PORTOGRUARO:
COMUNICATO STAMPA CIRCOLO PD DI PORTOGRUARO DEL 11/02/2022 SU "Arreghini: «La sanità riguarda tutti e ha bisogno di unità» Martella: «Impegni precisi e chiari su Portogruaro dalla regione»".
I problemi della sanità riguardano tutti ed hanno bisogno di unità e di determinazione da parte delle istituzioni
Martella: «impegni precisi e chiari su Portogruaro dalla regione»
Il PD di Portogruaro scrive al sindaco, al presidente del consiglio e ai gruppi consiliari di maggioranza una nota formale per invitare a prendere posizioni comuni e condivise a tutela dei cittadini e della comunità di Portogruaro.
“È increscioso che le crepe interne alla maggioranza emergano su un tema sensibile come la sanità. - afferma il segretario, Silvia Arreghini - L’occasione per affrontare insieme ed impegnare sindaco e regione su tutti i temi che interessano la sanità di Portogruaro c’è stata con una mozione del gruppo Civici e democratici, che però è stata respinta dalla maggioranza, che ha deciso di votare un documento del gruppo Senatore che affrontava solo la questione dell’hospice di Portogruaro. Ora si va sulla stampa per “prendersi le medagliette” ma sui problemi dei cittadini e sui problemi sanitari e organizzativi che vivono le strutture e il personale dell’ULSS 4 non si ha una seria e concreta attenzione. Queste battaglie interne non giovano a nessuno specie su un tema come quello della sanità su cui le bandiere di partito o le prese di posizione interne per definire chi ha più potere all’interno della maggioranza a Portogruaro spostano solo l’attenzione dal reale problema: la risoluzione della situazione in cui versa l’ULSS 4. Gli impegni regionali in questi dieci anni sono stati annunciati tante volte, basti pensare alla realizzazione promessa dell’ospedale di comunità o della RSA. Però poi negli ultimi sei anni l’ospedale vecchio è stato venduto ad una struttura privata, che non si sa come interagirà con i servizi pubblici, una delibera regionale ha chiuso l’hospice in maniera praticamente definitiva, e nessuna azione è stata fatta per la messa in atto concreta ed efficiente della medicina integrata e territoriale. Quindi abbiamo avuto sempre tante promesse, ma poi fatti zero. La maggioranza a Portogruaro che metta ordine al suo interno e non giochi sulla pelle dei cittadini.”
Il PD di Portogruaro scrive anche al direttore generale dell’ULSS 4 in merito all’attivazione della recovery room.
“Abbiamo scritto direttamente al direttore per avere notizie sull’attivazione di una struttura inaugurata a febbraio 2021 e che al momento ci risulta chiusa, anzi ci sono segnalazioni del fatto che i letti presenti siano utilizzati in altri reparti addirittura fuori Portogruaro. Chiediamo semplicemente che ci diano informazioni vere su come il generoso intervento di un privato sia messo a servizio della sanità pubblica. Come sempre, purtroppo, riscontriamo troppi silenzi e situazioni d’ombra che spesso non vengono chiarite anche se poi le dichiarazioni pubbliche sia delle istituzioni, sia della politica legata alla giunta Zaia, sia della dirigenza esprimono situazioni di eccellenza e senza gravi problemi. Chiediamo chiarezza e fatti concreti messi neri su bianco su documenti che impegnano seriamente gli organi competenti in materia sanitaria. Chiediamo coraggio all’amministrazione Favero e la invitiamo a fare ordine al suo interno e di manifestare pubblicamente con noi e con tutti quelli che vogliono stare vicino alle persone e risolvere i problemi sanitari del territorio.
Partiamo dalla semplice approvazione di un vero documento che affronta la situazione sanitaria territoriale nel suo complesso. Sulla sanità non si può stare in silenzio. Chiediamo coraggio e chiediamo di andare oltre gli schemi e di lavorare insieme per la comunità.”
Il segretario del Partito Democratico Veneto, Andrea Martella: “La giunta Zaia negli anni ha spostato i servizi dal pubblico al privato, non ha attivato borse di studio adeguate per reintegrare i medici di base che sarebbero andati in pensione, non ha sviluppato delle politiche per incentivare il personale medico e infermieristico a lavorare nelle strutture ospedaliere pubbliche, non ha agito sui costi del privato che spesso sono sproporzionati, soprattutto se si pensa che i cittadini già pagano le tasse a sostegno dei servizi sanitari. Il PD Veneto sta facendo un accurato lavoro di analisi delle scelte sanitarie compiute da Zaia e dalla Lega. I dati non sono quelli che la regione vuol fare emergere: il sistema regge grazie all’impegno del personale sanitario e all’attività socio sanitaria in capo alla rete del volontariato sociale.
Rispetto al Veneto orientale non c’è stata nessuna intenzione di valutare una specificità territoriale in quanto zona turistica di traino nella regione e area a confine con la regione autonoma del Friuli Venezia Giulia.
Le promesse elettorali di Zaia degli ultimi dieci anni per rafforzare le strutture sanitarie dell’ULSS 4 non sono ancora mai state concretizzate in un atto formale. Le delibere della giunta regionale hanno previsto, invece, riduzioni di posti letto e chiusure di servizi, come per esempio l’hospice di Portogruaro. Il Partito Democratico di Portogruaro sono anni che segnala situazioni gravi e di stallo.
Quello che chiediamo alla regione è che sia onesta e chiara sugli impegni per Portogruaro e il portogruarese con degli atti formali chiari ed inequivocabili senza mascherare le sue inadempienze dietro alla pseudo giustificazione del COVID: la pandemia ha fatto esplodere le carenze e le mancate politiche attive verso la sanità.
Dal governo con la Missione 6 del PNRR e con il Piano complementare del Ministero della Salute, al Veneto spettano quasi 595 milioni di euro per potenziare il sistema sanitario regionale.
Zaia metta nero su bianco quando dove e come realizzerà l’ospedale di comunità per l’ULSS 4, la casa della comunità prevista anche dalle indicazioni del PNRR e la RSA, indichi chiaramente e formalmente come intende organizzare le strutture sanitarie presenti nel Veneto orientale per renderle efficienti e vicine ai cittadini e modifichi la delibera di giunta che prevede una struttura unica e centrale per l’hospice nel Veneto orientale, riaprendo definitivamente l’hospice di Portogruaro, grave mancanza di un servizio di prossimità vicino alle famiglie.”
Partito Democratico
Circolo di Portogruaro
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