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martedì 24 ottobre 2023

UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL NOSTRO CO FONDATORE ANDREA ZILLI CON TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.

 



UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL  NOSTRO CO FONDATORE ANDREA ZILLI CON  TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.




LA SABBIA NELLA CLESSIDRA


In un attimo 


la notte aveva fagocitato ogni mio lamento.


Steso in una stanza senza finestre


ero scivolato nel veleno.


Da quella prigione non riuscivo a respirare


e ho pregato tanto Dio che tutto questo finisse.


Ho visto la mia anima spaccarsi in mille pezzi


e disperdersi nell'aria.


Un angelo era vicino a me


portava sollievo ad ogni mio lamento,


ma forse era solo un'illusione.


Ero solo


in questa prigione senza via di fuga.


La sabbia nella clessidra ormai stava finendo


e l'aria cominciava a mancare.


Ho chiesto a Dio di fermare tutto questo,


ero sprofondato dentro il vortice.


Da quella prigione non riuscivo a farmi sentire,


non c'erano parole.


Ero una sagoma stesa per terra,


ero un punto nero in prigione.





MILLE MASCHERE


Sotto i riflettori


puoi fingere quanto vuoi.


Dentro il meccanismo


ti muovi liberamente


tra le mille maschere


ormai non sai più distinguere la vera natura.


Dentro una bolla di silicone


ti senti protetta dal sistema.


Sotto i riflettori


è un susseguirsi di maschere


che la gente apprezza.


Sotto i riflettori


ti sai muovere senza paura.


In una gabbia di squali


cerchi il tuo spazio.


Nel festival della volgarità


cerchi il tuo piedistallo.




In questa poesia affronto il tema della televisione e dei vari reality.




IL TRENO


Chiediti cosa il vento sta fischiando


sarà solo aria tra le dita


o saranno i sogni portati verso l'alto.


Il treno ha continuato a correre


portando i respiri oltre quella porta


che ci separa da ciò che non possiamo vedere.


Ora c'è una lunga scala da percorrere


a noi non è concesso di vederla 


ma è lì dove si posano le prime luci del mattino.


I binari silenziosi salutano il vostro passaggio


mentre tutto sembra un incubo.


Lì dove ora le voci si sovrappongono alle sirene


voi siete l'aria che soffia,


siete la carezza che non si può sentire.


Il treno ha portato via i sogni,


ha portato via le piccole gioie.


Il tempo è stato crudele


ha spezzato il filo che vi legava al mondo.


Ora davanti agli occhi 


la lunga scala è pronta ad accogliervi


portandovi tra le nuvole.


Negli sguardi segnati dal pianto


c'è un vuoto che si fa sempre più grande.




La poesia parla della tragedia alla stazione di Brandizzo, vicino a Torino.

Tragedia dove un treno regionale ha travolto e ucciso cinque operai al lavoro sulla ferrovia.











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