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martedì 28 febbraio 2023

UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL NOSTRO CO FONDATORE ANDREA ZILLI CON TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.

 





UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL  NOSTRO CO FONDATORE ANDREA ZILLI CON  TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.






FELINO FERITO




Il freddo

era arrivato ormai.


La povertà posata lì


a Iasciare solchi sui Ioro visi.

Il cibo veniva a mancare


non restavano che le lacrime.


Rabbia,

stava crescendo la rabbia.


Un felino ferito


reclamava rispetto.


Un felino ferito


stanco di leccarsi in silenzio le ferite.


C'era aria di rivoluzione, l'atmosfera trasudava sangue e lacrime.

Il potere dentro stanze dorate


ignorava il richiamo. C'era già un pò di sole quando caddero le teste.





C'era aria di rivoluzione


in quel desiderio di cambiamento.


Rabbia,


c'era un’onda di rabbia e di dolore.


La poesia in parte prende ispirazione dal romanzo "L'armata dei sonnambuli" del collettivo di scrittori italiani Wu Ming.

È stato pubblicato in ltalia da Einaudi nel 2014.

È il secondo romanzo di quello che i Wu Ming chiamano il "Trittico Atlantico", progetto che prevede la realizzazione di tre libri, tutti ambientati negli ultimi trent'anni del XVIII secolo, su entrambe le sponde dell’Oceano Atlantico. Intorno a ciascun libro si va sviluppando una serie di racconti, eventi e spettacoli

teatrali-multimediali.







C'E' ANCORA BATTITO



Sono vivo


in un ring di squali.

Resisto ad ogni colpo,


resisto senza cedere terreno.


C'è ancora battito


in questo corpo stretto nella morsa. Ho ferite che porto dentro,
cicatrici a raccontare la storia.


Sotto le stelle


rivedo ogni errore

scoprendo come essere migliore.


Sono vivo

in questa giungla.


Non so stare alle regole

quando per il più forte non valgono.


C'è ancora polso


dentro di me.


Un battito mi tiene a galla

mentre gli errori si posano come veli sulla mente.





Ogni giorno


pugni colpiscono duro mettendomi in difficoltà.
Con il sapore del sangue sulla Iingua


realizzo di essere ancora qui.


Sono ancora vivo

in un ring di squali.


Sono ancora in piedi accarezzando le cicatrici.








LE REGOLE DEL GIOCO



Tu,


si tu potente.


A te che il potere


ha tolto la vista


vuoi davvero continuare a sbagliare?


Tu che indossi il potere


prova giocare.


Le regole sono aII'apparenza semplici


non ci sono bombe,


non c'è la guerra.


Troppo corpi stesi sul selciato raccontano di secoli di dolore.

Tu che imbracci il potere


cosa diresti ad un cuore innocente protetto daII'amore materno davanti al piombo caldo.

Tu che imbracci il potere


cosa diresti ad un giovane cuore


che attende il ritorno dell'amore lasciandosi consumare dal tempo.


La terra ha bevuto abbastanza


e di quel sangue Iascia tracce indelebili.





Tu,


si tu potente.


Riesci a restare a galla


in questa sfida senza violenza.


Tu che indossi il potere


prova a giocare alle mie condizioni.












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