UN'ALTRA PUNTATA DELLA RUBRICA "MARIANGELA BARALDI ART" DELLA NOSTRA PITTRICE MARIANGELA BARALDI, DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.
16-12-2021
Mi è capitato molte volte, durante i miei numerosi viaggi tra Padova e Venezia, di incontrare studenti provenienti da moltissimi paesi stranieri. Si facevano delle belle chiacchierate fino all’arrivo alla Stazione S. Lucia. I miei preferiti erano, senza dubbio, gli studenti dell’Accademia che arrivavano con cartelle enormi, tutti di fretta, prendendo tutto lo scompartimento! Noi di “architettura” portavamo i plastici di edifici per gli esami e loro moltissimi materiali scultorei di diverso tipo e genere. Grazie a queste amicizie fui invitata molte volte alla Galleria dell’Accademia a visitare i loro allestimenti e le loro opere.
Una di quelle volte restai veramente colpita… era una mostra degli allievi del Prof. F. Plessi (oggi artista di fama internazionale) che ai quei tempi frequentava Venezia. Una fortuna per me poiché fui circondata da vero e proprio talento! Anche se non mi ero ancora abbastanza accostata all’arte contemporanea, capii veramente il valore di quella mostra e ne fui entusiasta.
Era un tardo pomeriggio estivo quando arrivai in Galleria, per quella esposizione, il cielo era azzurro e il mare ancora di più. L’allestimento era favoloso, le opere presenti, tra pittura e scultura, erano collocate in prossimità delle vetrate e facevano tutt’uno con l’acqua dei canali. L’effetto cromatico del blu del paesaggio e dei materiali ferro e legno erano meravigliosi. Le sculture erano una fusione di pezzi saldati e accorpati con profonda armonia.
Da questa meravigliosa esperienza iniziò, per me, lo studio dell’arte contemporanea. Fui abbastanza autodidatta, perché questo mondo mi era sconosciuto, ma intrapresi volentieri questa strada. Rafforzai le mie conoscenze quando curai, per i miei studi, l’allestimento di una esposizione di arte al museo di arte contemporanea di Bolzano. Il direttore mi fu molto di aiuto per comprendere il tipo di esigenze che necessitava questa forma d’arte che è molto differente dalle discipline classiche. Studiai attentamente così gli esempi tedeschi (Colonia, Düsseldorf) che sono all’avanguardia in questo settore.
Con il tempo, arricchita da questi studi, mi piacque sperimentare e studiare nuovi materiali come il mio preferito: il legno. Un elemento vivo, di varie forme e colori, presente in natura e anche lavorato e rielaborato. Cominciai ad associare, nello studio delle forme, il legno naturale modificato dal vento e dal mare con quello lavorato dalle mani dell’uomo.
Questo connubio, continuo a presentarlo anche oggi sia dal punto di vista tecnico che espressivo. La geometria del legno lavorato e la natura nella irregolarità del legno naturale. La tecnica del legno lavorato e la storia e il tempo nel legno naturale (sia quello trovato nelle spiagge che quello trovato nei boschi pieni di resina).
Purtroppo non è facile, oggi, proporre al pubblico l’arte non figurativa perché non sempre è capita oppure è sottovalutata. Peccato!!! Non solo, infatti, il realismo o le figure sono un valore in arte ma anche la valenza espressiva e simbolica di una composizione contemporanea può essere veramente significativa. Queste opere hanno, infatti, una capacità formidabile di fondersi con lo spazio e con l’ambiente, elementi più propri dell’architettura, dando una prospettiva completa in una fusione delle arti.
Mariangela Baraldi
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