Powered By Blogger

mercoledì 4 ottobre 2023

UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL NOSTRO CO FONDATORE ANDREA ZILLI CON TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.

 



UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL  NOSTRO CO FONDATORE ANDREA ZILLI CON  TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.




TU NON CI SEI


Ho attraversato le vie del mondo


chiedendomi se avrei ritrovato i tuoi occhi.


Tra le labbra le parole scottano


mentre ogni emozione sembra sempre più forte.


Porto nella mente un fardello


che avvelena ogni altro pensiero.


Piccoli flash del passato


che ancora sanguinano.


Mi continuo a chiedere come sarà


quando ti avrò davanti.


Il sangue ribolle nelle vene,


la rabbia affila i denti cavalcando i respiri.


Ancora mi domando perchè


hai avvelenato il mio cammino


costringendomi ad essere un'ombra.


Attraverso le vie del mondo


cercando il tuo volto,


cercando un perchè.


Ora sono qui davanti ad una fredda pietra


con solo il nome scolpito.


Ho un fiore per te


anche se non ci dovrebbe essere.


Io sono diverso da te


non ho demoni che mi tengono alla catena


e nemmeno sento il richiamo della bottiglia.


Dentro di me sento ancora tutta la rabbia,


ma ormai resterà confinata in un angolo buio del cuore


perchè tu non ci sei.




In questa poesia si parla del rapporto figli - genitori.

Si parla di quelle situazioni complicate, si parla di famiglie con figli che hanno subito abusi.




SANGUE TRA LE DITA


Un corpo lasciato lì

immerso nel sangue.

Chissà se ripensi all' orso,

chissà se hai rimpianti.

Un' ombra nera avvolge

ogni minuto che passa

mentre chiuso dentro quattro mura

temi la reazione della gente.

Hai sangue tra le dita

e sulle labbra.

Quella sete di violenza

consuma la tua anima.

La resa dei conti

è all' ordine del giorno,

ma tante volte diventa solo un' immagine ingiallita.

Avrai il coraggio di piegare il capo

e riconoscere l'errore?

Avrai il coraggio di uscire dalla bolla che ti tiene protetto

e accettare il peso della vergogna.



La poesia affronta la vicenda dell'orsa Amarena.





HO CHIESTO A DIO


Quando arrivava la notte


e le candele si spegnevano


chiedevo un attimo ancora per poter parlare.


Avevo mille cose da chiedere,


mille domande chiuse nelle labbra.


Ho chiesto a Dio


di fermare la guerra


e di restituire i sogni a tutti noi.


Le ombre erano tutte vicino a me


e ascoltavano pazientemente il mio respiro.


Ho chiesto a Dio 


di riportare a casa quel fratello perso al fronte.


Chissà se ascolterà le mie parole


oppure se tutto questo resterà lettera morta.


Avevo mille cose da chiedere


mentre gli occhi ormai stanchi hanno  cominciato a chiudersi.


Vorrei riaprirli


e scoprire che tutto è tornato come prima.


Vorrei riaprirli


e riavere quel fratello perso al fronte.













Nessun commento:

Posta un commento