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martedì 16 maggio 2023

UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL NOSTRO CO FONDATORE ANDREA ZILLI CON TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.

 





UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL  NOSTRO CO FONDATORE ANDREA ZILLI CON  TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.






LE ULTIME PAGINE DEL LIBRO


 Hai letto le ultime pagine del libro


davanti ad un tramonto.


Gli occhi rapiti dalle ultime righe,


un viaggio senz'ali sui tetti 


di città così uguali a quelle dei sogni.


Lungo strade che ti sembrava di conoscere


vestivi il ruolo di chi ha tenuto tra le mani il tuo respiro.


Il sole ormai ha toccato la linea dell'orizzonte,


si è voltata anche l'ultima pagina del libro.


Gli occhi tornano a correre lungo la linea della realtà,


ma qualcosa comunque continua a scendere lungo le scale


che portano al cuore.


Se arriva la pioggia 


sei pronta ad accoglierne le carezze.


Piccoli gesti 


così delicati da lasciare un solco dentro di te.


Le strade di quella città


erano come frammenti di vita già vissuta.


Era come quel viaggio


che non si può dimenticare,


sono ricordi incollati sulla pelle.


Hai vestito un ruolo


che ti ha resa protagonista di un viaggio


che sembrava così vero.


Qualcosa comunque resterà,


un segno anche piccolo resterà.




UNA CANDELA TRA LE OMBRE


Ho visto una luce


arrivare da lontano.


Era tutto così confuso,


tutto era avvolto dalle ombre.


Una luce sempre più calda


portava indietro i colori del giorno.


Alla luce di una candela


ho visto due occhi scavarmi dentro.


Mi sono sentito spogliare di ogni lato del mio vivere,


mi sono sentito piccolo così.


Ho avuto di nuovo paura del buio


come quando ero piccolo.


Davanti agli occhi ho visto la mia vita


e mi sono sentito fragile,


privato di ogni scudo.


Avvolti tra le ombre


siamo solo noi due.


Senza rivolgermi la parola


sollevi la polvere da terra allontanandoti.


Un lampo negli occhi,


una verità svelata.


Tutti gli errori di una vita


lì sul piatto.


Uno schiaffo in pieno volto,


un abbraccio immortale.



SARO' NEL VENTO


Resterò qui


su questa terra.


Sarò nel vento del mattino,


sarò nel coraggio di ogni ragazzo.


Del corpo non è rimasto nulla,


ma il pensiero quello non si può cancellare.


Del respiro non è rimasto nulla,


ma il ricordo quello non si può soffocare.


Resterò qui


vicino al coraggio di mia madre.


Le mie idee


ora continueranno a correre.


Ho accettato il rischio


perchè non avrei potuto tradire le mie idee.


Ho pagato la mia opposizione,


ma la giustizia arriva almeno qualche volta.


Ora sono qui


vicino ai ragazzi di oggi.


Nei loro occhi germoglia il desiderio del confronto,


nei loro occhi arde il fuoco della vita.


Ero solo un ragazzo pieno di vita,


ero solo pieno di sani principi.


Su questa pietra


ho lasciato il respiro


e pure il sangue.


Su quel binario


mi hanno spento la vita.


Ero solo un ragazzo


a cui hanno fatto pagare la ribellione.


Le mie idee


ora continueranno a correre.


Sono andato oltre i cento passi,


sono andato oltre le persiane chiuse.


Resterò qui


su questa terra.




La poesia parla di Peppino Impastato.

Giuseppe Impastato, detto Peppino (Cinisi, 5 gennaio 1948 – Cinisi, 9 maggio 1978), è stato un giornalista, conduttore radiofonico e attivista italiano, membro di Democrazia Proletaria e noto per le sue denunce contro le attività di Cosa Nostra, a seguito delle quali fu assassinato il 9 maggio 1978.













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