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martedì 27 dicembre 2022

UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL NOSTRO CO FONDATORE ANDREA ZILLI CON TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.

 


UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL  NOSTRO CO FONDATORE ANDREA ZILLI CON  TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.





LAURA (LUNGO BINARI)


 Chiusa dentro un vagone


corre lungo binari senza destinazione.


Persa nel riposo


mentre immagini corrono lungo il filo della mente.


Nuovi soli tracciati da linee immaginarie


mentre la locomotiva corre veloce.


Non fa fermate


mentre riscopre il brivido.


Gli occhi si aprono


e si trovano sul treno chiamato fantasia.


Da Nord a Sud


corre la locomotiva.


Mille volti oltre il vetro 


ti sembrano così familiari.


Corre lungo binari senza destinazione


questo treno lascia giusto il tempo 


per provare un'emozione.


Chiusa dentro un vagone


ripercorri ogni passo compiuto.


Tante piccole figure si sovrappongono in un disegno


chiamato ricordo.


Gli occhi si aprono


e fanno i conti con un treno chiamato fantasia.




IL RISVEGLIO DELLE FABBRICHE


 Si alza il fumo


è il risveglio delle fabbriche.


Uomini in marcia


vanno incontro ad un nuovo giorno.


Oggi 


un giorno come gli altri.


Pochi passi 


incrociando gente come me


che aspettano che il tempo scivoli in fretta.


Brucia la nostalgia,


le vacanze finite sono un ricordo ormai troppo lontano.


Automobili in marcia


lungo un asfalto ghiacciato.


Ad ogni curva


un brivido lungo la schiena.


Il freddo ormai è padrone dell' attimo 


che accompagna il nostro sguardo.


Oggi


un giorno come tanti altri.


Gli occhi stanchi


per mille e più casini.


Mostri che occupano i pensieri della mente


e ci seguono in ogni passo.




NON C'E' SPAZIO


 Ferma la mano


e prova a capire.


In un attimo di follia pura


tracci cicatrici su chi cerca solo di fare ascoltare le proprie preghiere.


In un attimo di assoluta tirannia


tracci solchi su chi vuole solo fare ascoltare i propri sogni.


In queste fredde piazze


non c'è spazio per un cuore,


ma solo per l'odio.


Ferma la mano


vivo attimi di paura.


Gente come me 


abbraccia cicatrici indelebili


lasciati dal potere.


Chiedo perdono per loro che non hanno la forza di capire,


chiedo all'essenza di aprire la mente di chi lascia solchi sul viso.


Gente come me


piegata con il capo tra le mani.


Immagini sfocate fino al buio


è questo il destino che l'ombra regala 


a chi vuole solo fare ascoltare il proprio pianto.


Ferma la mano,


prova a fermarti a capire.


Chiedo perdono per loro,


per tutto il sangue tra le dita.




La poesia parla della triste e barbara vicenda che accade in Iran.

Le forze di sicurezza iraniane sparano da distanza ravvicinata alle donne, durante le manifestazioni contro il regime, colpendole al volto, agli occhi, al petto e ai genitali, secondo medici e sanitari intervistati dal Guardian in tutto il Paese. I medici, che trattano i feriti in segreto per evitare l'arresto, hanno detto di aver notato che le donne spesso arrivano con ferite diverse rispetto agli uomini, colpiti da pallini di fucile nelle gambe, nelle natiche e nella schiena.














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