmine del Nuovo Regno.[13] Un risultato notevole di questi re fu la costruzione e le successive espansioni del Grande tempio di Amon-Ra a Tanis (all'epoca, Amon-Ra sostituì Seth come divinità principale del Delta orientale), mentre i templi minori erano dedicati a Mut e Khonsu che, insieme ad Amon-Ra, formò la Triade Tebana.[12] L'emulazione intenzionale verso Tebe è ulteriormente sottolineata dal fatto che questi dei portavano i loro epiteti tebani originali, portando a Tebe più comunemente menzionata rispetto a Tanis stesso 922 .  Inoltre, la nuova necropoli reale di Tanis sostituì con successo quella nel Tebana Valle dei Re.


Dopo la XXII dinastia Tanis perse il suo status di residenza reale, ma divenne a sua volta capitale del XIX nome del Basso Egitto. A partire dalla 30° dinastia, Tanis conobbe una nuova fase di sviluppo edilizio che durò durante il periodo tolemaico.:922 Rimase abitato fino al suo abbandono in epoca romana.

Nella tarda antichità fu sede dei vescovi di Tanis, che aderirono alla Chiesa copta ortodossa.


Al tempo di Giovanni di Nikiû nel VII secolo, Tanis sembra essere già diminuita in modo significativo, poiché era raggruppata insieme ad altre quattro città sotto un unico prefetto.









Il censimento dell'Egitto del 1885 registrò San el-Hagar come nahiyah nel distretto di Arine nel Governatorato di Sharqia; a quel tempo, la popolazione della città era di 1.569 (794 uomini e 775 donne).

Rovine

Sebbene esplorati brevemente all'inizio del XIX secolo, i primi veri scavi archeologici a Tanis furono effettuati da Auguste Mariette e Flinders Petrie alla fine del 1800. Nel secolo successivo i francesi effettuarono diverse campagne di scavo dirette da Pierre Montet, poi da Jean Yoyotte e successivamente da Philippe Brissaud.:921 Per qualche tempo la stragrande quantità di monumenti recanti i cartigli di Ramesse II o Merenptah indusse gli archeologi a credo che Tanis e Pi-Ramesse fossero in effetti la stessa cosa. Inoltre, la scoperta della stele dell'anno 400 a Tanis ha portato alla speculazione che Tanis dovesse essere identificato anche con la più antica, ex capitale degli Hyksos, Avaris. La successiva riscoperta degli attuali siti archeologici vicini di Pi-Ramesses (Qantir) e Avaris (Tell el-Dab'a) ha chiarito che le precedenti identificazioni erano errate e che tutti i monumenti Ramesside e pre-Ramesside a Tanis furono infatti portati qui da Pi-Ramesse o da altre città.921-2



Le Tombe Reali di Tanis

Ci sono rovine di un certo numero di templi, tra cui il tempio principale dedicato ad Amon, e una necropoli reale molto importante del Terzo Periodo Intermedio (che contiene le uniche sepolture reali faraoniche intatte conosciute, essendo la tomba di Tutankhamon inserita nell'antichità). Le sepolture di tre faraoni della XXI e XXII dinastia - Psusennes I, Amenemope e Shoshenq II - sono sopravvissute alle depredazioni dei ladri di tombe durante l'antichità. Sono stati scoperti intatti nel 1939 e nel 1940 da Pierre Montet e hanno dimostrato di contenere un ampio catalogo di oro, gioielli, lapislazzuli e altre pietre preziose, nonché le maschere funerarie di questi re.


Le principali divinità di Tanis erano Amon; la sua consorte, Mut; e il loro figlio Khonsu, formando la triade Tanite. Questa triade era, tuttavia, identica a quella di Tebe, portando molti studiosi a parlare di Tanis come della "Tebe settentrionale".


Nel 2009, il Ministero della Cultura egiziano ha riferito che gli archeologi avevano scoperto un lago sacro nel tempio di Mut a Tanis. Il lago, costruito con blocchi di calcare, era lungo 15 metri e profondo 5 metri. È stato scoperto a 12 metri sotto terra in buone condizioni. Il lago potrebbe essere stato costruito tra la fine della XXV e l'inizio della XXVI dinastia.





Nel 2011, l'analisi delle immagini satellitari ad alta risoluzione, condotta dall'archeologa Sarah Parcak dell'Università dell'Alabama a Birmingham, ha trovato numerosi muri di mattoni di fango, strade e grandi residenze, pari a un intero piano urbano, in un'area che sembra vuoto sotto le immagini normaliUn team archeologico francese ha selezionato un sito dalle immagini e ha confermato le strutture in mattoni di fango a circa 30 cm sotto la superficie.Tuttavia, l'affermazione che la tecnologia mostrasse 17 piramidi è stata denunciata come "completamente sbagliata" dal ministro di Stato per le Antichità dell'epoca, Zahi Hawass.


La storia biblica del ritrovamento di Mosè nelle paludi del fiume Nilo (Esodo 2:3-5) è spesso ambientata a Tanis, che viene spesso identificata con Zoan (in ebraico: צֹועַן‎ Ṣōʕan).


Nel film di Indiana Jones del 1981 I predatori dell'arca perduta, Tanis è immaginato come una città perduta sepolta nell'antichità da un'enorme tempesta di sabbia, prima di essere riscoperta da una spedizione nazista alla ricerca dell'Arca dell'Alleanza.

Io visitai due volte le rovine archeologiche di Tanis.

Mi recai sul sito dal Cairo ed all ingresso del sito all posto di controllo piantonato dalla polizia,  cio perche il sito archeologico  e in genere accessibile solo a  persone con autorizzazione provenienti da musei o colleghi archeologi  stranieri in visita al sito,  fui accolto da due membri della  Missione Francese...titolari del firman per gli scavi contentissimi di incontrare un collega che collaborava col Museo Egizio di Torino.

Era una giornata di maggio.durante il viaggio avevamo trovato nebbia  cosa comune sul delta del Nilo.

Ora pero il sole aveva spazzato via tutta la nebbia ed il sole dardeggiava nel cielo blue senza ombra  di una nuvola, con un vento caldo che sollevava  nuvolette di sabbia entrai nel sito.......

A prima vista il  colore sabbia prevaleva .pochi frammenti di colonne mure svettavano fra la sabbia nelle zone gia liberate dalla sabbia , uno spettacolo di realmente una citta fantasma.

Accompagnato   dalle mie guide visitai tutto il sito..mi innerpicai sulle dune  di sabbia ancora vergini allo sterramento, visitai la necropoli con le relative tombe e soprattutto il Nilometro.

Il nilometro era uno strumento importantissimo nella vita del mondo egizio.

Era  come si puo dire lo strumento che prevedeva come sarebbe andato il raccolto nell intero paese e quindi la sua stessa sopravivenza....abbondanza o carestia con  ovvi problemi interni  malattia possibili rivolte etc.

Nei tempi degli egizi prima della costruzione delle varie dighe il nilo era soggetto a piene quando le piogge nella lontana Etiopia e Dal lontano Sudan ed oltre  e lo scioglimento dei ghiacci  il nilo era soggetto delle piene annuali.

Questi nilometri distribuiti lungo il percorso stabilivano quanto saliva la piena durante  tutto il percorso dall inizio  dalla terra di Etiopia alla foce.

Dalla differenza veniva calcolata quanto avrebbe allagato la striscia di terra coltivabile lungo il nilo ricoprendola di giusta quantita di limo in modo da essere utili alla crescita dei prodotti della terra.

Se la piena era troppo alta affogava le coltivazioni.

Il calcolo era uno dei compiti dei Sacerdoti di Amon che riferivano direttamente al Faraone.

Entrando in un Nilometro scendi una  lunga scala fino al livello del nilo.

Sulle pareti sono incisi dei segni che segnavano l andamento delle piene del nilo abbondanza vita serena e tranquilla , carestia  poverta fame malattia rivolte ed anche guerre perche nazioni confinanti approfittavano di questi periodi di debolezza dell egitto per cercare di staccarsi o invadere l egitto bramosi di conquista. O semplicemente  in cerca di bottino.


Ora questi nilometri a Tanis sono ,come il resto della citta, come fossero nell oblio per l  eternita in attesa di un incantesimo  a riportarli in vita.

Forse questo incantesimo e il lavoro degli archeologi  che passano la propria vita  a riportare alla luce e quindi far rivivere la civilta egizia.

Tanis sara per lunghi anni campo di scavo perche cio che si e riportato alla luce e una piccolissima parte dell intera citta.

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