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giovedì 27 gennaio 2022

UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "FRATRAPOESIAESOGNO" DELLA NOSTRA DOLCISSIMA E BELLISSIMA CO FONDATRICE POETESSA FRANCESCA CALZAVARA, UNA PUNTATA ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE.

 





UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "FRATRAPOESIAESOGNO" DELLA NOSTRA DOLCISSIMA E BELLISSIMA CO FONDATRICE POETESSA FRANCESCA CALZAVARA, UNA PUNTATA ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE.




IL CAMMINO

Camminavo guardandomi i piedi.
Era dura osservarli,
ma sapevo che il dolore prima o poi sarebbe finito.
Ma non sapevo quanto tempo sarebbe durato .
Ora ricordo la sofferenza.
Mani tremanti.
Anima colma di cicatrici.
Pensieri destabilizzanti.
Occhi pesanti di lacrime nascoste nel mio cuscino .
Questo è il mio ricordo.
Caro tempo sei passato,
ti ringrazio perché la tempesta è finita.
Ora guardo i miei piedi solo per allacciarmi le scarpe .
Cammino a testa alta
E ne vado fiera.


LA POESIA DI COSA PARLA

La poesia parla di un periodo atroce per me ,dove avevo lo sguardo annebbiato ,non sapevo chi ero con una grande insicurezza ,tanto che ero derisa da persone esterne per il mio comportamento, ma parla anche di una grande rinascita ricca di soddisfazioni e grandi gioie, se in passato gli occhi miei erano rivolti sempre verso il terreno, il presente è conquista di quello sguardo che guarda addirittura il cielo e non se ne vergogna .

HO SCRITTO QUESTA POESIA

Ho scritto questa poesia per me stessa ,per la mia personalità trovata, e per ricordare il passato e avere occhi da guardare verso un futuro tutto da sentire.

COSA MI SONO ISPIRATA

Mi sono ispirata ad un lungo periodo atroce che i miei occhi hanno dovuto vedere.







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