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martedì 30 novembre 2021

PRIMA USCITA INEDITA DELLA RUBRICA "PILLOLE DI FOTOGRAFIA" DEL NOSTRO DIRETTORE GENERALE ALLA FOTOGRAFIA GARETTI MATTEO, DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.


 


PRIMA USCITA INEDITA DELLA RUBRICA "PILLOLE DI FOTOGRAFIA" DEL NOSTRO DIRETTORE GENERALE ALLA FOTOGRAFIA GARETTI MATTEO, DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.



TITOLO RUBRICA: Pillole di fotografia



Puntata 3: Controluce e silhouette


Nelle prime due puntate abbiamo definito cos’è l’esposizione e visto come agire sui comandi della fotocamera per ottenere quella corretta.

Oggi vedremo come utilizzare questi stessi comandi, insieme alle modalità di misurazione dell’esposizione, per raggiungere un risultato che all’apparenza va contro a quello che abbiamo sinora introdotto.


Introduciamo innanzitutto le modalità di calcolo dell’esposizione che hanno lo scopo di dire alla macchina fotografica dove misurare la quantità di luce.


1. Misurazione a matrice: In questa modalità l’esposizione sarà calcolata su tutta la scena inquadrata con lo scopo di restituire un risultato bilanciato.


2. Misurazione al centro: Scegliendo questo metodo andremo a dire alla fotocamera di dare maggior rilevanza nel calcolo alla zona che stiamo mettendo a fuoco e meno al resto dell’inquadratura, andando così ad ottenere un’esposizione migliore del soggetto principale.


3. Misurazione spot o puntuale: In questo caso il calcolo dell’esposizione sarà effettuata tenendo conto soltanto di un punto, in genere di 8 – 10mm, al centro dell’area di messa a fuoco.

Questa modalità è utile in situazioni in cui abbiamo una forte differenza di illuminazione tra soggetto e resto della scena e vogliamo esporre correttamente il primo.









Figura 1. fotografia scattata con misurazione ponderata al centro calcolata sulla parte più chiara della nuvola.




Ora che abbiamo introdotto come misurare l’esposizione possiamo applicare quello che abbiamo fin qui visto per ottenere un effetto particolare cioè la silhouette.


La silhouette è nata come tecnica di ritratto che riproduceva il soggetto come un ombra mettendone in evidenza solo i contorni su un fondale chiaro.

In fotografia possiamo utilizzare questo principio per fotografare un soggetto posto in controluce rendendone così il contorno contro lo sfondo illuminato dalla sorgente luminosa.









Figura 2. fotografia in controluce con silhouette di alberi.



Prendiamo come esempio la figura 2, per ottenere questa immagine impostiamo la fotocamera in modalità priorità di diaframma (A) e portiamoci a f 6, impostiamo la sensibilità ISO a 100 non dobbiamo preoccuparci del tempo di scatto che sarà settato automaticamente abbastanza rapido, impostiamo la misurazione su ponderata al centro e centriamo un’area luminosa vicino al sole.

In questo modo otterremo la giusta luminosità per il sole ed il cielo i rami risulteranno invece totalmente neri evidenziati dai loro contorni sullo sfondo più luminoso; Ignoriamo l’indicazione di sottoesposizione che la camera naturalmente ci indicherà.

Altro esempio di silhouette è la figura 3 questa volta in luce artificiale e con luce leggermente laterale e proiettata sul fondale.









Figura3. Silhouette di gatto.



Vi saluto suggerendovi un grande fotografo in mostra a Treviso presso Palazzo Sarcinelli fino al 13 febbraio 2022, Steve McCurry fotografo ritrattista e di reportage che ha girato il mondo ritraendone i sui aspetti.



Dōmo arigatō











UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL NOSTRO CO FONDATORE ANDREA ZILLI CON TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.

 


UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "A BRIGLIE SCIOLTE" DEL  NOSTRO CO FONDATORE ANDREA ZILLI CON  TRE SUE OPERE DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.





ALIENI


Ci sono sguardi

che passano vicini

e non lasciano indifferenti.

Una coppia di alieni

raccoglie i frutti del percorso.

L'amore vero

ed il rispetto

sembrano terreno per chi in questa realtà

non si sente come gli altri.

La coppia si scambia sorrisi

nell'indifferenza di persone che vivono

in una realtà che soffoca le vere emozioni,

mantenendo a galla solo il vuoto.

Basta volerlo

e senza bacchetta magica

qualcosa di vero e sincero arriverà.





PORPORA 


Ricerchi con prudenza

ogni momento della tua vita.

Chi sei tu?

angelo senz'ali,

purezza in ogni centimetro di pelle.

Ci siamo immersi

in un angolo di cielo color porpora.

Ancora davanti un muro

che fatica a sgretolarsi.

Incomprensioni

ancora da spolverare.

Attendo un momento migliore

per non rovinare questa vertigine.

Quanto vorrei poter parlare liberamente,

ma ho diecimila freni dentro me.

Sento il bisogno di reagire,

ho ai polsi catene e non so il perchè.

Ho molte paure

e l'angoscia m' inquieta.

Avverto il peso

di ogni ingombrante ferita.

Ma sai voglio sperare

per te,

con te,

in te.

Voglio credere che tu racchiuda una vita nuova

come una cascata di piume da  incollare

all'anima,

per spiccare il volo librandoci liberi

ed eterni nel nostro angolo di cielo color porpora.


Poesia scritta a quattro mani con Gianluca Clemente nel 2014.

La poesia è contenuta nella prima raccolta "SOGGETTI LIBERI" del 2014.




BOKA


Battito d'ali

sorvola le colline ed i fiumi.

Puoi vedere ragazzi giocare alla guerra,

correre ed ascoltare il cambiamento del vento.

Un gioco,

un'arma a doppio taglio.

Disteso al suolo

e poi in volo per l'ultimo viaggio.

Il tempo si è fermato,

non trovano pace le lacrime della madre.

Era una guerra tra cuori giovani,

cercavano onore

e gradi per comandare.

L'innocenza libera

corre veloce con il suo bagaglio

di coraggio e spensieratezza.


Per questa poesia mi sono ispirato al romanzo "I ragazzi della via Pál ". Un romanzo per ragazzi di Ferenc Molnár, pubblicato per la prima volta a puntate su rivista nel 1907 e destinato anche agli adulti, come denuncia della mancanza di spazi per il gioco dei più giovani.










LA NOSTRA GABRIELA SALGAU PRIMA CLASSIFICATA AL CONCORSO NAZIONALE "LA PERLA D'ITALIA" TENUTOSI A MILANO MARITTIMA ALL'HOTEL AURELIA IL 26 - 27 - 28 NOVEMBRE 2021.

 


LA NOSTRA GABRIELA SALGAU PRIMA CLASSIFICATA AL CONCORSO NAZIONALE "LA PERLA D'ITALIA" TENUTOSI A MILANO MARITTIMA ALL'HOTEL AURELIA IL 26 - 27 - 28 NOVEMBRE 2021.


GABRIELA SALGAU CON IL PATRON "LA PERLA D'ITALIA".






ALCUNE FOTO



GABRIELA SALGAU E ALESSANDRO SALGAU VINCITORE DELLA FASCIA PERLA FICTION.






GABRIELA SALGAU E ALESSANDRO INGRA REGISTA E ATTORE.











IL VIDEO







lunedì 29 novembre 2021

UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "FRATRAPOESIAESOGNO" DELLA NOSTRA DOLCISSIMA E BELLISSIMA CO FONDATRICE POETESSA FRANCESCA CALZAVARA, UNA PUNTATA ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE.

 


UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "FRATRAPOESIAESOGNO" DELLA NOSTRA DOLCISSIMA E BELLISSIMA CO FONDATRICE POETESSA FRANCESCA CALZAVARA, UNA PUNTATA ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE.





LO SPECCHIO INTERIORE 









LA POESIA DI COSA PARLA

la poesia parla di quando io mi guardo allo specchio, e trovo i difetti nel mio corpo, poi però penso che è meglio una mente in salute di un corpo imperfetto perché con il tempo può cambiare, allora aspetterò il cambiamento per riguardarmi allo specchio e sorridere internamente.

HO SCRITTO QUESTA POESIA

Ho scritto questa poesia come riflessione per le persone che si sentono insicure sia mentalmente che fisicamente, che tutti possiamo essere come desideriamo, bisogna crederci intenamente, è raggiungere gli obbiettivi per sé stessi e non per gli altri.

COSA MI SONO ISPIRATA

l'ispirazione è personale, la mia quotidianità, tra uno specchio e la mia interiorità.





domenica 28 novembre 2021

EILAT - ISRAELE: 12 DICEMBRE 2021 70° ANNIVERSARIO MISS UNIVERSO.

 


EILAT - ISRAELE:


12 DICEMBRE 2021 70° ANNIVERSARIO MISS UNIVERSO.



The missuniverseitaly Crown Ispirata al genio di uno dei più grandi Artisti del Rinascimento Italiano Il meraviglioso designer della Corona di Miss Universo Italia che ho fatto realizzare a Bangkok in Thailandia dal progettista di gioielli goddiamonds con spruzzi di piombo raffiguranti progetti architettonici nella parte superiore della Corona a rappresentare l'estro e il talento di una mente universale... #LeonardoDaVinci . . . The #MissUniverseItaly #Crown Inspired by the genius of one of the greatest artists of the Italian Renaissance The wonderful designer of the Miss Universe Italy Crown that I had made in Bangkok in Thailand by the jewelry designer @goddiamonds with lead sprays depicting architectural projects at the top of the Crown to represent the inspiration and talent of a universal mind .. . #LeonardoDaVinci







SERVIZIO DI 

GIANFRANCO FAVERO E NIKKI THAI














UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "MARIANGELA BARALDI ART" DELLA NOSTRA PITTRICE MARIANGELA BARALDI, DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.

 


UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "MARIANGELA BARALDI ART" DELLA NOSTRA PITTRICE MARIANGELA BARALDI, DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.





Oggi vorrei parlare della tecnica del disegno dal vero. Chiunque abbia fatto una scuola d’arte o un corso sa specificatamente di che cosa io stia parlando. Fortunatamente ho avuto la possibilità di sperimentare tutte le varie forme di questa disciplina veramente appassionante e mi piacerebbe raccontare qualche aneddoto, in proposito, risalente ai tempi della mia vita liceale. 

La prima cosa che vidi entrando il primo giorno di scuola (nella vecchia sede di via Pietro Canal) furono dei giganteschi calchi in gesso, che impressione!!!! Tutti bianchi e splendenti: dal Laocoonte al Mercurio di Prassitele, dal busto di Seneca alle formelle del Donatello…che meraviglia un concentrato di arte in un corridoio. Nella mia prima lezione di disegno, molto ansiosa, pensai: chissà quale busto mi faranno disegnare …ma non fu subito così!!!

Le prime cose che disegnai, per un bel pezzo, furono dei solidi di legno. I disegni fatti, sulla mitica carta da pacchi fermata con puntine rigorosamente a tre punte, non furono dunque dei capolavori artistici ma apparentemente dei freddi solidi in tutte le varie posizioni. Fui scoraggiata, mi sarebbe subito piaciuto disegnare una bella figura e lo feci, con educazione, presente al professore.  Mi ricordo le sue parole come se fosse ieri! Era un professore di grande esperienza, un po’ avanti con l’età, con un barbone bianco e due sopracciglia che incutevano paura. Era famoso nella scuola per essere molto severo ma veramente bravissimo. Mi disse, dandomi del lei, : “Ha mai visto lei le ballerine di Degas…” per fortuna a quella domanda ero preparata, ero e sono una grande estimatrice di questo artista, perciò risposi con sicurezza :”Si professore” e lui mi disse: “Bene domani  visto che non le piacciono i solidi farà ancora quelli  e quelli finché io non vedrò che potrà avvicinarsi, anche solo a guardare, come disegnava Degas!!!” mamma mia che delusione, avevo capito in quel momento che il talento non sarebbe bastato, bisognava studiare e anche tanto!! Ore ed ore tutti i pomeriggi li passavo a scuola quando arrivò il momento tanto atteso…nell’aula quel giorno comparve un bassorilievo di Donatello! Uao!  che meraviglia fu la prima figura che disegnai a scuola.  Da lì si apri un mondo: dai cavalli di Fidia ai prigioni di Michelangelo! Ma la cosa più entusiasmante fu quando dovetti, per la prima volta, disegnare un modello in carne ed ossa…Quel giorno la nostra posizione, in aula, fu cambiata eravamo in piedi con un cavalletto gigante e il foglio rigorosamente 100 per 70. Entrò in classe il modello un giovane di bell’aspetto che si collocò in centro stanza. Naturalmente notammo subito, non senza imbarazzo, che era svestito e che si mise in una posa seduta con la muscolatura tesa delle gambe e delle braccia. Essendo la prima volta ci furono delle domande da parte di noi studenti: prof. quanto tempo dobbiamo usare, quanto tempo riesce a stare fermo, ci dobbiamo girare intorno al soggetto, carboncino o matita… C’era un silenzio di tomba e, poiché di regola non si poteva cancellare, tutti avevano paura di sbagliare…  ma poi, e assicuro che veramente è successo, un mio compagno disse: “prof. ma dobbiamo disegnare anche il cerotto che il modello ha sul braccio?” nell’ incredulità generale il professore si mise a ridere così poi tutti noi.

Questi episodi li racconto spesso e volentieri perché il disegno della figura umana è stata sempre la mia passione e queste esperienze scolastiche sono state fondamentali per me. 

Poi è comunque successo che mi sono accostata alle famose ballerine di Degas e il prof. me ne fece disegnare molte e molte. Fu un po’   una sfida che lui mi lanciò tanti anni fa e che mi porto avanti ancora oggi. Ogni tanto le disegno e le ridisegno ancora trovandone sempre sfumature nuove. Penso che Degas sia il genio del disegno dal vero. Egli riusciva, infatti, con magistrale bravura a catturare tutto con il minimo dei segni. Un po’ è questa la vera bravura di un disegnatore, che abbia fatto scuola oppure no, quella di riuscire a comunicare tutto con pochi tratti semplici ma potenti.

Degas affermò in uno dei suoi scritti che l’importante non è il realismo nel disegno ma dare a chi guarda l’idea di ciò che viene disegnato…in questo anticipò moltissimo ciò che l’arte fece dopo di lui!!! 


Miei Studi di ballerine di Degas con carboncino e pastelli.








venerdì 26 novembre 2021

EDIZIONE EXTRA: UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "FRATRAPOESIAESOGNO" DELLA NOSTRA DOLCISSIMA E BELLISSIMA CO FONDATRICE POETESSA FRANCESCA CALZAVARA, UNA PUNTATA ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE.

 


EDIZIONE EXTRA:


UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "FRATRAPOESIAESOGNO" DELLA NOSTRA DOLCISSIMA E BELLISSIMA CO FONDATRICE POETESSA FRANCESCA CALZAVARA, UNA PUNTATA ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE.











COSA PARLA LA POESIA

La poesia parla di un fiore solo, la miglior compagnia è l'uomo che non vuole raccoglierlo perché sentirebbe dolore, quindi preferisce ogni giorno andarlo a visitare dandogli le giuste attenzioni affinché cresca bene e in compagnia, il fiore può esser visto come una persona Sola, e grazie alle attenzioni di una persona cresce in ottime condizioni.

HO SCRITTO QUESTA POESIA

Ho scritto questa poesia pensando alla presenza di qualcuno che mi possa star vicino nonostante il momento triste, riuscendo a far nascere un sorriso ricco di sentimento.

COSA MI SONO ISPIRATA

Mi sono ispirata a quando mi sento sola, quel fiore sul terreno solo, ma nonostante questo c'è qualcuno che è affezionato a quel fiore e lo fà sentire importante.