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lunedì 25 aprile 2022

UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "MARIANGELA BARALDI ART" DELLA NOSTRA PITTRICE MARIANGELA BARALDI, DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.

 

UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "MARIANGELA BARALDI ART" DELLA NOSTRA PITTRICE MARIANGELA BARALDI, DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.





23/04/2022

La riproduzione dello spazio e della tridimensionalità degli oggetti è sempre stata al centro del dibattito artistico. Già Giotto nelle sue opere aveva introdotto il concetto di spazio tridimensionale nelle sue architetture e nei suoi paesaggi. Poi anche nei suoi volti egli magistralmente incavava le aureole dorate per catturare la luce e dare volume agli incarnati.  La rappresentazione spaziale raggiunse, poi, la sua maturità con il Rinascimento e l’introduzione delle tecniche prospettiche. 

Nell’ultima Cena di Leonardo si vede chiaramente (anche proprio a occhio nudo il segno del chiodo usato come punto di riferimento) l’uso della tecnica di prospettiva centrale a punti di fuga simmetrici. Il genio di Leonardo sta proprio nell’applicare la tecnica per poi superarla e modificarla a suo piacimento. Infatti, per poter rappresentare il tavolo e tutto ciò che ci sta sopra, egli alza il punto di vista rendendo il tavolo meno schiacciato e più visibile. Accorgimenti visivi che sottolineano quanto la genialità superi il mero tecnicismo.  

Nell’arte contemporanea la tridimensionalità viene addirittura rappresentata con la scomposizione delle forme e la rottura delle figure tradizionali. Picasso con il suo Cubismo moltiplica i punti di vista sovrapponendoli gli uni agli altri nella stessa opera. Il culmine di questo excursus sono gli squarci sulla tela di Lucio Fontana che, rompendola fisicamente, sconvolgono lo spazio bidimensionale. I graffi e le rotture sono la sintesi di questa evoluzione spaziale dove l’arte si relaziona con lo spazio cercandone una rappresentazione realistica, poi idealistica, poi mentale. Questo grande maestro del Novecento ha coraggiosamente invaso lo spazio della tela dimostrando il forte desiderio di andare oltre allo spazio tradizionale e conosciuto per varcare nuovi orizzonti.

Nelle sue prime opere i tagli erano numerosi e disposti in diverse posizioni, poi, sempre su fondo monocromo, i tagli si riducono e originalmente Fontana “ricuce” i tagli da dietro la tela con garza nera con notevole impatto visivo e contrastante. Nonostante oggi l’arte si sia molto digitalizzata il taglio fisico di Fontana è ancora forte ed attuale!!!


“Graffi” Omaggio a Lucio Fontana

Graffi con punta su tela a fondo acrilico monocromo.








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