UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL NOSTRO CO FONDATORE ANDREA ZILLI CON TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.
FACEVO PAURA
Ho pagato per le mie idee,
ho pagato con la vita.
Era troppo veleno per me,
non l'avrei mai accettato.
Ogni grido,
ogni parola.
Come un treno ho proseguito il cammino
senza farmi trascinare dalla paura.
Il destino mi ha presentato il conto,
ma quella morte non ha cancellato le mie idee.
Camminano nelle menti
lasciando un germoglio nei cuori.
Facevo paura,
un ostacolo per tutto questo marcio.
Mia madre
ed i compagni porteranno avanti ogni mia singola parola.
Ho pagato per le mie idee,
ho pagato per la mia libertà.
Questa poesia parla di Peppino Impastato, è stato giornalista, conduttore radiofonico e attivista italiano, membro di Democrazia Proletaria e noto per le sue denunce contro le attività di Cosa Nostra, a seguito delle quali fu assassinato il 9 maggio 1978.
MALAVITA
Ho un coltello
alla gola.
E' la malavita
che ci segue.
Gioco violento
di spaccio
e follia.
Ho un coltello sulla testa
mentre la città scivola nel buio.
Respira veleno,
intossicata di violenza
e maleducazione.
Malavita sulla pelle
e tra le dita.
La città assuefatta
a tutta questa inciviltà.
Notti affollate sotto i ponti
respirando violenza
e veleni.
QUANTA FATICA
Ogni giorno
un volo d'angelo sulla routine.
Le anime in marcia sull'asfalto
con il proprio bagaglio di maledizioni.
Uomini si divorano
perchè viene a mancare la pazienza.
Quanta fatica
restare a galla.
Anime in un ring
giocano a sopravvivere all' attimo seguente.
L'asfalto scotta
come le lingue affilate di chi non vuole attendere.
Esce fuori il veleno
che regala soltanto il ruolo di cacciatore di parole.
Quanta fatica
restare sulla scia.
Quanta fatica
vivere in pace.
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