PORTOGRUARO:
REPLICA DI "LA GENTE COME NOI PORTOGRUARO" AL RIGUARDO DI DUE ARTICOLI COMPARSI NEI GIORNI SCORSI NELLA STAMPA LOCALE QUI SOTTO RIPORTATI.
La mossa del cavallo e i pacifinti con l’elmetto
Ci pregiamo di replicare ai due articoli comparsi nei giorni scorsi, sulla Vs. testata a firma Teresa Infanti, in merito al presunto “gozzovigliare” di liberi cittadini in libera piazza, ai piedi del monumento ai Caduti. Riteniamo necessario fare alcune considerazioni nel merito, viste le lamentele che hanno preso corpo in una lettera inviata al Sindaco da associazioni molto diverse tra loro, ma accomunate dallo sdegno per una “diseducativa indifferenza” per ciò che rappresenta il monumento. L’appello accorato ha smosso la sensibilità dell’amministrazione comunale che, con una velocità stupefacente, ha emesso un’ordinanza che prevede anche il “reato” di glutea tangenza, pena una sanzione fino a 250 €. Tutto nasce perché da qualche settimana cittadini liberi hanno la fortuna di scambiare qualche chiacchiera a fine giornata al centro della piazza del proprio paese. Cosa c’è di scandaloso? Forse il fatto che non si siedono a consumare nei bar? E perché non lo fanno? Perché non vogliono esibire un lasciapassare di natura politica, fogli di carta che vietano a chi non è allineato di poter consumare al bar chiacchierando con gli amici. Inoltre vorremmo ricordare che nessun membro delle associazioni di cui sopra, si è avvicinato per comprendere cosa stesse succedendo, o abbia presentato le proprie rimostranze: sembra che in questo periodo la diplomazia non sia all’ordine del giorno, le ambasciate un lontano ricordo, la libertà un’utopia. La sofferenza che pervade i nostri cuori poi si amplifica leggendo il parallelismo tra il significato del monumento, frutto della propaganda fascista e simbolo del colonialismo italiano dell’epoca, e il sostegno a “una Patria brutalmente aggredita e tante persone cadute per difenderla”. Questi ritrovi conviviali, che alla loro conclusione non lasciano segni di deturpazione, contrariamente all’ignota manina che ha impresso sul monumento una bandiera giallo blu, sono un atto di riconoscimento e gratitudine verso tutti i caduti portogruaresi il cui sacrificio ha contribuito, alla fine, a veder sanciti i nostri diritti nella Costituzione tanto vilipesa dall’attuale assetto governativo. In verità ci siamo seduti dalla parte della libertà perché tutti gli altri posti richiedevano di certificare una cieca obbedienza. Riteniamo che le proteste e l’ ordinanza che è seguita siano pura propaganda, diversamente l’indignazione sarebbe stata mostrata in occasioni ben più rilevanti ogni qualvolta il basamento del “Cavallo” fosse stato utilizzato come supporto di prodotti da mercato e delle fiere con relativi baccanali. Con animo leggero ma non superficiale, dignitoso ma non belligerante, continueremo a tenere alti i valori di uguaglianza e rispetto per la vita attorno a un Monumento che ci ricorda il passato e che in piazza della Repubblica grida libertà!
Cittadini liberi di scegliere
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