UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "MARIANGELA BARALDI ART" DELLA NOSTRA PITTRICE MARIANGELA BARALDI, DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.
In questa foto sono con i miei due gattoni, che come sapete si chiamano Bibo e Cucci. Di solito li porto sempre con me (non abbandonate mai gli animali) ma quando sono stata nel posto che vi descriverò non erano ancora nati!
Esiste un piccolo paesino sulle Dolomiti bellunesi situato nella val zoldana tra due colossi dolomitici il Pelmo e il monte Civetta. Le case e baite, del paese, sono costruite così sotto alle loro pendici che sembra che gli possano fare il solletico!!!
Queste due montagne sono così grandi da togliere il fiato e così fiere ed imperanti che una di loro è soprannominata “il trono di Dio.”
Al mattino quando ci si sveglia al canto delle poiane e delle aquile, che volano in quota, lo spettacolo è unico! Ti sembra di essere fuori dal mondo e che le lancette dell’orologio si siano fermate a tanto tempo fa. In paese non ci sono supermercati ma piccoli negozietti: il fornaio il cui pane e i dolci hanno un profumo intensissimo, il fruttivendolo con delle verdure di orto freschissime e la macelleria con dei salumi tutti appesi in vetrina da leccarsi i baffi!!!
(chi volesse andare al supermercato si deve fare diversi chilometri per raggiungerlo).
Come dicevo prima la macelleria è ricca di ogni bontà tipica montanara. Verso sera se vi incamminate, nelle sue vicinanze, vi può capitare di vedere qualcosa di straordinario!!!! Alle cinque il macellaio di solito chiude il negozio e sembra che qualcuno lo sappia… magicamente dal bosco vicino scende qualcuno e si mette a sedere in strada ad aspettare… il manto inconfondibile rosso lucido e la coda lunghissima: una volpe meravigliosa. Lei attende seduta immobile il passaggio del macellaio che rientra a casa aspettando qualche boccone!!!
Nella parte alta del paese vi sono i Tabià: costruzioni tradizionali interamente in legno. Qui sembra proprio di essere nel passato: sono delle testimonianze della antica vita contadina. I tetti sporgenti le finestrelle sagomate…sembrano casette delle fiabe. Oggi sono ristrutturati e sono diventati case di abitazione privata ma mantengono ugualmente la loro preziosità e autenticità. Soprattutto d’inverno quando la neve crea dei veri e propri muri, i Tabià diventano un tutt’uno con il paesaggio.
Come ogni paesino di montagna anche qui c’è una fonte. L’acqua che sgorga è freschissima e purissima, quando si beve un brivido ti pervade! Il rumore, il fruscio dell’acqua e il ticchettio delle gocce ti invogliano la sete. Segantini, il pittore della montagna per eccellenza, rappresenta perfettamente nelle sue opere la purezza dell’acqua e delle nevi. Da appassionata e studiosa di questo artista ho voluto reinterpretare una sua opera dove proprio è concentrata l’essenza della purezza della montagna. Una giovane si disseta in un momento di vita contadina ma questa sete è quanto mai attuale…. è sete di vita!!!
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