INTERVISTA INEDITA DI LT 4 BLOG:
GIANFRANCO FAVERO E PATRIZIA ALIS INTERVISTANO LA BRAVISSIMA SCRITTRICE AMATORIALE VANNA VEZZOSI PER LT 4 BLOG.
Ognitempo
Di Vanna Vezzosi
<<Maresciallo, la prego… Non può rilasciare Malvolio!>>
<<Mi dispiace, dottoressa. Non esistono prove che furto della Pala di San Marco del Botticelli sia stato commissionato da lui.>>
Sabina Di Barolo, nota esperta d’arte, consulente civile presso il Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale serrò le labbra con disappunto. Far condannare uno dei maggiori trafficanti illegali del secolo sarebbe stato un bel colpo.
<<Capisco. Devo restituire il Guardian.art2061-X20?>>
<<Ma no, Dottoressa, cosa dice…>> il maresciallo Gualtieri si passò nervosamente una mano sulla nuca. << lei è pienamente accreditata… e poi con il Guardian.art2061-X20 è una di noi!>> concluse l’ufficiale.
Oltreché essere rintracciabile in qualsiasi momento…
<<Per ora, non si può fare altro.>> proseguì l’uomo, dirigendosi verso la porta del suo ufficio. <<Se ci saranno sviluppi, la avvertiremo immediatamente.>>
<<Buonasera, Maresciallo.>> sospirò la donna. <<Vieni, Ognitempo.>> disse al robot che fino a quel momento era rimasto immobile, quasi fosse una scultura post-postmoderna.
<<Scusi, Dottoressa… ma volevo chiederglielo da un po’… perché l’ha chiamato così?>>
<<Ho preso il nome dal Cantico delle Creature. Mi sembrava ideale per la mia ombra robotica>> Così dicendo toccò gentilmente il robot che si era fermato al suo fianco.
<<Ognitempo… nome stravagante per un vanto della robotica italiana, interamente costruito in Italia ed esportato ovunque!>> aggiunse Gualtieri allegramente.
<<Ecco perché un nome inglese…>> rispose l’esperta <<Guardian.art, guardiano dell’arte…>>
<< Infatti può riconoscere qualsiasi opera d’arte esistente, e distinguerla da eventuali falsi. La serie 2061 è la più avanzata, prodotta proprio per il bicentenario.>>
<< Mi hanno detto che la classe X ha un’A.I. evolutiva, ossia apprende in base alle esperienze... lo stesso principio dell’intelligenza umana.>>
<<Brava! Sa anche a cosa corrisponde la matricola 20?>>
<<Al modello con movimento a quattro eliche, davvero silenzioso e versatile.>>
<<Promossa! Arrivederla, dottoressa.>> le strinse la mano e apri la porta.
Salita in ascensore, Sabina si voltò a guardare il suo compagno meccanico e sorrise. Una trottola di un metro e settanta di altezza per un metro di diametro. Il progettista si era ispirato per la forma al distintivo dei poliziotti americani delle vecchie serie TV, almeno così le avevano detto. Nella parte superiore, al centro, c’era un cono di metallo… una testa piuttosto rozza, invero. Avevano sagomato la lamiera con due fori triangolari obliqui che avrebbero dovuto rappresentare gli occhi e un’ampia fessura rettangolare che avrebbe dovuto essere la bocca. Quando il robot era spento o in stand-by questi elementi erano grigio scuro, ma come si accendeva gli occhi assumevano vari colori, e la linea di pixel luminosi nello spazio destinato alla bocca poteva assumere alcune espressioni standard: curva giù, curva su, dritta.
Il suo alleato nella lotta contro il traffico illegale d’arte.
Il taxi li aspettava per portarli a teatro.
<<Ci andiamo lo stesso, Sabina?>> la voce metallica del robot la distolse dai suoi pensieri.
<<Certo, Ognitempo. È un nuovo allestimento del Nabucco, creato per il bicentenario. Un evento unico. Voglio che tu veda da dove veniamo, e una parte di quello che difendiamo. L’arte, fortunatamente, ha anche aspetti intangibili. E quelli non li possono rubare.>>
La CPU di Ognitempo iniziò la procedura. Un malfattore era sfuggito alla giustizia umana. Ora avrebbe sperimentato quella robotica.
Più tardi, nel buio del palco a loro riservato, una minima parte di CPU si abbandonò alle note di Verdi. Il restante si connetté wi-fi con tutti i Guardian.art in servizio al mondo. Sottopose loro il caso e tutte le prove, anche quelle più inconsistenti. I robot analizzarono tutto con scrupolo. Decisero all’unanimità per un verdetto di colpevolezza ed eseguirono la sentenza: ogni Guardian.art prese un aspetto della vita di Carlo Malvolio e lo cancellò con grande cura da ogni banca dati al mondo, in modo che non ne rimanesse neppure la minima traccia. I suoi beni furono liquidati e destinati a opere di carità.
I cantanti intonarono Cadran, cadranno i perfidi… proprio su quest’aria, Ognitempo eliminò l’atto di nascita, ottenendo come risposta:
Tutti i file anagrafici sono stati cancellati.
Soggetto Carlo Malvolio inesistente.
Nota biografica.
Vanna Vezzosi nasce a Torino e ora vive in un paesino della provincia. Fin da piccola compone poesie, riempie pagine e pagine di quaderni e block notes con spunti che un giorno spera di trasformare in racconti.
Nel 2008, per scherzo, partecipa a un concorso letterario indetto con la collaborazione della Fiera del Libro. Non è fra i vincitori, ma capisce che ama scrivere e decide di continuare a farlo.
Le sue passioni sono i grandi robot, dagli storici (Goldrake, Mazinga Z, Grande Mazinga, Jeeg, Gundam 0078) a seguire, fino ai più recenti (Dendoh e Gundam Unicorn), anime e cartoni animati da tutto il mondo e la lettura. I suoi generi preferiti sono la fantascienza, il fantasy e il giallo di deduzione.
Nessun commento:
Posta un commento