UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL NOSTRO CO FONDATORE ANDREA ZILLI CON TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.
ALIENI
Ci sono sguardi
che passano vicini
e non lasciano indifferenti.
Una coppia di alieni
raccoglie i frutti del percorso.
L'amore vero
ed il rispetto
sembrano terreno per chi in questa realtà
non si sente come gli altri.
La coppia si scambia sorrisi
nell'indifferenza di persone che vivono
in una realtà che soffoca le vere emozioni,
mantenendo a galla solo il vuoto.
Basta volerlo
e senza bacchetta magica
qualcosa di vero e sincero arriverà.
PORPORA
Ricerchi con prudenza
ogni momento della tua vita.
Chi sei tu?
angelo senz'ali,
purezza in ogni centimetro di pelle.
Ci siamo immersi
in un angolo di cielo color porpora.
Ancora davanti un muro
che fatica a sgretolarsi.
Incomprensioni
ancora da spolverare.
Attendo un momento migliore
per non rovinare questa vertigine.
Quanto vorrei poter parlare liberamente,
ma ho diecimila freni dentro me.
Sento il bisogno di reagire,
ho ai polsi catene e non so il perchè.
Ho molte paure
e l'angoscia m' inquieta.
Avverto il peso
di ogni ingombrante ferita.
Ma sai voglio sperare
per te,
con te,
in te.
Voglio credere che tu racchiuda una vita nuova
come una cascata di piume da incollare
all'anima,
per spiccare il volo librandoci liberi
ed eterni nel nostro angolo di cielo color porpora.
Poesia scritta a quattro mani con Gianluca Clemente nel 2014.
La poesia è contenuta nella prima raccolta "SOGGETTI LIBERI" del 2014.
BOKA
Battito d'ali
sorvola le colline ed i fiumi.
Puoi vedere ragazzi giocare alla guerra,
correre ed ascoltare il cambiamento del vento.
Un gioco,
un'arma a doppio taglio.
Disteso al suolo
e poi in volo per l'ultimo viaggio.
Il tempo si è fermato,
non trovano pace le lacrime della madre.
Era una guerra tra cuori giovani,
cercavano onore
e gradi per comandare.
L'innocenza libera
corre veloce con il suo bagaglio
di coraggio e spensieratezza.
Per questa poesia mi sono ispirato al romanzo "I ragazzi della via Pál ". Un romanzo per ragazzi di Ferenc Molnár, pubblicato per la prima volta a puntate su rivista nel 1907 e destinato anche agli adulti, come denuncia della mancanza di spazi per il gioco dei più giovani.
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