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martedì 22 marzo 2022

PORTOGRUARO: REPLICA DI "LA GENTE COME NOI PORTOGRUARO" AL RIGUARDO DI DUE ARTICOLI COMPARSI NEI GIORNI SCORSI NELLA STAMPA LOCALE QUI SOTTO RIPORTATI.

 


PORTOGRUARO:


REPLICA DI "LA GENTE COME NOI PORTOGRUARO" AL RIGUARDO DI DUE ARTICOLI COMPARSI NEI GIORNI SCORSI NELLA STAMPA LOCALE QUI SOTTO RIPORTATI.






REPLICA






La mossa del cavallo e i pacifinti con l’elmetto  

Ci pregiamo di replicare ai due articoli comparsi nei giorni scorsi, sulla Vs.  testata a firma Teresa Infanti, in merito al presunto “gozzovigliare” di liberi  cittadini in libera piazza, ai piedi del monumento ai Caduti. Riteniamo  necessario fare alcune considerazioni nel merito, viste le lamentele che hanno  preso corpo in una lettera inviata al Sindaco da associazioni molto diverse tra  loro, ma accomunate dallo sdegno per una “diseducativa indifferenza” per ciò  che rappresenta il monumento. L’appello accorato ha smosso la sensibilità  dell’amministrazione comunale che, con una velocità stupefacente, ha emesso  un’ordinanza che prevede anche il “reato” di glutea tangenza, pena una  sanzione fino a 250 €. Tutto nasce perché da qualche settimana cittadini liberi  hanno la fortuna di scambiare qualche chiacchiera a fine giornata al centro  della piazza del proprio paese. Cosa c’è di scandaloso? Forse il fatto che non si  siedono a consumare nei bar? E perché non lo fanno? Perché non vogliono  esibire un lasciapassare di natura politica, fogli di carta che vietano a chi non è  allineato di poter consumare al bar chiacchierando con gli amici. Inoltre  vorremmo ricordare che nessun membro delle associazioni di cui sopra, si è  avvicinato per comprendere cosa stesse succedendo, o abbia presentato le  proprie rimostranze: sembra che in questo periodo la diplomazia non sia  all’ordine del giorno, le ambasciate un lontano ricordo, la libertà un’utopia. La  sofferenza che pervade i nostri cuori poi si amplifica leggendo il parallelismo  tra il significato del monumento, frutto della propaganda fascista e simbolo del  colonialismo italiano dell’epoca, e il sostegno a “una Patria brutalmente  aggredita e tante persone cadute per difenderla”. Questi ritrovi conviviali, che  alla loro conclusione non lasciano segni di deturpazione, contrariamente  all’ignota manina che ha impresso sul monumento una bandiera giallo blu,  sono un atto di riconoscimento e gratitudine verso tutti i caduti portogruaresi il  cui sacrificio ha contribuito, alla fine, a veder sanciti i nostri diritti nella  Costituzione tanto vilipesa dall’attuale assetto governativo. In verità ci siamo  seduti dalla parte della libertà perché tutti gli altri posti richiedevano di  certificare una cieca obbedienza. Riteniamo che le proteste e l’ ordinanza che è  seguita siano pura propaganda, diversamente l’indignazione sarebbe stata  mostrata in occasioni ben più rilevanti ogni qualvolta il basamento del  “Cavallo” fosse stato utilizzato come supporto di prodotti da mercato e delle  fiere con relativi baccanali. Con animo leggero ma non superficiale, dignitoso  ma non belligerante, continueremo a tenere alti i valori di uguaglianza e  rispetto per la vita attorno a un Monumento che ci ricorda il passato e che in  piazza della Repubblica grida libertà!  

Cittadini liberi di scegliere






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