UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL NOSTRO CO FONDATORE ANDREA ZILLI CON TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.
GIUNGLA
Dentro questa giungla
in cui siamo tutti contro tutti
e nessuno fa un passo indietro.
Ogni uomo libera il proprio veleno
vantandosi del mostro più grande.
Ogni uomo perde di vista il lato più umano
scoprendo ogni lato più nero.
Dentro questa giungla
che accompagna i nostri giorni
siamo i campioni del mondo
ad infierire sul nostro simile.
Mostriamo i muscoli sentendoci invincibili
ignorando il tempo che scorre,
ignorando di essere sotto questo cielo solo per un tempo limitato.
Dentro questa giungla
resta a galla chi resiste a tutto il marcio.
Ogni uomo dovrebbe fare i conti con la propria croce
senza colorare una bugia fingando di essere il migliore.
Ogni uomo libera il proprio veleno
scoprendo di essere soltanto un bluff.
Ogni uomo è prigioniero del proprio errore
c'è chi cavalca l'onda
e chi si ferma a capire.
UNA PAROLA
Ci sono uomini raccolti in preghiera
che ascoltano il peso della pioggia.
Gocce sul viso
che lasciano segni indelebili
che pesano nelle notti solitarie.
Attimi in cui si chiede un perchè,
si cercano risposte ad una vita così difficile.
Il cuore trema
tutto quel dolore
lacera l'anima.
Arriverà il momento
in cui ci si rivestirà della propria forza
e si attraverserà il cammino del destino.
In un posto nascosto,
lì dentro il cuore
si capirà il prossimo passo da compiere.
In una notte
dove le tenebre saranno lo sfondo
troverai una fiamma tra le mani.
Tutte quelle domande saranno soddisfatte
e potrai tornare a casa.
Tutte le grida soffocate nel sangue
lasciano un segno indelebile
che non si potrà ignorare.
La strada verso casa è davanti agli occhi,
l'orizzonte comincia a colorarsi di speranza.
Ascolta la tua anima
e segui il tuo destino.
Concediti ancora un attimo
per volgere una parola a Dio.
Non temere le ombre
non temere il prossimo passo.
La poesia si sofferma sulla figura di Mosé ed in particolare degli attimi prima e dopo aver visto il roveto che ardeva, ma non si consumava.
SIAMO QUI
Siamo qui
tra il fango ed il dolore.
Tutto quello che si era creato
è stato spezzato dall'onda.
Cosa resterà di questi giorni?
la solidarietà di chi non resta dietro le tende
coprendosi gli occhi con le mani.
Ho legato le prime luci del giorno
al momento di ripartire.
Dopo l'onda d'urto
e tutta quella paura
che come un gigante sovrasta
ora si rialza lo sguardo.
Ci sono anime che non torneranno a casa,
tutto ciò che si è costruito
in un attimo è appeso ad un filo tra lo scomparire
ed il sopravvivere.
Vedo la gente spingere forte per liberare una breccia dalla quale ripartire
coprendo con il sorriso tutta la tristezza.
Oggi è un punto ed a capo
dal quale ripartire per ricostruire.
L'onda ha spezzato il giorno come quelli già scivolati via,
l'onda ha portato via affetti
e gli animali.
Ad alcuni una nuova croce da portare sulle spalle,
ad altri uno sguardo preoccupato vendendo le strade del paese
sotto il peso del fango.
Ho guardato dentro quegli occhi stanchi
e tra le parole ho trovato la forza di non arrendersi.
Credere che oltre la tempesta
prima o poi arriverà il sole.
Un presente bagnato dal fango
e dalle lacrime,
un presente che racconta le difficoltà.
Siamo qui
senza cedere al dolore
ed alla rassegnazione.
Cosa resterà di questi giorni?
sarà solo un fuoco di paglia
oppure sarà davvero l'occasione per dimostrarsi migliori.
Oggi è un punto ed a capo
dal quale ripartire per ritrovare il meglio di noi.
Un pensiero per l'alluvione in Emilia Romagna.
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