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mercoledì 9 aprile 2025

UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL NOSTRO CO FONDATORE ANDREA ZILLI CON TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.

 








UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL  NOSTRO CO 

FONDATORE ANDREA ZILLI CON  TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.



MASCHERE

 

Le luci si spengono

 

aprendo le porte ad un nuovo viaggio.

 

In un susseguirsi di sagome in maschera

 

si riempie la scena.

 

Il respiro trattenuto

 

prima del prossimo atto.

 

Dietro sguardi

 

che si confondono dietro emozioni.

 

In un susseguirsi di maschere

 

viene svelata la tragedia.

 

Quegli occhi velati dal pianto

 

che una maschera raccoglie

 

saranno lama profonda nella mente di chi guarda.

 

Dentro un vortice nero

 

si libera  quel senso d'impotenza

 

che scava dentro l'anima.

 

Ancora un passo,

 

attorno il silenzio si mescola con le fiamme.

 

Sagome in maschera

 

attraversano quel respiro sospeso

 

in attesa del prossimo passo.

 

Oltre quell'ombra

 

c'è un fuoco che arde

 

come una lama scaverà dentro una lacrima.

 

Dentro quegli sguardi curiosi

 

il brivido della tragedia.







NELLA MIA MENTE

 

Ho fermato per un attimo il tempo

 

ed eravamo soli.

 

Chiusi dentro una bolla d'aria

 

che dopo pochi attimi è scoppiata.

 

Era tutto nella mia mente

 

ma dopo un respiro ho perso la strada.

 

Tutte le parole che avrei voluto dire

 

sono rimaste sulla punta della lingua.

 

Ho immaginato di camminare

 

fino alla porta dei tuoi occhi.

 

Ho immaginato di tuffarmi

 

dentro quel mare straniero.

 

Quella bolla d'aria

 

ci legava senza catene.

 

E' bastato un attimo

 

per fermare il tempo.

 

Ho perso la direzione

 

e mi sono sentito così fragile.

 

Ho immaginato di bussare alla porta,

 

ma tu hai aperto solo quando chiudevo gli occhi.

 

Era tutto nella mia mente,

 

era tutto dentro di me.






PELLE

 

 Un giorno tornerà

 

quella carezza strappata.

 

Il ricordo chiuso in una bolla senza ossigeno

 

perchè il peso è troppo grande.

 

Un respiro spezzato

 

prima che un cono di luce fermasse la mano armata.

 

Il giorno era nato con le ali spezzate

 

e portava dentro di se l'immenso dolore.

 

Gli occhi,

 

quegli occhi imploranti

 

coperti per non fermare la mano.

 

Dentro il cuore di un padre

 

le immagini di ricordi indelebili bagnati dalle lacrime

 

si intrecciano al suono di una canzone.

 

Quel mattino si aprirono le porte del Paradiso,

 

ma quei segni sulla pelle sarebbero rimasti un pugno sul petto.

 

Un giorno tornerà

 

l'abbraccio ad un padre che ancora desidera anche solo un minuto

 

in cui liberare tutto quell'amore incatenato ad un destino voluto da altri.

 

Quegli occhi profondi

 

sono dentro ogni più semplice cosa.

 

Dentro la delicatezza di un' alba

 

o dentro il volo di una rondine.

 

 

LA POESIA E' DEDICATA ALLA FIGURA DI FEDERICO ALDROVANDI.











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