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mercoledì 19 gennaio 2022

UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL NOSTRO CO FONDATORE ANDREA ZILLI CON TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.

 




UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL  NOSTRO CO FONDATORE ANDREA ZILLI CON  TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.




FAVOLE


La realtà

è che siamo anime che continuano a sbagliare.

Fingiamo di essere i campioni,

ma la realtà è che del passato non ricordiamo il marcio.

Siamo quelli che si raccontano le favole

dove l'onesto non ha un ruolo.

Siamo quelli ubriachi delle favole

dove al folle viene servito su un vassoio ancora più potere.

Nel paese dei balocchi

il furbo diventa la rockstar.

La realtà è un viaggio all'Inferno

dove il povero non avrà mai nulla oltre alla speranza.

Noi siamo il demonio che chiede ancora più denaro

e viviamo il presente con gli occhi bendati.

Siamo campioni di parole,

siamo i migliori nelle illusioni.


Poesia inedita del 2022.





LIBERI DI VOLARE


Liberi di volare

liberi di scegliere da che parte stare.

Per troppo tempo schiavi del giudizio

che come una catena lega al collo la fantasia.

Uomo dai un taglio alla routine,

portale nuovo ossigeno

e nuovi colori.

Il nero delle paure alzerà le mani

arrendendosi ai primi raggi di sole.

Liberi di credere nei propri sogni,

liberi di andare controcorrente.

La speranza trova nuove vie per raggiungerci

e saprà attendere quando la strada sarà tortuosa.

Fermati un attimo a pensare uomo,

ritrova piccoli attimi

che possono sembrare dettagli,

ma sono importanti.


Poesia inedita del 2022.






PUPPET 


Ti trovi in mezzo al cerchio,

morti galeggiano all'interno.

Toccano l'esterno

senza superarlo.

Il nero avanza,

avvolge

per poi restituire.

L'odore nell'aria

è saturo di pensieri negativi.

Il carillon risuona

nel silenzio ormai spezzato.

La paura

si veste di tremanti respiri.

C'è un burattino che segna l'ora,

dice è il tuo momento 

e la via si dissolve nel respiro.

Ti vede sparire,

non puoi nascondere la faccia 

dietro al niente.

Galleggiano nell'animo

i dubbi del come uscirne.

Le parole

prigioniere delle labbra

non trovano via di fuga.


La prima versione di questa poesia l'ho scritta tra il 2006 e il 2007.

Questa versione è stata rivista nel 2020.

La poesia parla di un incubo che avevo fatto.








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