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giovedì 8 agosto 2024

UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL NOSTRO CO FONDATORE ANDREA ZILLI CON TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.

 



UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL  NOSTRO CO 

FONDATORE ANDREA ZILLI CON  TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.



CORPO MALATO


Vorrei con una spugna cancellare


tutta la follia che porta la noia.


Non è uno sguardo bendato


è lo specchio della criminalità.


Vite innocenti


spezzate per gioco.


Destini spezzati


da un corpo malato.


La resa dei conti arriverà


e guardando in faccia la propria nullità


si nasconderà per la vergogna.


La coscienza affogata nell'esibizionismo


del lato più folle,


chi dietro uno schermo grida morte


non può mascherare la propria complicità.


Tutti sono sulla stessa giostra


di questo mondo malato


che ha perso ogni rispetto.


Vivono dentro una realtà


dove esibiscono il loro lato più malato.



LA POESIA PRENDE ISPIRAZIONE DALLA VICENDA SUCCESSA IN SARDEGNA DOVE UN RAGAZZINO INSIEME AGLI AMICI HA LANCIATO UN GATTINO GIU' DA UN PONTE A LANUSEI.




LA PROPRIA LUCE


La belva oscura


si fa strada tra le armi affilate.


Dalla bocca di fiamme


libera la propria sentenza.


Gli occhi del nemico 


avvolti dal terrore.


La notte trova la propria luce


dal fuoco che dalla bocca arriverà dentro la paura.


Tremano le mura


della città sotto l'assedio.


Gli occhi segnati dal pensiero


mentre ogni timore scava solchi nella mente.


Cadrà ogni pietra


 e sotto le frecce


riposerà la gloria.


La belva oscura


 colpirà con forza


cercando una breccia.


La notte è avvolta dalle fiamme


per il silenzio non è ancora il momento.


Sotto l'attacco dal cielo


troveremo la dimora eterna.




La "Belva oscura" sarebbe l'ariete.

L'ariete era un'arma da assedio. Veniva usato per sfondare le porte di accesso delle fortezze e dei castelli, o le mura quando non erano particolarmente spesse, praticandovi delle brecce. Probabilmente inventato dagli Assiri nel IX-VIII secolo a.C., fu usato per la prima volta in occidente dagli spartani nel 427 a.C. durante l'assedio di Platea.

In realtà più che il classico ariete ho pensato ad una versione molto più oscura e avvolta dalle fiamme un pò come si vede nel terzo film della saga Il Signore degli Anelli.





IL TEMPO DONATO


Ho lasciato andare la mano


e ho accettato il tempo che è stato donato.


Avrei voluto mille attimi ancora


da scrivere sulla pelle tremante.


Ci sono cose che resteranno tra le labbra,


ci sono momenti che non torneranno.


Ho lasciato andare il momento


soffocando ogni singola emozione.


Avrei voluto con un colpo di spugna


riscrivere nuove pagine di quel libro.


Avrei voluto mille attimi ancora


perchè c'era ancora tanto di cui parlare.


Ci sono strade destinate a separarsi,


la sabbia nella clessidra ha finito di scendere.


Non si è mai pronti,


non lo saremo mai.


Vivere ancora per un attimo quel sorriso


e ritrovare quelle semplici attenzioni.


Ho lasciato andare la mano


nascondendo in un apparente serenità


il volto sgretolato.

















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