UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL NOSTRO CO FONDATORE ANDREA ZILLI CON TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.
NEVE
Tetti pieni di neve,
il paese si sveglia.
Fumo si alza
mentre le prime anime si affacciano
sfiorando il silenzio.
Freddo tra le dita
mentre sul viso si scoprono solchi sempre nuovi.
Sono i segni del tempo
e dei pensieri.
Le strade prendono vita
i vecchi al bar,
i bambini raccolgono la neve
respirandone la magia.
La silenziosa montagna
abbraccia la propria quiete.
Lontani gli anni della guerra
adesso ogni l'alba sembra un dono.
METTA
La vita
un fiore al quale portare acqua.
Che ci sia il sole
o la tempesta fa poca differenza.
Ci vuole cuore
e un' attenzione ad ogni piccolo dettaglio.
Amarsi
in ogni suo difetto.
Senza giudicarsi troppo,
raccogliendone il seme per fare germogliare un'emozione nuova.
Vento tra le dita
e ci sentiremo più liberi.
Vento ad accarezzare le nuvole
che troppo spesso non ci permettono di gioire.
Amarsi
per poi amare tutto ciò che ha valore.
Amarsi in ogni sfumatura
senza generare un abisso tra le persone.
Fragili,
siamo solo fragili respiri.
Non ci sono anime di differenti categorie
ma solo anime piene di contraddizioni
e semplicità.
Poesia inedita.
Metta significa “amore” (in senso non romantico), cordialità o gentilezza: da qui “gentilezza amorevole”. È un'emozione, qualcosa che senti nel tuo cuore.
Rappresenta il primo dei quattro sublimi stati brahmavihara e uno dei dieci passi pāramitā nella scuola del Buddhismo Theravada.
L'EVIDENZA
Hai finto bene
negando l'evidenza.
Distrattamente posando le dita su di te
ha cercato lui.
Ci si sente colpevoli,
a volte inconsapevolmente distanti.
Ognuno rimane fermo
sentendosi inutile
e spento.
Tra i denti le parole,
davanti agli occhi le incomprensioni.
Passano le ore
sulle quali è spalmata la tua fantasia.
Le ferite sanguinano
mentre senti il desiderio del suo silenzio.
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