UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL NOSTRO CO
FONDATORE ANDREA ZILLI CON TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.
MASCHERE
Le luci si spengono
aprendo le porte ad un nuovo viaggio.
In un susseguirsi di sagome in maschera
si riempie la scena.
Il respiro trattenuto
prima del prossimo atto.
Dietro sguardi
che si confondono dietro emozioni.
In un susseguirsi di maschere
viene svelata la tragedia.
Quegli occhi velati dal pianto
che una maschera raccoglie
saranno lama profonda nella mente di chi
guarda.
Dentro un vortice nero
si libera
quel senso d'impotenza
che scava dentro l'anima.
Ancora un passo,
attorno il silenzio si mescola con le
fiamme.
Sagome in maschera
attraversano quel respiro sospeso
in attesa del prossimo passo.
Oltre quell'ombra
c'è un fuoco che arde
come una lama scaverà dentro una lacrima.
Dentro quegli sguardi curiosi
il brivido della tragedia.
NELLA MIA MENTE
Ho fermato per un attimo il tempo
ed eravamo soli.
Chiusi dentro una bolla d'aria
che dopo pochi attimi è scoppiata.
Era tutto nella mia mente
ma dopo un respiro ho perso la strada.
Tutte le parole che avrei voluto dire
sono rimaste sulla punta della lingua.
Ho immaginato di camminare
fino alla porta dei tuoi occhi.
Ho immaginato di tuffarmi
dentro quel mare straniero.
Quella bolla d'aria
ci legava senza catene.
E' bastato un attimo
per fermare il tempo.
Ho perso la direzione
e mi sono sentito così fragile.
Ho immaginato di bussare alla porta,
ma tu hai aperto solo quando chiudevo gli
occhi.
Era tutto nella mia mente,
era tutto dentro di me.
PELLE
Un giorno tornerà
quella carezza strappata.
Il ricordo chiuso in una
bolla senza ossigeno
perchè il peso è troppo
grande.
Un respiro spezzato
prima che un cono di luce
fermasse la mano armata.
Il giorno era nato con le
ali spezzate
e portava dentro di se
l'immenso dolore.
Gli occhi,
quegli occhi imploranti
coperti per non fermare
la mano.
Dentro il cuore di un
padre
le immagini di ricordi
indelebili bagnati dalle lacrime
si intrecciano al suono
di una canzone.
Quel mattino si aprirono
le porte del Paradiso,
ma quei segni sulla pelle
sarebbero rimasti un pugno sul petto.
Un giorno tornerà
l'abbraccio ad un padre
che ancora desidera anche solo un minuto
in cui liberare tutto
quell'amore incatenato ad un destino voluto da altri.
Quegli occhi profondi
sono dentro ogni più
semplice cosa.
Dentro la delicatezza di
un' alba
o dentro il volo di una
rondine.
LA POESIA E' DEDICATA ALLA FIGURA DI
FEDERICO ALDROVANDI.
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