UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL NOSTRO CO FONDATORE ANDREA ZILLI CON TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.
ERA MIA FIGLIA
Ho atteso invano il suo ritorno,
tutto quello che era il mio mondo
ora un respiro che si mescola con le lacrime.
Non tornerà
perchè un'ombra le ha portato via il sorriso.
Non era amore,
erano catene invisibili.
Non c'era futuro,
erano solchi profondi
lasciati dalla violenza.
Di quel sorriso
ora mi resta solo il ricordo.
Era mia figlia,
era in gioco la sua libertà
e l'ombra le ha strappato via il respiro.
Ora riposa sull'erba
mentre l'ombra non regge il mio sguardo.
Ho perso il mio mondo,
ho perso il suo sorriso.
QUESTA POESIA AFFRONTA IL TEMA DEL FEMMINICIDIO.
QUI
Qui,
è arrivata qui la pioggia.
Scivola lungo il viso
scavando solchi nello sguardo.
Soffia il vento
a sollevare lo sguardo
di chi ha paura di alzare gli occhi verso l'alto.
Qui è arrivata la pioggia
a bagnare il ricordo di un legame
che ha visto attraversare l'ultima stagione.
Soffia il vento
ad accarezzare quelle mani intrecciate ai capelli.
Il giorno tornerà
a riportare ordine a tutta questa sofferenza.
Il ricordo di quel legame
resterà indelebile.
IL PROPRIO POSTO
Lungo questa linea
c'è una parte del viaggio
che porto con me.
Non posso mentire alla mia mente,
non posso fingere che sia un ricordo sbiadito.
Era un tempo
che porto sulla pelle.
Le strade corrono su binari lontani,
era nell'aria,
era scritto nel tempo.
Dentro i mille frammenti della vita
c'è un ricordo che ritrova sempre il proprio posto.
Avevo creduto profondamente,
ma era solo un film dentro la mia mente.
Avevo creduto all'amicizia,
ma era solo un miraggio
davanti ai miei occhi.
Era un tempo
che porto scolpito sulla pelle.
Non posso fingere di non conoscere,
non posso fingere che sia un ricordo confuso.
Dentro i mille frammenti della mia vita
c'è un ricordo che ritrova sempre il proprio posto.
Il tempo allontana,
ma non cancella ricordi indelebili.
Nessun commento:
Posta un commento