UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL NOSTRO CO FONDATORE ANDREA ZILLI CON TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.
LA SABBIA NELLA CLESSIDRA
In un attimo
la notte aveva fagocitato ogni mio lamento.
Steso in una stanza senza finestre
ero scivolato nel veleno.
Da quella prigione non riuscivo a respirare
e ho pregato tanto Dio che tutto questo finisse.
Ho visto la mia anima spaccarsi in mille pezzi
e disperdersi nell'aria.
Un angelo era vicino a me
portava sollievo ad ogni mio lamento,
ma forse era solo un'illusione.
Ero solo
in questa prigione senza via di fuga.
La sabbia nella clessidra ormai stava finendo
e l'aria cominciava a mancare.
Ho chiesto a Dio di fermare tutto questo,
ero sprofondato dentro il vortice.
Da quella prigione non riuscivo a farmi sentire,
non c'erano parole.
Ero una sagoma stesa per terra,
ero un punto nero in prigione.
MILLE MASCHERE
Sotto i riflettori
puoi fingere quanto vuoi.
Dentro il meccanismo
ti muovi liberamente
tra le mille maschere
ormai non sai più distinguere la vera natura.
Dentro una bolla di silicone
ti senti protetta dal sistema.
Sotto i riflettori
è un susseguirsi di maschere
che la gente apprezza.
Sotto i riflettori
ti sai muovere senza paura.
In una gabbia di squali
cerchi il tuo spazio.
Nel festival della volgarità
cerchi il tuo piedistallo.
In questa poesia affronto il tema della televisione e dei vari reality.
IL TRENO
Chiediti cosa il vento sta fischiando
sarà solo aria tra le dita
o saranno i sogni portati verso l'alto.
Il treno ha continuato a correre
portando i respiri oltre quella porta
che ci separa da ciò che non possiamo vedere.
Ora c'è una lunga scala da percorrere
a noi non è concesso di vederla
ma è lì dove si posano le prime luci del mattino.
I binari silenziosi salutano il vostro passaggio
mentre tutto sembra un incubo.
Lì dove ora le voci si sovrappongono alle sirene
voi siete l'aria che soffia,
siete la carezza che non si può sentire.
Il treno ha portato via i sogni,
ha portato via le piccole gioie.
Il tempo è stato crudele
ha spezzato il filo che vi legava al mondo.
Ora davanti agli occhi
la lunga scala è pronta ad accogliervi
portandovi tra le nuvole.
Negli sguardi segnati dal pianto
c'è un vuoto che si fa sempre più grande.
La poesia parla della tragedia alla stazione di Brandizzo, vicino a Torino.
Tragedia dove un treno regionale ha travolto e ucciso cinque operai al lavoro sulla ferrovia.
Nessun commento:
Posta un commento