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lunedì 30 dicembre 2024

UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL NOSTRO CO FONDATORE ANDREA ZILLI CON TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.

 



UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL  NOSTRO CO 

FONDATORE ANDREA ZILLI CON  TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.




LA CONCHIGLIA

 

 Davanti agli occhi

 

un angelo,

 

forse un miraggio.

 

Le mani sono tese

 

a porgermi una conchiglia.

 

Punto di contatto tra la terra

 

ed il mare.

 

Filo intrecciato tra il suo sorriso

 

e le parole che corrono tra le labbra

 

in cerca di un attimo da condividere.

 

In un istante

 

ho letto nei suoi occhi

 

un oceano nel quale scivolerò.

 

Lei getta un ancora,

 

lei approda nelle mie terre

 

nelle quali si perderà.

 

Mi lascio trasportare

 

dalle onde del mare.

 

Io Ulisse

 

alla ricerca della mia Itaca.

 

Le mani tese

 

mi servono una conchiglia piena d'acqua

 

nella quale guarderò.

 

Lei legge nel mio sguardo

 

riconoscendo il viaggio.

 

Ogni lato messo a nudo

 

viene rivestito di una promessa da custodire

 

tra le lacrime

 

ed il sorriso.

 

Nei suoi occhi

 

vedo ardere un fuoco

 

che brucia,

 

ma non consuma.

 

Un fuoco nel quale allungare le mani

 

per lasciarsi trasportare.










LA FRONTIERA DELLE OMBRE

 

 Mi ritrovo alla frontiera

 

dove si radunano le ombre.

 

Lungo le creste dove si posa la luna

 

germoglia il silenzio stretto in un abbraccio con il brivido.

 

Lì il tempo sembra fermarsi

 

e c'è una quiete  che solamente il sole può portare via.

 

Mi ritrovo alla frontiera delle ombre

 

dove si radunano tutti i miei simili.

 

Anche noi cerchiamo il nostro spazio nel mondo

 

e tu potrai vederci solo quando è sera.

 

Oltre le creste

 

c'è una linea dell'orizzonte

 

che viene colorata dalle dita.

 

Sporcati il volto

 

di ogni colore presente nella tua fantasia.

 

Lì dove si radunano

 

cercandosi con le dita

 

in un volo pieno di magia.

 

Ogni sensazione galleggia

 

in ogni istante che parla la stessa lingua della magia.

 

Lì il tempo sembra rallentare

 

arrivando a fermarsi

 

lasciandosi emozionare.







MARIA

 

Hai ascoltato il suo pianto

 

seguendo  il lungo cammino nel dolore.

 

Una strada in salita

 

mentre la vita ti lascia senza fiato

 

e con una spada trafigge l'anima.

 

Hai ascoltato le sue parole

 

ai piedi della croce.

 

Quando gli occhi segnati dal dolore

 

si sono posati sulle labbra del figlio

 

e sulla sofferenza senza fine.

 

Sei rimasto vicino a lei

 

seguendone il passo lento.

 

A piedi nudi attraversa una strada

 

ai cui angoli si accendono fiaccole

 

a guidarne il cammino.

 

Lacrime fredde

 

scendo lungo il viso.

 

Chiusa nel suo silenzio

 

accompagna il proprio figlio

 

nel viaggio della sofferenza.

 

Chiudendo gli occhi

 

ripensa alla propria vita.

 

Con le dita

 

cerca il contatto con la croce.

 

Tutta la tristezza

 

si posa su quel giorno in cui la terra tremò.

 

Con le braccia aperte

 

disegna un abbraccio pieno d'amore

 

e di protezione.

 

Chissà se la notte porterà con sé

 

il manto pieno di stelle.

 

La guardi accompagnare il proprio figlio

 

lungo il doloroso cammino della croce.

 

Attraverserà le tenebre

stringendo nel cuore ogni singolo ricordo.

 

Attraverserà le tenebre

 

gridando il nome del figlio al quale affidare lo spirito.

 

Scendono lacrime lungo il viso

 

a lasciare cicatrici indelebili

 

come i chiodi nei polsi del figlio

 

appeso in mezzo ai ladroni.

 

Le vesti imbevute del sangue del figlio

 

erano così pesanti.

 

Tanto era il dolore

 

da custodire nel cuore.

 

Nei suoi occhi lucidi

 

scorrevano le immagini di una vita assieme.

 

Era il destino,

 

era scritto nelle stelle.

 

Tutto quel dolore

 

dal quale l'uomo non avrebbe imparato nulla.









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