UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL NOSTRO CO FONDATORE ANDREA ZILLI CON TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.
HIMALAYA
Ho visto arrivarmi addosso la marea
nei tuoi occhi ho scoperto il brivido.
Ho sentito le catene sciogliersi
e guardando le tue labbra
ho sentito un magnitudo lasciarmi in difficoltà.
In quel sorriso
ho visto scivolare tutti i miei limiti.
Voltandomi ho ritrovato il sole
nei miei silenzi ho visto arrivarmi addosso la marea.
Mi sono sentito fragile
come se fosse una montagna da scalare.
Nei tuoi occhi
ho scoperto il brivido.
Le catene cadono dai polsi
e mi ritrovo davanti alla marea.
Ho ascoltato il tuo respiro
e mi sono riscoperto fragile
come se avessi davanti un himalaya da scalare.
ALLE PORTE DELLA CITTA'
Sono ancora qui
davanti alle porte della città.
La notte accompagna un attimo di tregua
prima che il vento riassapori il gusto del fuoco.
Per tutta una vita c'è stato il richiamo,
ogni uomo ne porta i segni sul cuore.
Le braccia di questa città
porteranno mai alla salvezza?
Eserciti si danno battaglia
per stringere tra le dita anche solo una pietra.
Questa guerra porta solo alla follia
e mentre il sangue viene versato sulla parete
il tempo porta via con sé la speranza.
Dentro tutta quella follia
ci sarà mai un attimo di pace?
Dentro tutto questo dolore
ci sarà mai un momento per pregare?
Sono ancora qui
davanti alle porte della città.
Raccolgo le lacrime di chi per una vita ha sperato
e ne porto dentro i segni di tutta questa follia.
La poesia affronta il tema delle Crociate combattute tra XI e XII secolo e in parte prende ispirazione dal film "Le crociate - Kingdom of Heaven (Kingdom of Heaven)", film colossal del 2005 diretto da Ridley Scott, ambientato nell'epoca delle Crociate e incentrato in particolare sul personaggio storico romanzato di Baliano di Ibelin prima e durante l'Assedio di Gerusalemme.
LA MORTE
Ho chiuso gli occhi
sperando di poter cancellare il dolore.
La morte cavalca la follia del genere umano
e trova linfa vitale dalla sofferenza.
Ho visto bambini
guardare negli occhi il proprio padre
e nel silenzio di uno sguardo
lasciare scendere le lacrime dal viso.
La guerra non ha colore
e non ha età.
Nel suo ventre è pronta ad accogliere
i sogni di ogni soldato che attende il proprio momento al fronte.
Benvenuti all'Inferno,
benvenuti nello show.
Il sole oscurato dal fumo,
il vento non porta che l'odore di morte.
Ho agitato le mani
sperando di cancellare l'ennesimo delitto.
La morte cavalca ogni folle pensiero che porta dolore
ed accompagna ogni attimo del soldato al fronte.
Il sonno un ricordo lontano,
non c'è più la notte,
non c'è spazio per la tregua.
La guerra non guarda in faccia nessuno
raccoglie tra le mani un cuore ridotto in frantumi.