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mercoledì 22 aprile 2020




PIEMONTE:

NUOVI AGGIORNAMENTI DALLA REGIONE PIEMONTE AL RIGUARDO DELLA SITUAZIONE COVID 19.



Mercoledì 22 aprile

Ore 19. 3.200 pazienti guariti e 1.938 in via di guarigione. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 3.200 (224 in più di ieri): 301 (+32) in provincia di Alessandria, 124 (+13) in provincia di Asti, 152 (+3) in provincia di Biella, 335 (+28) in provincia di Cuneo, 257 (+16) in provincia di Novara, 1.633 (+103) in provincia di Torino, 169 (+11) in provincia di Vercelli, 188 (+18) nel Verbano-Cusio-Ossola, 41 provenienti da altre regioni. Altri 1.938 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
Ore 19. I decessi salgono a 2.598. Sono 74 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 11 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 2.598 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 505 ad Alessandria, 132 ad Asti, 154 a Biella, 196 a Cuneo, 228 a Novara, 1.105 a Torino, 146 a Vercelli, 104 nel Verbano-Cusio-Ossola, 28 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Ore 19. Il Bollettino dei contagi. Sono 22.854 (+705 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3020 in provincia di Alessandria, 1.269 in provincia di Asti, 840 in provincia di Biella, 2.187 in provincia di Cuneo, 2.123 in provincia di Novara, 11.091 in provincia di Torino, 1.014 in provincia di Vercelli, 960 nel Verbano-Cusio-Ossola, 217 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 133 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 273 (-18 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.027. Le persone in isolamento domiciliare sono 11.818. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 113.930, di cui 58.804 risultati negativi.
Ore 18.45. Massimo impegno per i lavoratori di Scarpe&Scarpe. Lo ha garantito l’assessore Elena Chiorino dopo la videoconferenza presso il Ministero dello Sviluppo economico del tavolo di crisi per la catena di calzature, che ha presentato istanza di concordato preventivo al Tribunale Fallimentare ed ha alle sue dipendenze circa 1800 dipendenti, 427 dei quali in Piemonte, che da febbraio non percepiscono lo stipendio. Durante i lavori è emerso che la società ha richiesto di accedere alla cassa integrazione in deroga.
“La Regione - aggiunge Chiorino - intende impegnarsi al massimo attivando tutti gli strumenti a disposizione per tentare di individuare ogni strada percorribile, con l’azienda e i sindacati, per non perdere questa importante realtà imprenditoriale operante e i posti di lavoro che garantisce”.
Ore 18.30. Tutte le info per l’accesso al credito delle mpmi. E’ attiva la pagina web con tutte le informazioni riguardanti la concessione di contributi a fondo perduto per sostenere le micro, piccole e medie imprese e i lavoratori autonomi nell’attivazione di operazioni finanziarie connesse ad esigenze di liquidità. Lo stanziamento della Regione è di oltre 7 milioni di euro.
Ore 17.30. In ultimazione il ddl “Burocrazia zero”. Abbattere il più possibile le procedure burocratiche e agevolare la ripartenza economica incentivando il tessuto produttivo saranno i contenuti di un disegno di legge regionale in fase di ultimazione.
Al centro dell’attenzione anche la garanzia della legalità e il contrasto al rischio di infiltrazioni da parte della criminalità, temi che il presidente Alberto Cirio ha affrontato oggi con il prefetto di Torino.
Ore 17.30. Si sta rimodulando il Piano della competitività. La Regione Piemonte sta rimodulando il Piano della competitività da 600 milioni di euro, predisposto e pronto per essere presentato prima che iniziasse l’emergenza Coronavirus e ora in fase di ridefinizione per rispondere alle criticità causate dalla pandemia. Basato per circa il 50% su fondi europei e pensato per essere attuato nell’arco di due anni, dovrà ora essere messo in grado di generare una ricaduta immediata nell’arco di tre mesi e poter così iniettare nel sistema le risorse necessarie a supportare la ripartenza economica.
Ore 17. Una seconda unità mobile per i tamponi nelle Rsa. E’ stata consegnata questa mattina, presso l’azienda ospedaliera-universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, la seconda unità mobile destinata ad effettuare tamponi in modo prioritario su operatori e ospiti delle Rsa piemontesi, ad integrazione della pianificazione ordinaria già disposta dalle Asl, messa a disposizione dall’associazione “Prevenzione e salute km zero”.
L’assessore regionale al Welfare, Chiara Caucino, ringrazia “per il grande spirito di collaborazione mostrato dal Coordinamento regionale delle Società di Mutuo Soccorso del Piemonte, presieduto da Pietro Alioto, in sinergia con la Fondazione Centro per lo Studio e la documentazione delle Società di Mutuo Soccorso, guidata da Guido Bonfante, i quali si sono attivati tramite la SOMS di Castellazzo Bormida per mettere a disposizione della collettività piemontese un camper che verrà utilizzato per i tamponi nelle Rsa, in linea con le finalità che le Società di Mutuo Soccorso perseguono quotidianamente”. Il nuovo mezzo affianca a quello di FAB SMS, operativo da alcuni giorni.
Ore 14. Riapertura dei centri di raccolta del verde. La Regione Piemonte ha consentito la riapertura dei centri di raccolta per il conferimento del verde a condizione di mettere in atto alcune indicazioni di tutela della salute dei lavoratori e degli utenti.
Ore 13. Vertice tra Regione e sistema bancario. L’assessore regionale alle Attività economiche e produttive, Andrea Tronzano, ha incontrato in videoconferenza i rappresentanti del sistema bancario, rappresentati da Teresio Testa, presidente regionale Abi, dal suo vice Fabrizio Simonini e da una quindicina di colleghi di vari istituti di credito piemontesi. L’appuntamento è stato utile proprio per mettere in evidenza che le banche non si contrappongono alle imprese ma lavorano proprio per erogare in modo coordinato e in tempi rapidi le risorse ad esse necessarie per affrontare questo difficile periodo.
L’incontro, fortemente voluto dall’assessore, aveva come tema principale fare il punto sulla omogeneità delle procedure attivate dalle banche con i loro clienti, sulle moratorie, sulla cassa integrazione e sulla liquidità. Tutti hanno convenuto che, pur nell’esigenza di tarare le aspettative del sistema imprenditoriale che sono orientate all'immediatezza, le procedure non possono essere frettolose anche e soprattutto a garanzia dell’imprenditore stesso e delle specificità delle singole imprese. Procedure comunque operative, e il credito stabilito sulla soglia dei 25.000 euro per chi ha presentato domanda è in fase di erogazione nel giro di qualche giorno per la singola posizione. Gli istituti si sono già attivati da tempo per le moratorie sui mutui e sono state concesse la maggior parte delle richieste; il credito da 25.000 euro è operativo, mentre l’anticipazione della cassa in deroga per alcune banche è già attiva ed è in via di estensione su altri istituti grazie anche all’intervento del Fondo di Garanzia della Regione Piemonte. “Un incontro necessario che ho voluto per dissipare i dubbi sulle tempistiche di erogazione della liquidità e sulla omogeneità dei comportamenti sul territorio commenta Tronzano - Sarà un appuntamento periodico perché i nostri imprenditori devono essere certi che il sistema Piemonte è al loro fianco con tutte le armi possibili".

Martedì 21 aprile

Ore 20. Insediato il gruppo di lavoro sulla sanità. Il gruppo di esperti che affiancherà la Giunta regionale per la gestione della Fase 2 dell’emergenza Coronavirus in Piemonte si è insediato questo pomeriggio nella sede dell’Assessorato regionale alla Sanità, alla presenza del presidente Alberto Cirio e dell’assessore Luigi Icardi,
Il coordinatore Ferruccio Fazio, già ministro della Salute e oggi sindaco di Garessio, ha rilevato come l’emergenza renda indispensabile agire immediatamente sul fronte della medicina territoriale attraverso un percorso condiviso con tutti gli interlocutori del comparto, dai medici di medicina generale, agli infermieri, ai nuovi operatori delle Usca. “Come da indicazione del presidente Cirio - ha sintetizzato - entro luglio presenteremo un piano organizzativo applicabile operativamente già a settembre. Nell’immediato, forniremo alla politica delle indicazioni tecniche e scientifiche sulle misure di contenimento sociale, in vista della scadenza del 3 maggio”. 
Ore 19.30. 2.976 pazienti guariti e 1.747 in via di guarigione. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte comunica che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 2.976 (208 in più di ieri): 269 (+7) in provincia di Alessandria, 111 (+12) in provincia di Asti, 149 (+35) in provincia di Biella, 307 (+21) in provincia di Cuneo, 241 (+11) in provincia di Novara, 1.530 (+113) in provincia di Torino, 158 (+5) in provincia di Vercelli, 170 (+4) nel Verbano-Cusio-Ossola, 41 provenienti da altre regioni. Altri 1.747 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
Ore 19.30. I decessi diventano 2.524. Sono 71 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 18 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 2.524 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 488 Alessandria, 130 Asti, 150 Biella, 185 Cuneo, 227 Novara, 1.072 Torino, 143 Vercelli, 101 Verbano-Cusio-Ossola, 28 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 22.149 (+712 rispetto a ieri, incremento rapportato al raddoppio del numero di tamponi eseguiti tra domenica, circa 3.000, e lunedì, quasi 6.000), le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte. Su base provinciale: 2.962 Alessandria, 1.234 Asti, 809 Biella, 2.128 Cuneo, 2.031 Novara, 10.699 Torino, 996 Vercelli, 947 Verbano-Cusio-Ossola, 218 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi, 125 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 291 (-10 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.195. Le persone in isolamento domiciliare sono 11.416. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 107.850, di cui 55.052 risultati negativi.
Ore 18. Donazione Rotary. L’assessore alle Politiche sociali,  Chiara Caucino, esprime vivo apprezzamento per la donazione di 2000 mascherine e di una tanica di liquido disinfettante.effettuata dal Distretto Rotary 2031 (Alto Piemonte e Valle d’Aosta), Il materiale è stato destinato in parte a FISH/ANFFAS e in parte a Fio.PSD, (Federazione Italiana degli Organismi per le Persone Senza Dimora), l’associazione presieduta da Cristina Avonto che si farà carico di distribuirlo alle diverse strutture piemontesi che si occupano di per queste persone. “Un apprezzabile gesto di solidarietà che si pone nel solco di un’efficace integrazione con gli interventi messi in campo dalla Regione Piemonte a favore dei servizi territoriali rivolti ai soggetti più fragili della società, verso cui noi tutti dobbiamo prestare una cura particolare. Le istituzioni pubbliche - ha commentato Caucino - non possono che trarre beneficio dalla collaborazione con il vasto e variegato mondo di chi vede nel volontariato la propria finalità associativa. Questa ne è la dimostrazione tangibile”.
Ore 11. Le e-mail perse siano lezione per tutti. Il presidente Alberto Cirio sostiene che la scomparsa delle e-mail in cui i medici di base segnalavano pazienti con sintomi riconducibili al Coronavirus "deve essere una lezione per tutti. Quelle e-mail dovevano arrivare ai Servizi di igiene delle aziende sanitarie. È evidente che se i Sisp avevano 450 addetti e oggi ne hanno quasi 800, perché sono stati raddoppiati in poche settimane, è perché negli anni non si è intervenuto su questi aspetti e non si è mai investito".
Ore 11. Riaprire gli asili nido. Il presidente Alberto Cirio conferma ai microfoni di Rai Radio 1 l'ipotesi allo studio in Piemonte di riaprire gli asili nido: “Non possiamo non pensare alle famiglie che, se tornano a lavorare, non sanno dove mettere i bambini. Questo è un dovere istituzionale e morale, lo dico anche da papà. Non possiamo pensare che ripartano le aziende senza che riparta la possibilità di far guardare i bambini durante l'orario di lavoro".
Ore 11. Un ddl sugli adempimenti burocratici. A Rado Radio Uno il presidente Alberto Cirio ha anticipato che "all'inizio della prossima settimana presenterò un disegno di legge che sospende tutta una serie di adempimenti burocratici in Piemonte”.
Ore 11. Piemonte e Lombardia vadano di pari passo. Ospite di Rai Radio Uno, il presidente Alberto Cirio ha ribadito che la Fase2 “venga organizzata per aree omogenee. Il Governo eviti gli errori di inizio marzo, quando si facevano misure che differivano da provincia a provincia, manco il virus seguisse i confini amministrativi. Non posso immaginare soluzioni e tempistiche diverse tra Lombardia e Piemonte, ad esempio, perché c'è una interconnessione di lavoratori, di aziende e di studenti che fa si che le due regioni debbano muoversi di pari passo. Guardiamo con grandi speranze alla data del 4 maggio. Gli ultimi dati ci dicono che il contagio zero in Piemonte sarebbe addirittura il 21 maggio, io ci spero...".

Lunedì 20 aprile

Ore 21. Domani i fioristi possono riaprire. L’assessore regionale al Commercio, Vittoria Poggio, annuncia che “i fioristi possono riprendere la loro attività. Finalmente, dopo le innumerevoli giravolte governative e il ricorso discutibile a una piattaforma social da parte di un ministro della Repubblica per comunicare e chiarire il contenuto del decreto del 22 marzo in relazione all’attività di vendita al dettaglio di piante e fiori, proprio in queste ore il Ministero dell’Interno ha fatto sapere che i fioristi potranno riaprire, se pure ovviamente rispettando le norme sanitarie in vigore. Sono certa che questa notizia permetterà a molti titolari, lavoratori e famiglie di vedere il loro futuro economico e d’impresa con maggiore tranquillità e fiducia, con la consapevolezza che questo è solo il primo passo verso il ritorno alla normalità”. 
Ore 20. Domani si insedia la task force per la Fase2 della sanità. Si insedierà domani la task force di esperti, presieduta dall’ex ministro della Salute Ferruccio Fazio, a cui la Giunta ha dato oggi il via libera ufficiale. Il gruppo di esperti darà supporto all’Assessorato alla Sanità e avrà il compito di analizzare e certificare le carenze strutturali che l’emergenza Coronavirus ha messo in luce sul sistema sanitario territoriale, per programmare la Fase 2 della sanità in Piemonte. 
Ore 19.30. 70.000 test sierologici sul personale sanitario. Via libera della Giunta regionale a un piano di screening che verifichi, mediante l'effettuazione di test immunometrici IgG semiquantitativi, la risposta nei confronti del Coronavirus del personale del Servizio sanitario, dei medici specialisti ambulatoriali, degli operatori del 118 che operano nel Servizio sanitario regionale e dei medici convenzionati (medici di base, guardie mediche e pediatri di libera scelta).
“Dagli esiti di questa indagine - osserva l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi - contiamo di ottenere preziose indicazioni ai fini della ripianificazione delle misure di contenimento dell’epidemia e della conseguente attività ospedaliera e territoriale”. 
Ore 19. 2.768 pazienti guariti e 1.667 in via di guarigione. Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è 2.768 (143 in più di ieri): 262 (+29) in provincia di Alessandria, 99 (+1) in provincia di Asti, 114 (+10) in provincia di Biella, 286 (+11) in provincia di Cuneo, 230 (+11) in provincia di Novara, 1.417 (+58) in provincia di Torino, 153 (+14) in provincia di Vercelli, 166 (+8) nel Verbano-Cusio-Ossola, 41 (+1) provenienti da altre regioni. Altri 1.667 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
Ore 19. I decessi diventano 2.453. Sono 74 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 17 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale complessivo è ora di 2.453 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 483 Alessandria, 123 Asti, 148 Biella, 181 Cuneo, 223 Novara, 1.029 Torino, 141 Vercelli, 99 Verbano-Cusio-Ossola, 26 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Ore 19. Il bollettino dei contagi. Sono 21.437 (+293 rispetto a ieri), le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 2.839 in provincia di Alessandria, 1.145 in provincia di Asti, 790 in provincia di Biella, 2.090 in provincia di Cuneo, 1.999 in provincia di Novara, 10.319 in provincia di Torino, 985 in provincia di Vercelli, 940 nel Verbano-Cusio-Ossola, 213 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 117 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 301 (-3 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.108. Le persone in isolamento domiciliare sono 11.140. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 102.082, di cui 51.725 risultati negativi.
Ore 18. Risolvere le carenze strutturali della sanità. Il presidente Alberto Cirio commenta così ai microfoni di Sky la decisione di istituire il gruppo di lavoro sulla sanità affidato all'ex ministro Ferruccio Fazio: "C'è una Fase2 per l'economia ma anche per la sanità. Oggi non abbiamo più l'assillo dei letti della terapia intensiva, ma abbiamo la necessità di sollevare gli ospedali perché tornino alla loro funzionalità, dal momento che la gente si ammala anche di altro e il sistema sanitari deve essere pronto. Questa situazione ha fatto capire quelle che erano le carenze strutturali da anni della sanità piemontese, ovvero l'assenza di una medicina territoriale in grado di intercettare le persone prima di arrivare in ospedale. Oggi che queste ferite sono aperte, e si capisce dove uno si è fatto male, dove i problemi hanno creato le maggiori criticità, è necessario adottare misure immediate e urgenti per cui se il contagio dovesse nei prossimi mesi tornare troverà il sistema più pronto a respingerlo".
Ore 17.30. Accertare le responsabilità nelle Rsa. Ai microfoni di Sky il presidente Alberto Cirio dichiara che “è in corso un monitoraggio completo. Bisognerà con rigore accertare tutte le responsabilità. La tutela della salute è fondamentale, soprattutto quando si parla di persone fragili e anziane".
Ore 17. Sospendere il Registro debitori in agricoltura. Gli assessori all'Agricoltura di Piemonte, Lombardia e Veneto hanno chiesto al ministro Teresa Bellanova una sospensione fino al 31 dicembre del Registro nazionale debitori per le aziende agricole.  "Le aziende agricole - afferma il piemontese Marco Protopapa - hanno la necessità di reperire liquidità per ripartire e competere sul mercato. Molte di esse, per debiti con l'Inps o derivanti dalle quote latte o da contributi comunitari erroneamente erogati, non hanno la possibilità di accedere alle risorse messe a disposizione. Ci sembrerebbe di buonsenso disapplicare questa condizionalità per qualche mese e permettere a tutte di accedere almeno ai fondi esistenti".
Ore 16.30. Esercizi commerciali chiusi il 25 aprile e il 1° maggio. Il presidente Alberto Cirio ha firmato un’ordinanza che prevede la chiusura di tutti gli esercizi commerciali il 25 aprile e il 1° maggio, ad eccezione di farmacie, parafarmacie e degli esercizi dedicati alla vendita esclusiva di prodotti sanitari. Aperte anche le edicole, i distributori di carburanti e le aree di servizio sulla rete autostradale. Consentite le consegne a domicilio per tutti i settori merceologici, da eseguire nel rispetto delle regole di sicurezza. 
Ore 14,30. Prorogato il bando per i processi produttivi.  La Regione ha prorogato al 30 settembre il termine per accedere ai finanziamenti del bando “Sostegno agli investimenti per lo sviluppo delle imprese e per l’ammodernamento e innovazione dei processi produttivi”. Il differimento è stato disposto per venire incontro alle esigenze del mondo produttivo e, in particolare dell’artigianato e del commercio, provati da questo difficile periodo di emergenza. I fondi disponibili ammontano a 33 milioni di euro.
Come precsa l’assessore regionale alle Attività Economiche e Produttive, Andrea Tronzano, "le risorse servono soprattutto per la sicurezza e per il rafforzamento dello smart working.” 
Ore 9. Guardiamo al 4 maggio con positività e speranza. Il presidente Alberto Cirio guarda alla data del 4 maggio "con grande positività e speranza. Lavoriamo per avere quel giorno davvero la possibilità di ripartire. Ma questa è un’emergenza sanitaria, per cui ripartiremo soltanto quando ce lo diranno i dati dei sanitari, dei medici, degli scienziati. E il giorno dopo non sarà più come prima: sarà una nuova normalità con cui dovremo confrontarci e con cui dovremo imparare a convivere. Dovremo accettarla, cambieranno alcune nostre abitudini, si introdurrà qualche nuova regola, ma ci permetterà di ripartire. I prossimi giorni saranno decisivi”.
Ore 9. L’orto non sia scusa, serve buonsenso. Nella diretta Facebook di ieri sera il presidente Alberto Cirio ha ammonito che “la questione dell’orto non diventi la scusa per andare nella propria seconda casa, mi affido al buonsenso di tutti. Attenzione: l'orto non può essere il giardino della seconda casa, bisogna essere molto chiari. L’orto è solo quel piccolo fazzoletto di terreno che uno coltiva per il proprio sostentamento. Questo si può fare. Abbiamo fatto tanti sacrifici, stiamo vedendo la luce in fondo al tunnel anche se l’attenzione deve rimanere alta e dobbiamo sopportare ancora le misure di contenimento perché tutto possa passare più in fretta”.
Ore 9. In settimana novità sui test sierologici. Il presidente Alberto Cirio ha annunciato su Facebook che “i laboratori di Cuneo, dell’Amedeo di Savoia di Torino e dell’Università del Piemonte orientale hanno già effettuato una serie di test per creare un protocollo piemontese da sottoporre allo Stato per la validazione dei sierologico e nei prossimi giorni avremo novità importanti. I test sierologici sono un tema delicato, purtroppo non è ancora arrivata una parola chiara da parte dell’Istituto Superiore di Sanità, e questo è un peccato. Il test dà la patente di indennità a chi ha già fatto la malattia. Chi ce l’avrà potrà tornare al lavoro prima e muoversi con maggiore sicurezza”.


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