PORTOGRUARO:
GRANDE MOSTRA D'ARTE AL "FAI ARTE ATELIER CASTALDI" IL 7 SETTEMBRE 2024 ALLE ORE 18:00 DENOMINATA "COMING SOON" DI STEFANIA MELIS.
FONDATORI: GIANFRANCO FAVERO, FRANCESCA CALZAVARA, FRANCESCA PUPA. CO FONDATORI: SERENA DUMINUCO, ANDREA ZILLI, MATTEO GARETTI. PRESIDENTE DELEGATA E IN SOSTEGNO MADRINA: MARIA TERESA CAPUTO. CO FONDATORE FF: DEBORAH RUSSO. VICE PRESIDENTE: MARIANGELA BARALDI, AURORACELESTE. MADRINA ONORARIA: FRANCESCA CALZAVARA. AMMINISTRATORE DELEGATO: FRANCESCA RICHICHI. DIR. GRAFICA: GIULIANA SANTORO. COLLAB: ANTONELLA SARO.
PORTOGRUARO:
GRANDE MOSTRA D'ARTE AL "FAI ARTE ATELIER CASTALDI" IL 7 SETTEMBRE 2024 ALLE ORE 18:00 DENOMINATA "COMING SOON" DI STEFANIA MELIS.
SERVIZIO DELLA NOSTRA JEMY SULLA GRANDISSIMA CANTANTE MARIELLA NAVA.
JEMY & MARIELLA NAVA |
Mariella Nava
Vanta differenti collaborazioni con vari artisti tra cui Renato Zero che le chiese di scrivere il pezzo che vinse Sanremo nel 1990 / 1991 spalle al muro di Renato Zero.
Spalle al muro tiene presente un volantino che l’artista trovò all’interno del suo appartamento e da lì scrisse questa canzone infatti lei afferma nelle sue interviste che ogni simbolo può creare una musica.
Lavora con differenti artisti italiani tra cui Mango, Bocelli, Celentano e Morandi e altri nomi della musica italiana.
Collaborò col grande Lucio Dalla interpretando una canzone dal titolo notte americana.
Mariella Nava è nota per aver scritto una canzone sulla violenza contro le donne.
Tra i vari titoli di canzoni ricordiamo cuore mio e spalle al muro e tante altre.
È stato un grande onore per noi di LT 4 BLOG conoscere una grandissima cantautrice come Mariella Nava .
Comunicato Stampa del 3 agosto 2024
IPAB Francescon: replica al Sindaco
Il gruppo Per un’Altra Portogruaro: “Contraddizioni, poca aderenza alla realtà dei fatti, non coinvolgimento delle istituzioni: nulla è cambiato nello stile di questa nuova amministrazione”
Precisiamo che quanto ha fatto emergere il nostro gruppo nasce da anni di silenzi e di poca trasparenza nella gestione delle amministrazioni dal 2015 ad oggi, molti di quei protagonisti sono seduti ancora tra i banchi del consiglio con diversi ruoli.
Ci spiace constatare nuovamente che per giustificare le proprie scelte o mancanze anche questa amministrazione scelga di scaricare la colpa altrove. Su questa vicenda dell’IPAB entrambe le ultime due amministrazioni sono coinvolte: tentare di raccontare ai cittadini che si sono ereditate questioni dal centrosinistra emerse durante il proprio governo nel 2017 e che non si ha avuto la capacità di risolvere in sette anni di governo del centrodestra è un modo per mistificare i fatti.
Alcune riflessioni in merito a quanto scrive il Sindaco.
- la legge a cui fa riferimento è cambiata nel 2017 e presentava difficoltà interpretative;
- Collovini è rimasto Presidente fino a marzo 2018, quindi aveva tutte le ragioni per avere il tempo dal Comune di ricevere indicazioni precise di applicazione;
- per dirimere la questione le Amministrazioni Comunali che si sono susseguite in più di 5 anni si sono poste il problema di modificare cautelativamente o eventualmente anche come scelta di politica tariffaria, di modificare il regolamento?
- in occasione del bilancio, quando si approvano le aliquote IMU e quindi le applicazioni, perché non è stato affrontato il problema?
- non avendo fatto questa scelta, perché le giunte di centrodestra hanno aspettato 5 anni per fare l'ingiunzione di pagamento?
- il Sindaco, esprimendo fiducia all'attuale Consiglio di Amministrazione e in particolare alla Presidente, per evidenti questioni politiche, ha scelto cosa vuole fare: applicare la sentenza e fare ingiunzione di pagamento negli interessi del Comune e della comunità oppure attendere volutamente il ricorso dell’IPAB con lo scopo di attendere e non esprimersi a riguardo?
- se la Casa di Riposo ha ragione, di conseguenza il Comune che indirizzo dà al Consiglio di Amministrazione nel rapporto fiduciario in essere? Per assurdo di fare ricorso al Comune?
- questioni così delicate, che riguardano gli interessi del Comune e della collettività, possono essere trattate in maniera così superficiale e fuori dalle sedi istituzionali?
- le commissioni sono nominate e possono essere operative, perché il Sindaco invece di intervenire in prima persona, giustificando l'operato dell'attuale Presidente e cercando di scaricare le responsabilità addirittura andando indietro a 5 anni precedenti, non ha ritenuto di invitare la commissione preposta ad affrontare l'argomento?
Attendiamo di vedere come il Sindaco vorrà concretizzare la sua apertura all'opposizione.
UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL NOSTRO CO
FONDATORE ANDREA ZILLI CON TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.
CORPO MALATO
Vorrei con una spugna cancellare
tutta la follia che porta la noia.
Non è uno sguardo bendato
è lo specchio della criminalità.
Vite innocenti
spezzate per gioco.
Destini spezzati
da un corpo malato.
La resa dei conti arriverà
e guardando in faccia la propria nullità
si nasconderà per la vergogna.
La coscienza affogata nell'esibizionismo
del lato più folle,
chi dietro uno schermo grida morte
non può mascherare la propria complicità.
Tutti sono sulla stessa giostra
di questo mondo malato
che ha perso ogni rispetto.
Vivono dentro una realtà
dove esibiscono il loro lato più malato.
LA POESIA PRENDE ISPIRAZIONE DALLA VICENDA SUCCESSA IN SARDEGNA DOVE UN RAGAZZINO INSIEME AGLI AMICI HA LANCIATO UN GATTINO GIU' DA UN PONTE A LANUSEI.
LA PROPRIA LUCE
La belva oscura
si fa strada tra le armi affilate.
Dalla bocca di fiamme
libera la propria sentenza.
Gli occhi del nemico
avvolti dal terrore.
La notte trova la propria luce
dal fuoco che dalla bocca arriverà dentro la paura.
Tremano le mura
della città sotto l'assedio.
Gli occhi segnati dal pensiero
mentre ogni timore scava solchi nella mente.
Cadrà ogni pietra
e sotto le frecce
riposerà la gloria.
La belva oscura
colpirà con forza
cercando una breccia.
La notte è avvolta dalle fiamme
per il silenzio non è ancora il momento.
Sotto l'attacco dal cielo
troveremo la dimora eterna.
La "Belva oscura" sarebbe l'ariete.
L'ariete era un'arma da assedio. Veniva usato per sfondare le porte di accesso delle fortezze e dei castelli, o le mura quando non erano particolarmente spesse, praticandovi delle brecce. Probabilmente inventato dagli Assiri nel IX-VIII secolo a.C., fu usato per la prima volta in occidente dagli spartani nel 427 a.C. durante l'assedio di Platea.
In realtà più che il classico ariete ho pensato ad una versione molto più oscura e avvolta dalle fiamme un pò come si vede nel terzo film della saga Il Signore degli Anelli.
IL TEMPO DONATO
Ho lasciato andare la mano
e ho accettato il tempo che è stato donato.
Avrei voluto mille attimi ancora
da scrivere sulla pelle tremante.
Ci sono cose che resteranno tra le labbra,
ci sono momenti che non torneranno.
Ho lasciato andare il momento
soffocando ogni singola emozione.
Avrei voluto con un colpo di spugna
riscrivere nuove pagine di quel libro.
Avrei voluto mille attimi ancora
perchè c'era ancora tanto di cui parlare.
Ci sono strade destinate a separarsi,
la sabbia nella clessidra ha finito di scendere.
Non si è mai pronti,
non lo saremo mai.
Vivere ancora per un attimo quel sorriso
e ritrovare quelle semplici attenzioni.
Ho lasciato andare la mano
nascondendo in un apparente serenità
il volto sgretolato.
UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL NOSTRO CO
FONDATORE ANDREA ZILLI CON TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.
RUGGINE
Gratta via la ruggine
torna a respirare.
Chiusa in una bolla per troppo tempo
in cui i sogni
erano nascosti sotto veli di parole
strette in gola.
Prigioniera delle ansie
e delle paure
che hanno portato la ruggine tra le
dita.
Liberati da tutto quello che è un
ostacolo
trova il coraggio di svestire il
corpo da tutta la polvere.
E' tornato il momento di respirare
e di riprendere in mano il tempo.
Immaginare di bombardare quella
prigione
che ti condanna ad essere un'ombra
non basta più
ora scava solchi riscoprendo lati di
te
che le catene avevano nascosto.
TEMPESTA
Hai stretto in un abbraccio
quel peluche
cercando di nascondere la tristezza.
Oltre le quattro mura
il cielo è da tempesta.
Le parole si sovrappongono
scavando solchi nell'intreccio di un
legame ormai consumato.
Fredde lacrime
scavano il viso.
Il tuo mondo è vittima di un
terremoto
e guardando il buio provi ad
immaginare una luce
ha portare quiete a tutta
quest'atmosfera.
Stringendo un vecchio peluce
cerchi un salvagente che ti riporti
a terra.
Guardando la notte
cerchi di isolare tutta quella
rabbia.
SAGOMA D'ARIA
La porta aperta
dava verso l'orizzonte.
Un gioco di nuvole blu
che si rincorrono in un vortice di luce.
Un salto nel vuoto
chiedendosi quanto di reale c'è in
un mondo onirico.
Trovandosi a testa in giù
risali il dorso di una sagoma
d'aria.
L'infinito bussava alla porta di
quella dimora
cercando in un abbraccio il brivido
dell'emozione.
Le nuvole blu sono sempre lì
mentre scivoli verso il basso
fagocitata da pensieri che come lame
sezionano il tuo corpo.
In una metamorfosi
intrecci il tuo corpo con una bolla
d'aria
che racchiude al suo interno la
follia di un sogno.
Guardando le nuvole blu
ti ritrovi a chiedere quanto di
questo mondo
potresti portare negli occhi al tuo risveglio.
Guardando le nuvole blu
vorresti toccarle
e lasciare un solco nel tuo volto
sorpreso
aspettando un nuovo viaggio.