UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "MARIANGELA BARALDI ART" DELLA NOSTRA PITTRICE MARIANGELA BARALDI, DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.
Provo grande ammirazione per chi è di natura ordinato e ben organizzato perché, nonostante tutti i miei sforzi, a me riesce poche volte!
Certo, la vita frenetica, e tre figli in casa non mi aiutano ma credo che questa mia caratteristica di “diversamente ordinata” sia innata.
Mi capita spesso di confrontarmi con altri artisti e di incontrarli nel loro studio e certe volte resto di sale… tutto il materiale in ordine! Colori di tutte le gradazioni in fila, pennelli dei più disparati tutti puliti e materiali da veri professionisti. Mamma mia che bellezza!!! Mi farei ospitare subito da loro…Poi rifletto e penso, dentro di me, che non è la mia natura questa, non corrisponde al mio modo di creare. L’ispirazione è, per me infatti, un impulso imprevedibile che può accendersi in qualsiasi momento e che (fin da piccola) mi fa disegnare ovunque: dalla salvietta del ristorante, al ritaglio di un giornale, ai cartoni degli scatoloni.
Mi basta poco, quindi, per iniziare a creare: una tazza di caffè bollente, un bel cielo sopra di me e un mazzo di matite. Tutto ciò fa del mio studio, quindi, non un luogo fisico preciso ma piuttosto quello che mi circonda in quell’attimo. Certo ci vogliono i cosiddetti “ferri del mestiere” che conservo in una piccola valigetta, ormai consunta, dalla quale non mi separo quasi mai, sempre pronta all’occorrenza.
Anche nei tempi sono inconsueta nel senso che ho sempre trecento mila cose da fare, quindi per poter dipingere non riesco a dedicarmi un tempo apposito e per forza devo farlo tra un impegno e un altro. Capita spesso che un quadro me lo porti in giro per ogni angolo della casa. In questo mio peregrinare, poi, ci sono sempre anche i miei gattoni che non mi mollano un attimo. Loro hanno tantissime cucce e ceste ma naturalmente devono ficcare il naso ed essere sempre al corrente di tutto.
Quando lavoro ed ho la valigetta aperta subito che ci curiosano dentro e con le zampette toccano e, a volte, con i loro pancioni ci si siedono sopra.
Un pomeriggio mi ero presa mezz’ora per cercare di proseguire un quadro che non mi riusciva. Avevo bisogno di concentrazione… dovevo fare un disegno di architettura che richiedeva precisione. Avevo la tela e tutto il materiale sul tavolo e mi ero ripromessa di stare attenta e fare le cose per bene. Ad un certo momento mi suonò il telefono, i soliti messaggi e dovetti lasciare la cucina per rispondere. Non lo so quanto tempo ci misi ma al ritorno vidi sul pavimento tutte impronte colorate …Noooo Bibo aveva tutta la coda sporca di blu e le zampette di celeste!!!! Pure il nasetto era colorato. Era evidente che avevano combinato la marachella, infatti, tutta la tavolozza di colori era stata pestata dalle zampette ma miracolosamente il quadro era rimasto intatto. Cuci, che manda sempre avanti suo fratello, era accucciato sotto al tavolo, sapendo che l’avevano fatta grossa, e perciò si nascondeva sotto la tovaglia che scendeva. Alla fine l’impresa fu quella di riordinare tutto e di ripulire i gattoni da tutte le macchie di colori, sembravano degli arlecchini!!!!
Fortunatamente il quadro non fu rovinato ma se ci fossero state le impronte colorate forse avrei potuto lanciare una nuova moda di arte felina!!!
Bibo il pittore
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